Se mio figlio ha paura dei cani? 5 passi per aiutare a superarla

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Come possiamo aiutare un bambino che ha paura dei cani a superare questa paura?

I bambini adorano gli animali, ne sono attratti, crescere interagendo con gli animali è per loro una grande ricchezza, ve ne abbiamo parlato nell'articolo "I 6 benefici di crescere con un animale, per un bambino" riportando le considerazioni di una psicologa psicoterapeuta.

Tuttavia vi sono circostanze in cui i bambini hanno paura dei cani. Per lo più questo accade quando hanno subito un trauma come, ad esempio, una aggressione da un cane. La paura altre volte è causata dal nostro atteggiamento iperprotettivo del bambino rispetto ai cani e dalla nostra paura che possano nuocere a nostra figlia o figlio: il nostro linguaggio del corpo e il nostro atteggiamento, che sono i segnali che il bambino interpreta e interiorizza di più quando è piccolo piccolo, gli comunicano che i cani sono fonte di pericolo, quindi sviluppa la paura verso questi animali, a prescindere dalla loro indole individuale.
Può anche accadere che il bambino non sia abituato ad interagire con gli animali e quindi possa essere intimorito dall'avere il cane troppo vicino o addosso, in questo caso ha semplicemente bisogno di entrare con calma in confidenza.

Come possiamo aiutare il bambino a riavvicinarsi ai cani e superare, almeno in parte, questa paura?

Ecco 5 cose da fare, suggerite dalla psicologa e dalla veterinaria Emanuela Valena, autrice de "Educazione del tuo cane" apprese durante la tavola rotonda "Crescere con un Pet" organizzata da Purina, nell'ambito dell'omonimo progetto di cui siamo ambassador.

1. la prima cosa da fare è chiedersi se io genitore sono pronto a lasciare che mio figlio venga avvicinato da un cane, se mi sento sereno e positivo rispetto al fatto che il bambino affronti una sua paura. La nostra serenità e convinzione nel proposito è la prima premessa per riuscire nell'intento. Dunque il primo lavoro va fatto su di noi.

2. Per lavorare sulla sua paura è bene scegliere di farlo interagire con un cane molto tranquillo e ben addestrato e pianificare l'interazione nel momento adeguato (ad esempio: non mentre il cane sta mangiando, o sta badando ai suoi cuccioli).

3. Adottare l'approccio “faccio io per te”, ovvero lasciare che il bambino osservi noi che interagiamo serenamente con l'animale. “Lo vuoi carezzare?” “NO” “Ok, allora tu guardami, lo faccio io”.

4. Aspettare i suoi tempi senza forzarlo, lasciare che siano la sua curiosità e la fiducia a spingerlo a provare, quindi magari pianifica più di un incontro sempre con lo stesso cane, in modo da creare continuità, fiducia e una relazione.

5. Per iniziare il bambino potrebbe non voler toccare il cane con le mani o sentirlo direttamente sulla pelle, dunque può andare bene proporgli di toccarlo delicatamente con un piede, facendogli prendere prima confidenza in questo modo. Non fate pressione sul bambino.

Quando si procede in questo modo è davvero raro che il bambino rifiuti completamente il rapporto con il cane. Emanuela Valena, specialista in clinica e patologia degli animali d'affezione tiene da anni laboratori nelle scuole con i cani, lei ha raccontato che non è mai capitato che, nei suoi incontri, i bambini che avevano paura dei cani, non abbiano deciso, spontaneamente, di toccare il cane nel giro di 3 incontri. 

Il rapporto con gli animali è molto educativo e formativo per i bambini, ma l'interazione con gli animali presuppone che anche noi umani siamo capaci di rispettare le regole perché le cose funzionino al meglio.

di Barbara Siliquini

crediti immagine: Maria Sbytova su Shutterstock

Barbara Lamhita Motolese

Amo l'innovazione in tutti i campi, e come mamma mi sono scoperta innovativa facendo scelte del passato!
Vivere la mia genitorialità ricercando la coerenza con il mio sentire e con il mio pensiero, mi ha portato a esperienze poco comuni e molto felici: il parto in casa, il co-sleeping, il babywearing, e l'homeschooling... per citarne alcune.
Sono un'appassionata custode della nascita e della genitorialità consapevole.
Ho dato vita a Lallafly.com e al suo blog GenitoriChannel.it per coniugare la mia passione dei temi genitoriali con quella per il web.

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