Eleonora, capita che si litighi anche sui rapporti dei figli con i nonni?
Purtroppo sì. In effetti in genere è in occasione delle crisi familiari che il tema emerge, quando accade che uno dei due genitori assume un atteggiamento ostacolante nei confronti dei parenti, e dei nonni in primis, facenti parte della famiglia d’origine dell’altro genitore. Ciò si manifesta in molti modi, attraverso critiche continue, diffidenza, accuse di eccessiva indulgenza o severità, sfiducia nelle capacità di accudimento dei piccoli, timori di ingerenze, divergenze educative e di visione della vita che diventano motivo per limitare i rapporti con i nonni (o anche con zii e cuginetti). Atteggiamenti e umori che nella realtà dei fatti non è detto non sussistano quando la famiglia è unita, ma che quando la crisi del nucleo familiare esplode diventano problematici. L’ostilità e l’impedimento della relazione con nonni e cuginetti sono spesso, infatti, strumentali al conflitto in essere tra gli adulti.
Esistono delle norme che regolano il rapporto dei nonni con il bambino?
Nel nostro ordinamento non vi è una disciplina specifica e sistematica della relazione nonni-nipoti, vi sono diverse norme che riguardano aspetti di natura prevalentemente patrimoniale o le ipotesi di assenza o incapacità dei genitori. Il mantenimento non è un dovere diretto dei nonni, i quali però hanno il dovere di “fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli”(art. 148 cc.) quando i genitori non hanno i mezzi sufficienti per mantenere i figli. I compiti educativi, di cura, istruzione ed educazione sono per legge interamente demandati ai genitori.
Tuttavia, da tempo la giurisprudenza in varie occasioni ha riconosciuto anche il valore rilevante sia affettivo che educativo del rapporto nonni – nipoti che va oltre quello patrimoniale, e ha affermato in via generale che “l’interruzione dei rapporti fondati su tale legame familiare può trovare giustificazione solo in presenza di gravi e comprovate ragioni” (Cass. 1998 n. 9606). Quindi esiste il principio secondo il quale un corretto esercizio della potestà genitoriale non può comportare un divieto dei rapporti nonni – nipoti senza ragioni serie e provate.
Quindi i nonni hanno degli strumenti legali per ottenere un rapporto negato con i nipoti?
Ricordiamoci sempre che l’obiettivo non è la tutela del diritto dei nonni, ma la tutela del diritto del bambino, minorenne, ad avere rapporti con i suoi familiari. Il diritto del bambino può essere fatto valere dai nonni, gli zii, etc.
I nonni possono rivolgersi al Tribunale per i Minorenni (art. 333 e 336 c.c.), quando l’atteggiamento di ostilità e di chiusura nei loro confronti è così grave da concretizzare un vero e proprio pregiudizio per il bambino. Si tratta di una norma che vale sempre, non solo nel momento dello scioglimento della coppia.
La legge sull’affidamento condiviso (l. n. 54/2006) ha esplicitato in modo nuovo la rilevanza giuridica della relazione nonni-nipoti. L’art. 155 del codice civile infatti ora dice: “Anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti (ndr. i nonni) e con i parenti di ciascun ramo genitoriale”. Tale norma si applica anche ai figli dei genitori non coniugati, le cd. coppie di fatto o conviventi, oltre che in caso di divorzio o di dichiarazione di nullità del matrimonio.
E’ una norma a tutela del figlio minore il quale ha diritto alla continuità delle relazioni con i nonni, con gli zii, con i cugini, da parte di ciascun genitore. Viene data piena rilevanza allo sviluppo della personalità del minore e alla tutela della continuità delle relazioni parentali significative, nel rispetto della sua crescita e della sua persona. Diritto che assume particolare rilievo in concomitanza con la disciplina della crisi familiare e la cui osservanza si ritiene implicita nella famiglia unita, anche se non sempre lo è.
