Sterilizzare o no il tuo gatto? Quando farlo? Quanto costa?

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E' meglio sterilizzare o meno il gatto? Quando andrebbe fatto? E' costoso?

Con l'arrivo della primavera sono in arrivo anche le cucciolate di gattini, chissà forse è giunto per te il momento di allargare la famiglia includendo uno di questi batuffolosi amici gatti. Potrebbe essere una bellissima idea, gli animali domestici sono preziosi anche per la crescita dei nostri bambini (ne abbiamo parlato nell'ambito del progetto A scuola di pet care), assicurati però di vedere se la tua famiglia è pronta attraverso la nostra check list.

Quando arriva un cucciolo in famiglia, occorre fare le corrette profilassi dal veterinario e poi si pone la questione: sterilizzare o non sterilizzare?
Il tema appare delicato perché la sessualità e il maternage sono aspetti importanti della vita di tutti gli esseri viventi, tuttavia quando si vive con un animale domestico la vita nostra e loro deve trovare un equilibrio di compromessi che possano rendere la convivenza piacevole e adeguata per entrambi. Dunque la scelta di sterilizzare o non sterilizzare un gatto, o una gatta, dipende da diverse variabili ed è molto individuale.

A seconda delle situazioni ci sono ragioni per cui propendere per la sterilizzazione e ragioni per non farlo, questo elenco potrà aiutarti a decidere cosa fa per te. Ricorda però che la sterilizzazione non è un'operazione egoistica, ma spesso una scelta che mostra rispetto e amore per gli animali.

In quali casi non sterilizzare il gatto o la gatta

  • Se desideri che il tuo gatto faccia dei cuccioli, ad esempio perché è un gatto di una razza pregiata, o perché hai già degli amici interessati ad avere i suoi cuccioli
  • Se vuoi che la tua gatta sperimenti le gioie della maternità almeno una volta nella vita (e sei disponibile a tenerti i cuccioli che non riesci a dare via) per poi sterilizzarla
  • Il tuo è un gatto domestico che non entra mai in contatto con gli altri gatti (e sei disponibile a sopportare i suoi comportamenti fastidiosi durante il calore).

Se decidi di non sterilizzare è bene sapere che:

  • i gatti maschi vanno in calore ogni volta che sentono la presenza di una femmina, ciò significa che marcano il territorio con la pipì e che miagolano di continuo emettendo dei lamenti molto forti che somigliano molto al pianto dei neonati. Dunque se il tuo gatto è un maschio, anche se non può uscire di casa o dal giardino, sei nella prossimità di gatte non sterilizzate, tieni in considerazione che il suo comportamento (di giorno, ma soprattutto di notte), potrebbe ingenerare fastidi per te e il vicinato.
  • I gatti e le gatte sono in grado di andare in calore, accoppiarsi e fare cucciolate anche a pochi mesi di vita, già dai 4 mesi. Noi che abitiamo in una villetta ci siamo accorti del primo calore della micia (che aveva c.a 4 mesi) perché improvvisamente una notte sembrava di avere una nursery di neonati urlanti: erano tutti i gatti del circondario riuniti sotto casa a miagolare.
    Il primo accoppiamento può già lasciare la gatta incinta.
  • Il gatto tenuto in appartamento, da solo, non è un gatto che vive in un “habitat naturale”, non caccia, non è libero di andare ovunque, non dispone di un harem di gatte, dunque l'idea di non castrarlo per non andare contro natura non ha senso quando parliamo di gatti domestici.

In quali casi è importante sterilizzare il gatto o la gatta

  • E' importante farlo se sono gatti che hanno la possibilità di incontrare altri gatti e hanno libertà di muoversi.
  • Se abiti a stretto contatto con altre persone che hanno gatti è opportuno pensare alla sterilizzazione.
  • La sterilizzazione porta dei benefici di salute ai gatti come una minore incidenza di malattie veneree, infezioni, tumore mammario. I maschi evitano le risse e quindi tendono a non procurarsi ferite gravi, che possono richiedere cure e medicinali e a contrarre malattie virali e veneree trasmesse dalle gatte randagie che incontrano.
  • La sterilizzazione ti fa vivere più tranquillo: sia il gatto che la gatta non miagoleranno disperati giorno e notte, il maschio eviterà di fare pipì ovunque e saranno animali meno nervosi.


Sterilizzare un gatto maschio è un atto di civiltà: previene il randagismo e l'abbandono

Molti pensano che siccome hanno un gatto maschio, il tema della sterilizzazione non si ponga, perchè non devono gestire le cucciolate. Questo è un grave problema, perché purtroppo sono ancora molti i gatti e le gatte randagie. Non sterilizzando il gatto solo perché è maschio fa sì che ci siano cucciolate randagie di gatti che vivono di stenti, si ammalano e diffondo malattie, finiscono sotto le auto generando anche pericolo per chi guida, disturbano gli altri utilizzando i giardini privati per i loro escrementi, disturbano quando sono in calore, affollano i gattili e le colonie di gatti.
Oltre questo, c'è una maggiore probabilità che il gatto abbia comportamenti rissosi e aggressivi, si ferisca anche gravemente o si ammali a causa dell'accoppiamento con gatte randagie malate.

I gatti che vivono liberi e sono castrati mantengono comunque la capacità di difendere il proprio territorio e rispondere all'attacco dei gatti attaccabrighe. Ve lo dico per esperienza. Il nostro gatto, castrato e che viveva sempre fuori era perfettamente in grado di far capire agli altri quale fosse il suo territorio.


