Bastano alcuni accorgimenti e le gite in città d’arte possono diventare una bella occasione di condivisione in famiglia: una nuova scoperta per gli adulti ed una fonte unica di apprendimento per i piccoli.
I bambini hanno diritto alla fruizione dell’arte
“I bambini hanno diritto a partecipare all’arte in tutte le sue forme ed espressioni, a poterne fruire, praticare esperienze culturali e condividerle con la famiglia, le strutture educative, la comunità, al di là delle condizioni economiche e sociali di appartenenza”.
Sapevate che esiste addirittura una Carta dei diritti dei bambini all'arte e cultura?
Questo qui sopra è un suo estratto.
Ci sono molti modi per i bambini di esperire l’arte, ma di certo quello della gita in famiglia è uno dei più divertenti ed immediati.
Infatti di solito amano molto questo tipo di esperienza e l’accolgono con entusiasmo.
Naturalmente però hanno i loro limiti, che vanno rispettati.
Consigli e risorse per una gita felice
Come sanno molti genitori che hanno sperimentato giornate di visite qua e là con i propri bambini, la verità è che non si riesce mai a fare tutto quello che ci si è prefissati.
Fame improvvisa, crisi di stanchezza, necessità del bagno, perdita di oggetti fondamentali come un pezzo di lego o un bastoncino, ripetuti più volte nella giornata, possono rallentare le attività in maniera esasperante. Riducendo le tappe previste a meno della metà. Frustrante.
Quindi il primo consiglio, semplice quanto difficile per noi abituati a ritmi adulti e frenetici è: calma.
Meglio poche mete ben studiate e raggiunte in serenità.
Per diminuire l’impatto degli inevitabili inconvenienti di cui sopra, oltre ad uno zaino molto organizzato con merende a prova di calo glicemico e giochini interessanti (magari a tema …), il secondo consiglio è: organizzazione.
- Una buona idea può essere quella di definire quanti più dettagli possibile prima della partenza, per minimizzare i tempi degli spostamenti e delle code.
Ad esempio si possono studiare gli itinerari dei mezzi pubblici sulle pagine online delle aziende di trasporto locali, e talvolta anche acquistare in precedenza biglietti giornalieri, in modo da evitarsi la ricerca delle biglietterie. Così si possono anche scegliere i mezzi più affascinanti, ad esempio il tram, dove c’è, o mezzi di trasporto acquatici.
Poi si possono acquistare in precedenza anche i biglietti dei musei, in alcuni casi è anche possibile prenotare l’orario della visita.
- Per evitare il sovraccarico di visite “difficili”, una buona idea è alternare la tappa culturale presso un monumento o museo con una tappa ludica.
Può essere una semplice area verde, oppure se c’è tempo si può optare per un museo-gioco apposta per bambini, o per un bel parco storico o giardino botanico.
Sul portale Quantomanca.com trovate un ricco elenco, su base regionale, di mostre interattive, spazi gioco e musei per bimbi, e una sezione che raccoglie quelli di alcune città europee.
Invece sul network Il Parco Più Bello potete cercare, sempre per Regione, la presenza del verde dei più bei parchi e ville storiche sul territorio nazionale.
- Potendo scegliere la data, una buona occasione per visitare invece musei tradizionali è rappresentata dagli eventi museali dedicati ai bambini: laboratori didattici, feste, giornate aperte …
Su Familygo c’è un’intera sezione sempre aggiornata dedicata agli eventi per bambini nelle città d’arte, con link ai relativi siti e molte informazioni utili.
Da non perdere è poi il portale Kids Art Tourist, guida online alle città d'arte italiane incentrata su musei, arte, architettura a misura di bambino.
Notiziario delle varie iniziative per ogni città trattata, ed anche scelta dei migliori musei per i bambini.
Nella sezione A spasso con Kat ci sono anche le guide complete e ben realizzate di alcune città, con giochi a tema ed una descrizione dei luoghi migliori.
- Infatti un ultimo consiglio è quello di selezionare, anche tra le mete culturali tradizionali, quelle più a misura di bambino, cercando recensioni e studiandone a priori le caratteristiche.
Ad esempio la presenza di pannelli esplicativi dedicati ai bimbi, zone in cui sostare o in cui ci sia libertà di movimento, oggetti esposti particolarmente interessanti ai loro occhi, tariffe d’ingresso agevolate per famiglie e così via ...
Non sottovalutate musei e monumenti “secondari” e piccoli: possono rivelare aspetti nuovi a voi e spesso sono più child - friendly di collezioni molto grandi e famose, che talvolta risultano più stancanti ed affollate.
Vi segnalo infine che il 13 ottobre sarà la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, e in tutta Italia i musei ospiteranno attività speciali per grandi e piccini, che trovate nella pagina dedicata.
Una bella occasione magari anche per riscoprire il museo vicino a casa.
Stimolare interesse e coinvolgimento: guide turistiche e app per bambini
Ma cosa ancora più importante è che i piccoli visitatori siano entusiasti e coinvolti in quello che stanno facendo, e non trascinati dietro in preda alla noia, come forse ad alcuni di noi è capitato durante noiosissime gite scolastiche …
Per accendere l’interesse e preparare nella mente il viaggio si possono mostrare immagini e raccontare storie a tema.
Di certo una delle idee più divertenti per i bambini è avere una guida turistica tutta loro, proprio come quella dei grandi, ma scritta ed illustrata con un linguaggio appropriato, facile e bella da consultare, e mirata nei consigli che dà.
Io ho trovato bellissime quelle di Lapis editore, che pubblica due collane: I bambini alla scoperta di … e A spasso per ….
Utili sia durante la visita, che prima e dopo, per risvegliare l'interesse verso i luoghi.
I bambini alla scoperta di … è indicata dagli 8 anni circa, ed è strutturata come una guida vera e propria: suddivisa in piccoli itinerari, con mete sempre interessanti ed appropriate all’età. Descritte in modo semplice ma assolutamente non banale.
Si tratta di una vera conquista per i bimbi, perché con questa possono essere loro protagonisti della giornata, proprio come dei turisti fatti e finiti.
Ci sono i volumi dedicati a: Roma, Lazio, Bergamo, Bologna, Verona, Firenze, Mantova, Milano, Prato, San Marino, Torino, Venezia, Villa Borghese.
Io ho testato quella di Verona, con grande successo per la bellezza dei posti indicati e dei racconti.
A spasso per ... è invece pensata per più piccoli, all'incirca dai 6 anni. Si tratta di uno strumento utilissimo per raccontare una città, molto affascinante graficamente e meravigliosamente illustrata. Qui non ci sono itinerari, ma i racconti che la città stessa fa in prima persona, svelando tutti i suoi misteri più interessanti.
Può essere letta autonomamente, o insieme ad un adulto.
Potete trovare la guida di Venezia (che ho recensito) in italiano, inglese e francese, e quella di Roma, in italiano e spagnolo.
Vi ricordo, infine, di cercare nei siti dei posti che intendete visitare, se sono offerte delle app per bimbi. Spesso vengono sviluppate per accompagnare nella visita, o per offrire attività che ricordino quanto visto.
Giocare con l'arte è infatti un bellissimo modo per essere partecipi, ed apprendere in modo creativo.
Ci sono anche app per esplorare l'arte che non sono offerte da musei o comuni, ma che potete trovare online, ad esempio quelle Playart.
di Caterina Lazzari
Immagine: liberelettere.blogspot.it