Quindi i figli devono essere messi nelle condizioni di avere un rapporto con i nonni, se sono abituati ad averlo, sia in caso di separazione che in caso di semplici liti genitori-suoceri… E i nonni hanno voce in capitolo in caso di separazione?
La Corte di Cassazione ha espresso il seguente principio “I nonni hanno il diritto di vedere i nipoti, ma non di intervenire nel giudizio di separazione, anche quando lamentano che malgrado sia stato disposto l’affidamento condiviso la nuora impedisca loro di mantenere rapporti con i piccoli.” E aggiunge che, semmai è il giudice a preoccuparsi che non sia leso “il diritto dei minori, figli di coniugi separati, di conservare rapporti significativi con gli ascendenti (i nonni) ed i parenti di ciascun ramo genitoriale” con eventuali opportuni provvedimenti.
In sostanza si riconosce meritevole di tutela il diritto alla relazione nonni-nipoti solo in quanto questo coincida con la tutela del diritto del minore.
E tu, nella tua personale esperienza trovi che l’attuale ordinamento tuteli opportunamente il diritto alla relazione nonni nipoti o si potrebbe, ad esempio, dare ai nonni la possibilità di intervenire di più?
Credo che se fosse riconosciuta ai nonni la facoltà di chiedere al giudice che sia riconosciuta e disciplinata la propria possibilità di contatto con i nipoti, questo finirebbe per fare aumentare i conflitti in modo esponenziale, in un settore dove è necessario semplificare e ridurre i temi del contenzioso; si amplierebbero inutilmente le ragioni di conflitto, con il rischio di azioni finalizzate a soddisfare ragioni personali dei familiari sotto le finte vesti della tutela dell’interesse del bambini. Già in situazioni poco complicate e quotidiane si assiste al caso di nonni abituati ad ingerirsi troppo nella vita del figlio o della figlia (e di conseguenza dei nipoti) , immaginiamo cosa accadrebbe in situazioni di separazione o divorzio…
Quindi, in conclusione, il rispetto del diritto del bambino alla continuità delle relazioni affettive con nonni e con gli altri parenti è un dovere dei genitori?
Certamente, ai genitori la legge richiede l’impegno concreto a preservare tali relazioni e a non pregiudicare i legami affettivi dei figli. Si tratta di un principio importante che va oltre l’affermazione dei tradizionali doveri facenti capo ai genitori, di natura principalmente patrimoniale (mantenimento, educazione, istruzione), in quanto si riferisce ad un diritto di natura esistenziale, un diritto alle relazioni, il che implica in capo agli adulti delle prestazioni di natura personale e dei doveri di rispetto del bambino in un aspetto essenziale della sua vita, ovvero quello delle relazioni affettive.
Eleonora Georgiacodis
avvocato del Foro di Milano
Commenti
A chi bisogna rivolgersi????
Avv. Eleonora Georgiacodis
grazie
E' un diritto che rientra nella tutela dello sviluppo della personalita' del minore e delle sue esigenze di crescita.
La madre vedova ha un obbligo di preservare i rapporti con la nonna paterna ( madre del genitore deceduto) in tanto in quanto, come genitore, ha il dovere di preservare le relazioni parentali del figlio, poiché rientra in un corretto esercizio della potestà genitoriale, a meno che non vi siano seri e fondati motivi per non farlo, sempre nell' interesse del minore.
Cio' vale in via generale, anche se il bambino e' piccolo e non ha per il momento sviluppato una vera e propria relazione con la nonna che ha sempre visto poco.
Avv. Eleonora Georgiacodis
avv. Eleonora Georgiacodis
comunque bisogna confidare nella capacita' dei nostri bambini di percepire da soli cosa e' giusto e cosa no... è vero che sono delle spugne, ma e' anche vero che crescendo si matura una propria visione critica delle cose...
In bocca al lupo,
bs
Lo strumento principe del nonno è la narrazione di fatti di cui è stato testimone, di vicende a lui tramandate e di creazioni fantastiche (come sto tentando di fare con le mie favole) intorno alle regole e alle buone abitudini.