Quando sterilizzare, a che età

la femmina va sterilizzata al primo calore, a meno che non abbiate deciso di farle fare una cucciolata.
Vi accorgete del calore perché il richiamo per i gatti intorno sarà forte. Se siete molto a contatto con la gatta, potreste anche notare un comportamento “smorfioso”, diverso dal solito. In genere il primo calore è tra i 4 e i 6 mesi.

La sterilizzazione della gatta è un'operazione più complessa di quella del maschio, perché dovranno incidere l'addome e asportare le ovaie. Dunque, quando la gatta si sveglia dalla sedazione sarà molto dolente, bisognosa di coccole e attenzioni e per un intero giorno faticherà a riprendersi e a camminare. In genere dopo c.a 24 ore si riprende.

La sterilizzazione del maschio invece è un'operazione più semplice, non vengono fatte incisioni e messi punti, il gatto si riprende più velocemente. L'operazione veterinaria è meno costosa.
Il maschio va castrato quando matura sessualmente, intorno ai 6 mesi. Ve ne accorgerete perché manifesta comportamenti aggressivi e fa pipì ovunque e la sua pipì ha un odore sgradevole e molto forte.

Quanto costa sterilizzare

Il costo è ovviamente diverso da veterinario a veterinario. La sterilizzazione delle femmine è più costosa, in genere va dai 100 ai 150 euro, ma ovviamente potrete trovare chi opera a più e chi a meno.

Il costo della sterilizzazione del maschio è inferiore, perché è un'operazione più semplice, va dai 70 ai 120 euro, anche qui potreste trovare a meno o veterinari più cari.

Ricordatevi di farvi fare la fattura intestandola alla persona con il reddito maggiore in famiglia, perché le spese veterinarie in genere (ma le regole cambiano di anno in anno, quindi dal prossimo anno verificate sul sito dell'agenzia delle entrate) danno diritto alla detrazione d'imposta del 19% per un certo massimale e con una sorta di franchigia iniziale. Ad esempio nel 2016 si possono portare in detrazione fino al limite massimo di 387,34 euro le spese veterinarie sostenute nel 2015, ma solo sulla parte che eccede l'importo di 129,11 euro.

E tu che ne pensi? Sterilizzerai il tuo micio o la tua micia o no?

Sevuoi saperne di più invece su come funziona la gravidanza del gatto, puoi leggere il nostro articolo Come funzionano gravidanza e parto dei nostri cuccioli scritto sul magazine A Scuola di Pet Care di Purina.

Il progetto A Scuola di Pet Care

Due parole su questo progetto straordinario di cui facciamo parte e che ci consente di approfondire i vari temi legati a bambini/animali e genitori.

A Scuola di Pet Care è un progetto che nasce dal desiderio di avvicinare i bambini alla cultura della cura e del rispetto degli animali.

Lavorare sui bambini significa creare adulti coscenziosi e consapevoli sul tema del rispetto di tutti gli esseri viventi nonchè creare futuri compagni capaci e affidabili di animali da compagnia felici, non pericolosi o molesti. 
Un progetto molto ambizioso e con una valenza davvero importante sul quale Purina investe grandi energie e risorse da oltre 10 anni.

Quest'anno il progetto A Scuola di Pet Care si arricchisce di molte parti, per farlo siamo state coinvolte noi mamme digitali. In questi mesi su molti blog curati dai genitori per i genitori troverete articoli relativi agli animali di compagnia. Ognuno di noi ha proposto 10 temi che ci sembravano di interesse come genitore. La cosa bella è che ogni blogger ha la sua sensibilità e la sua storia e quindi i temi sono spesso originali e sicuramente anche il modo in cui saranno trattati sarà eclettico e arricchente.

Molti articoli saranno pubblicati sul Pet magazine on line di Purina, un sito ricco di infrmazioni estremamente interessanti per chi ama, ha o desidera avere un pet.

A Scuola di Pet Care per le Scuole dell'obbligo

Da ben 11 anni il progetto A Scuola di Pet Care entra nelle scuole e vede alunni e insegnanti entusiasti. Purina, con la collaborazione di Giunti, mette a disposizione gratuita di migliaia di scuole kit cartacei e scaricabili, per realizzare progetti didattici che ruotano attorno al tema dei pet. I kit sono gratuiti e limitati.
Le scuole poi realizzano dei materiali che, se premiati, vengono trasformati da Purina e Giunti in veri e propri cartoon.

Per partecipare al progetto basta andare sul sito A Scuola di Pet Care di Purina dove ci sono aree specifiche per famiglie, insegnanti e bambini.

Godetevi questa storia molto carina, realizzata da una II elementare.

di Barbara Siliquini

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In collaborazione con Purina

 

immagine di Alena Ozerova su Shutterstock

Barbara Siliquini

Da single impenitente, affamata di vita, girovaga del mondo, donna in carriera, sono diventata una mamma allattona, spesso alternativa e innamorata del grande universo della nascita dolce, dell'alto contatto, della vita consapevole. Così è nato GenitoriChannel, per condividere con tutti: i dubbi nell'essere genitori, le scoperte, l'idea del rispetto come primo valore della genitorialità, i trucchi per vivere il quotidiano con leggerezza e con consapevolezza.

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