Tutto ciò è fondamentale sul piano educativo, ma ha successo solo se è accompagnato da un percorso umano fatto di autorevolezza e di consenso.
Se si pone la questione sul piano del diritto legale, si parte con il piede sbagliato, perché si cerca di stabilire tra contendenti chi ha torto e chi ha ragione. A questo punto hanno torto tutti a prescindere, perché generano nel minore un conflitto emotivo: la necessità di scegliere tra persone care diventa lacerante.
A mio parere gli adulti hanno il dovere, anche in caso di divorzio o di incompatibilità , di riconoscere l'importanza dei rispettivi ruoli davanti al minore. Anche in caso di abbandono o di fuga di uno dei genitori, è utile tentare di trovare con il minore il modo per non distruggerne l'immagine.
Purtroppo questo è l'errore più diffuso e il divieto di vedere i nonni ne è una conseguenza: si ha paura che questi possano smentire la versione del genitore affidatario.
Bisognerebbe avere la lucidità di pensare che il minore sa di avere in sé una parte delle caratteristiche di entrambi i genitori e che qualsiasi attacco ad uno di essi può portarlo a temere di avere quegli stessi difetti.
Sono convinto che per il bene del minore sia utile salvaguardare l'immagine di tutte le figure parentali: questo atteggiamento può servire anche per smussare i contrasti e abbattere le barriere.
Un nonno o un genitore che si vede allontanato dal minore, prima di ricorrere alle vie legali, dovrebbe farsi un buon esame di coscienza per capire il perché e cercare un accomodamento: l'unica strada utile al minore è un accordo tra le parti.
Con le vie legali si può cercare un "minor danno", ma la frittata è comunque fatta.
Il fatto e' che a volte l'irragionevole zza prevale sul buonsenso, e si arriva alle vessazioni e ci rimettono tutti: nonni, bambini e genitori...
Posso impedire che mio figlio sia affidato alla nonna? Aiutatemi
avv. Eleonora Georgiacodis
L'affidamento è ancora da decidere ma mio figlio attualmente vive con la madre o meglio nella casa dei nonni materni e da qualche settimana ,lui e la madre,si sono trasferiti in un bilocale al piano di sopra.
Mio figlio è attualmente a carico della nonna materna e questa signora ha a suo carico anche la figlia (la mia ex) e suo figlio (il fratello della mia ex).
I genitori della mia ex, non sono sposati ma convivono e a quanto pare hanno 2 nuclei familiari per ragioni fiscali.
Personalmente non so se la nonna percepisce un assegno familiare a mia insaputa ma sicuramente ha degli sgravi molto convenienti avendo a suo carico anche mio figlio.
Siccome dovro' versare un assegno di mantenimento,la mia domanda è:
Possiamo io e la mia ex avere nostro figlio a carico 50 e 50 anche se lui ha la residenza a casa della madre (o meglio la nonna)?
Oppure se questo non fosse possibile...Pos so pretendere legalmente,di fare aprire un nucleo alla mia excompagna dove caricare mio figlio?
Aggiungo che lei è disoccupata come me.
La mediatrice familiare dice che non è un bene per il bambino che sia a carico della nonna e ovviamente anche io non voglio che questa signora continui a percepire agevolazioni che secondo me non gli appartengono, aggiungo anche che se lei aprisse un nucleo tutto suo avremmo molte + agevolazioni per l'asilo nido comunale.
La ringrazio enormemente della sua disponibilita e la saluto.
Il mantenimento è diretto.
Il bambino è a carico dei soli genitori e gli adulti non sono a carico di nessuno
purtroppo sono molti i nonni che ci scrivono perché faticano a vedere i nipoti.
Quello che tu dici e' di grande buonsenso.
Purtroppo quando arriva un bebè succede spesso che la mamma si ritrovi gelosa della nonna paterna. Succede a tutti, poi in alcuni casi questa gelosia e' accecante e la mamma non se ne rende conto, e quindi vede le osservazioni degli altri come meri attacchi a se stessa.
Non c'è molto che possiamo consigliare per aiutarti, dovrai trovare tu un equilibrio delicato, magari facendo mediare tuo figlio. Ricordati di non parlare male di tua nuora a tuo figlio, perché questo arriverebbe a lei e nuocerebbe al vs rapporto e non ti aiuterebbe.
Piuttosto dì a tuo figlio come ti senti per il fatto di non poter vedere tua nipote quanto vorresti.
A te spetta il ruolo piu' duro, perché sei la persona più grande e quindi devi essere piu' saggia... proprio come da mamme ci capita che i nostri figli a volte ci trattino male, urlino o dicano cose brutte sull'onda del nervosismo, e noi perdoniamo, perché sappiamo leggere oltre le parole: vediamo il disagio da cui nascono e quindi possiamo lasciar correre.
Io ti auguro un grande in bocca al lupo,
bs di Genitori Channel
Mi sa il contrario...
sono una mamma che ha perso suo figlio a marzo, sposato e
con un bimbo di 7 anni...
Per 15 anni ho avuto un bellissimo rapporto con mia nuora.
Dopo la morte di mio figlio, esattamente dopo 3 mesi ha
conosciuto una persona , (ho scoperto che ha dei
precedenti). Ora da 2 mesi vive con questa persona , ha
cambiato paese, e non sappiamo nemmeno dove sono.
Siamo obbligati ad andare a vedere il bambino quando
gioca al pallone senza preavviso perche' altrimenti trova
delle scuse.(Lui e' molto legato all'altro mio figlio e a
tutti noi.)
Ha portato 1 sola volta il bambino al cimitero , e lei mi
ha detto che devo scordarmi che ci vanno ancora.
Io non voglio che faccia scordare il suo papa' che adorava...
La mia preoccupazione e' mio nipote che non vedo
fisicamente dal 18 agosto ....
All'inizio telefonavamo , lei non rispondeva , poi faceva
rispondere al bambino...Lui la prima cosa che dice , mi
chiede nonna quando ci vediamo? Io gli dico non so quando
la mamma ti porta, e lui mi risponde ma io non so se
vuole.
Premetto che ho mia mamma di 82 anni ... Anche lei la
chiama ma a volte si fa negare dicendo che ha da fare . e
quindi la evita.
Ora vorrei sapere se abbiamo il diritto di vedere il
bambino non di nascosto o fare improvvisate dove gioca al
pallone.
Come mi posso comportare e cosa posso fare per avere i
miei diritti se ne ho?
Cordiali saluti
anche se non sarà facile. SOno sposata con mio marito da 13 anni e abbiamo 2 bimbi di 9 e 5 anni. Fin da quando ho conosciuto mio marito 18 anni fa mia suocera purtroppo non mi ha mai accettata e ha sempre avuto astio verso di me e quindi poi anche verso suo figlio. Purtroppo per vicissitudini della vita quando avevamo la prima bimba di 1 anno siamo tornati a vivere da lei e non è stato facile in quanto voleva essere sempre presente nella nostra vita e nelle decisioni riguardanti la bimba. IO ho sempre portato "il buon per la pace" ma lei al contrario se ne approfittava. E' sempre stata una mamma autoritaria, purtroppo anche con dei problemi di nervi mai accettati e che usava più le mani delle parole con mio marito. Dopo 8 mesi che convivevamo da lei una mattina si è talmente alzata male che ha cominciato a litigare, buttare all'aria la casa spaccando oggetti e mettendo le mani addosso a me e mio marito. In 2 ore abbiamo vissuto il peggior incubo della nostra vita e ringrazio il Signore che la mia bimba aveva solo 1 anno e mezzo e l'abbiamo protetta il + possibile. Il risultato è che dopo 2 ore di litigata ci ha buttati fuori di casa e abbiamo dovuto vivere 1 settimana dai miei genitori (loro ci hanno sempre aiutato e sostenuto e lei ne è sempre stata gelosa marcia) in una stanza, fino a che non abbiamo trovato una casa in affitto. Da lì io ho chiuso i rapporti con lei, anche se purtroppo c'è stata l'occasione di rivedersi o risentirsi ma molto raramente. Ad adesso io non la vedo e non la sento dalla nascita del mio secondo bambino che ha quasi 5 anni. La cosa assurda è che lei non ha mai chiesto scusa e non ha mai pensato di aver fatto niente di così eclatante da giustificare un comportamento così da parte nostra. Anzi lei da solo la colpa a noi e fa la vittima dicendo che è una mamma abbandonata dal figlio. Dopo l'accaduto non abbiamo più voluto avere contatti e abbiamo cambiato anche numeri ai cellulari e abbiamo cercato di non fargli sapere dove vivevamo ma purtroppo la città non è grande e quindi non gli c'è voluto molto a sapere dove vivevamo e a venire a suonare la campanello. Bè capirete che in quel momento io ho cominciato a piangere perchè non volevo rivivere un incubo. Mio marito ha preso l'occasione per parlarci e alla fine sono venuti all'accordo che lui gli avrebbe portato a vedere i bimbi quando poteva. Abbiamo creato un nuovo numero di cellulare in modo che lei potesse sentire i bimbi e fissare per vederli. Io non ho mai impedito a mio marito di andare a portargli i bimbi, anzi, sono sempre stata io a ricordargli di andare in quanto lui non vorrebbe proprio avere nessun rapporto con una mamma che gli ha fatto solo male nella vita e che ogni santa volta sia per telefono sia di persona si lamenta di quanto lui è un figlio cattivo e che non è presente e che dovrebbe comandare sua moglie (in quanto lei pensa che dietro a tutti ci sia io). A giugno poi, con un messaggio su FB ci comunicava che non voleva più vedere i bimbi perchè tanto loro hanno già gli altri nonni che gli bastano (messaggio che mio marito prontamente ha memorizzato sul pc). Non nego che questa notizia a noi faceva più che piacere, poi però ad agosto si è sentita male è andata all'ospedale e da lì ha ricominciato a fare la vittima della situazione verso suo figlio che non è andato mai a trovarla (mio marito la chiamava quasi tutti i giorni quando era all'ospedale ma non è mai andato anche perchè eravamo in ferie e cmq non se la sentiva assolutamente)e ha ricominciato a richiedere dei bimbi minacciando di prendere provvedimenti visto che è un suo diritto vederli. Allora mio marito gliel'ha portati e lei nel salutarlo gli ha detto che se non glieli riporta metterà in mano all'avvocato la cosa e andremo in tribunale.
Vorrei sapere se e cosa può succedere visto cmq che mio marito quando lei ha chiesto di vedere i bimbi (anche se mal volentieri) gliel'ha portati. E che se ora non glieli portava da mesi è perchè lei aveva mandato quel messaggio dicendo che non li voleva più vedere.
Grazie.
lla con un pensiero costante per mia figlia..e mio nipote che non vedo..quali sarebbero le soluzioni?
con riferimento alla Sua vicenda non posso che rinadire quanto valido in via generale, ovvero che il minore ha diritto a conservare relazioni parentali significative con i rami familiari di ciascun genitore. Se ciò non avviene, per impedimento posto da uno dei due genitori, i nonni potranno eventualmente rivolgersi al Tribunale per i Minorenni che valuterà il caso concreto, sempre tenendo presente unicamente l'interesse del bambino, non quello degli adulti.
avv. Eleonora Georgiacodis
debbo premettere che la valutazione dei singoli casi non può essere fatta in questa sede, ma, eventualmente, da un professionista al quale Lei potrà rivolgersi per esaminare il problema e valutare il da farsi. Da un punto di vista generale, posso ribadire che non esiste un diritto dei nonni in quanto tali a vedere e frequentare i nipoti, ma esiste il diritto dei minori ad avere relazioni significative e valide con i nonni, gli zii, i cugini etc. In caso di controversia, deciderà i Tribunale per i Minorenni, valutando esclusivamente l'interesse del minore.
avv. Eleonora Georgiacodis
avv. Eleonora Georgiacodis
la sua situazione mi pare particolarmente complessa perchè coinvolge non solo i Suoi rapporti con il nipote, ma anche quelli con una giovane figlia, fragile e malata. Occorre una valutazione da parte di un professionista che non può essere fatta in questa sede. Non posso quindi che ribadire quanto già scritto varie volte in ordine alla natura del diritto del minore ad avere relazioni significative con i parenti (e quindi con i nonni) e in ordine al tipo di valutazione che viene fatta dal Tribunale per i Minorenni in caso di atteggiamento ostacolante dei genitori che si riveli di progiudizio per il minore stesso.
avv. Eleonora Georgiacodis
Bene, io ho il problema contrario, il nonno paterno non vede la nipote dal 29 luglio 2012 cioè giorno del battesimo e la nonna non ha fatto di meglio!!! Io esco la mattina per andare a lavorare e torno la sera. La bambina va dalla tata.I Nonni paterni non vengono a vedere la bambina perchè pretendono che la sera il figlio porti la nipote nel loro appartamento!!! A me la cosa da fastidio perchè a quell'ora la bambina cena gioca un pò con il papà (che non vede per tutto il giorno!)e poi dorme. Abbiamo invitato più volte i nonni a venire da noi la sera, anche a cena. Ma loro si rifiutano. Adesso la suocera minaccia di andare da un avvocato per conoscere e far valere i suoi diritti!!!!!! Cosa dice la legge??
Grazie
Grazie
cordialità
avv. Eleonora Georgiacodis
circa le disposizioni di legge in materia non posso che richiamare quanto già scritto nell'articolo. Ripeto, non esiste un diritto dei nonni in quanto tali di vedere i nipoti, ma esiste invece il diritto del minore ad avere rapporti affettivi con i nonni e gli altri parenti. Sono però sempre i genitori a dovere decidere come regolare quasti rapporti. Solo in casi davvero gravi e di ostacolo assolutamente ingiustificato dei rapporti, il Tribunale per i Minorenni, se interpellato, potrà valutare un intervento, sempre tenendo conto solo della posizione del minore e del suo effettivo interesse.
avv. Eleonora Georgiacodis
portandolo anche in vacanza;
ora purtroppo si stanno separando , è già la moglie di nostro nipote incomincia a dirci che le cose sono cambiate che è disposta a mandare il piccolo ma solo se non lo portiamo dal padre o nonni paterni, condizioni non possibili eticamente ,
io evito anche visite perchè il bimbo appena ci vede vuole venire con noi...
uno zio non può negare ad un padre di andarlo atrovare mentre ospita suo figlio, grazie per eventuali pareri..
Caro "zio" mimmo, l'avvocato ti dara' delle indicazioni "di legge", mi spiace molto di questa situazione dove, al di là della sofferenza di noi adulti, quello che strazia è come vengano feriti i bambini e il loro diritto ad avere relazioni con figure adulte di riferimento ed amorevoli.
Immagino che se il giudice non dispone un divieto al padre di vedere il bambino quando non è con la mamma, voi, dal pdv legale non abbiate vincoli.... la madre pero' potrebbe non portarvelo più per evitare di fargli incontrare il padre o i nonni fuori dalle visite concordate...
più difficili. ora la bimba ha perso papà e praticamente nonni paterni e c'é il rischio che possa essere portata via dall'Italia. Quale tutela può avere la piccola per mantenere un rapporto significativo e duraturo con noi?
cordialità.
avv. Eleonora Georgiacodis
cordialità
avv. Eleonora Georgiacodis
cordialità
avv. Eleonora Georgiacodis
vorrei sapere se il Giudice del Tribunale
dei Minori di Torino a cui mi sono rivolta,in quanto i genitori conviventi si opponevano a che io frequentassi il mio nipotino,possan o decidere che io lo veda non in uno spazio neutro ma a casa mia.
Faccio presente che il bambino ha 3 anni,
e se dovessero decidere secondo quanto desidero,chi lo accompagnerebbe a casa mia?
Vorrei anche far presente che a seguito mio ricorso,durante l'udienza davanti al giudice,i genitori, dopo avermi insultata
insieme al loro avvocato e scritto una
valanga di cattive bugie sul mio conto,
alla fine avevano espresso il loro consenso di farmi frequentare il nipotino
accompagnandolo loro a casa mia.
Sono stata io, a scivere al Giudice
di rinunciare per via del comportamento
di mio figlio e della sua compagna.
In questi giorni però ci ho ripensato , ed ho presentato richiesta al Tribunale di poter frequentare il nipotino senza la presenza dei genitori.
Ringrazio,e attendo sua risposta.
Distinti saluti
Adriana Ammirato
Torino14/6/2013
Può naiutarmi?
Grazie
Credo che bisogna lavorare sul distendere i rapporti familiari e disinnescare le dinamiche di conflitto, questo e' il primo passo per garantire il benessere del bambino e una modalita' piu' serena di rapporto da cui partire.
Garantire i diritti legali non disinnesca l'acrimonia e le tensioni nei rapporti, li acuisce e chi ne fa le spese in genere è il bambino che si sente ostaggio delle dissidie familiari.
Prova a leggere quanto ho scritto a Marilyn B.
in bocca al lupo
bs
Posso immaginare quanta sofferenza possa produrre una relazione del genere, oltre al dolore di non conoscere un nipote.
cordialità
eleonora georgiacodis
La tua situazione è identica alla mia, anzi nostra, visto che convivo ancora con mia moglie, anche se di fatto separati.I nostri guai sono mia nuora e sono nati nel momento in cui mio figlio l'ha fatta entrare nell'azienda di famiglia. In capo a sei anni, sbracciandosi e dimenandosi ha fatto fuori mia figlia, socia a tutti gli effettidella società e responsabile dell'amministra zione. E' nata una guerra all'insegna della più spietata cattiveria. Mia figlia odia il fratello e la nuorqa. la nuora odia tutta la mia famiglia in particolar modo mia figlia a cui si è permessa di mettere le mani addosso. Mio figlio è uno zombi a causa di questa situazione io cerco di tappare le falle (anche perchè in questa situazione sta andando tutto a rotoli e rischiamo il fallimento) con la speranza di rimediare, ma ormai dopo tutto questo tempo c'è poco da fare
Aggiungo che mia figlia, una volta tenera e dolce, specie con me, ora mi odia
Morale mio nipote che si è allevato da noi(oggi ha 11 anni), dove ha imparato a leggere e scrivere,dove ha trovato il massimo degli affetti, ci è stato negato e per vederlo e dargli un furtivo bacetto siamo costretti ad andare alle otto di mattino all'ingresso di scuola per rubare un attimo della sua attenzione. Nel frattempo è nata un'altra nipote che non abbiamo ovviamente potuta vederla se non di sfuggita.
Ormai l'odio ha preso il soprqvvento sulla ragione e temo atti incolsulti
Personalmente credo che non c'è una soluzione, ma non mi arrendo ed intendo far valere i miei dritti di nonno che purtroppo sono pochi o niente. .
Penso che dobbiamo fare causa comune e trovare un momento di aggregazione per fare massa critica.
Prego genitori channel a favorire questi contatti ed di farLe avere la mia mail che è maurolatini@virgilio.it
Grazie a tutti.
Mauro
L'altra anima di Genitori Channel è Barbara Lamhita M, spesso abbreviata bm, mamma di 2.
le segnalo l'articolo su questo tema:
genitorichannel.it/.../...
genitorichannel.it/.../...
il 7 febbraio sono entrate in vigore nuovenorme che vi riguardano, potete trovare un articolo su questo genitorichannel.it/.../...
i nonni hanno diritto di avere una relazione significativa con i nipoti , non ci sono tempi predeterminati in astratto. Una definizione di tempi e orari la potrebbe dare eventualmente il Tribunale per i Minorenni in caso di contenzioso sul punto.
avv. Eleonora Georgiacodis
Non credo però che ci sia nessun appiglio per richiedere la restituzione delle foto se utilizzate in ambito privato.
Adesso in fase di accordo di separazione la mamma accetta l'accordo economico (euro 600 al mese per il mantenimento del bimbo) ma ostacola il nostro diritto a vedere il bimbo, in quanto non vuole che mio figlio ,nei due fine settimana in cui tiene il bambino, lo porti da noi a Sestri Levante, e' successo nel corso di questi mesi solo due volte, il bimbo e'stato benissimo, ha mangiato e dormito regolarmente, lo abbiamo fatto giocare, uscire . lei sostiene che quando torna da lei fa i capricci e non lo vede sereno. Cosa possiamo fare al riguardo ? perche' lei deve avere il diritto di lasciare il bimbo ai suoi genitori tutto il giorno e lo portano dove vogliono, mentre noi possiamo vederlo solo a Novate Milanese e senza diritto di pernottamento ? stiamo uscendo di testa , se ci puo' dare un consiglio sarebbe gradito.
intanto mi dispiace per la situazione che state vivendo che mi pare fonte di sofferenza.
Cosa intendo per "fatti compiuti"? Che età hanno i bambini? Come fanno i nonni a parlare "di nascosto" con i nipoti?
Come scritto nell'articolo la legge tutela il diritto del bambino a mantenere i rapporti con i nonni e chiede ai genitori di assumenrsi questo impegno.
"un corretto esercizio della potestà genitoriale non può comportare un divieto dei rapporti nonni – nipoti senza ragioni serie e provate"
scusa ma la situazione non mi è molto chiara, voi siete i nonni paterni o materni? i genitori sono sposati o separati? che rapporto avete avuto con il bambino dalla nascita?
Ti consiglio anche questo articolo in cui viene spiegata la nuova legge: genitorichannel.it/.../...
Io non sono avvocato, ma dubito vi siano i presupposti per impedire alla nonna del bambino (o a chiunque suo padre decida di presentare al bambino) di conoscerlo, a meno che non si possa provare che la persona possa procurare pericolo per il bambino.
Mi rendo conto che nelle famiglie dove vi sono rapporti compromessi sia molto difficile fidarsi gli uni degli altri, tuttavia negare ai nostri figli di avere rapporti o conoscere persone che sono indissolubilmen te parenti, potrebbe precludere al bambino delle gioie.
Perché non stabilire delle regole per l'incontro che consentano al bambino di conoscere la nonna e al tempo stesso assicurare te che le cose si svolgano senza pericoli per lui? Ad esempio chiedendo di essere presente, o scegliere un luogo di incontro familiare per il bambino, o chiedere che sia presente una persona di tua fiducia con il bambino (come un nonno materno o uno zio materno)...
Posso chiedere che il mio bimbo nn frequenti quella casa e nn ci pernotti almeno fino all’età scolare in modo che possa esprimersi sui suoi eventuali disagi? Ovviamente nulla osta la frequenza con il padre
Grazie
E' veramente difficile dare consigli in questo genere di situazioni... forse l'unico è di non perdere la speranza. Hai rapporti con tuo figlio, lui non riesce ad intercedere per te?
Le persone a cui vuoi bene e che ti conoscono sono forse quelle che possono meglio consigliarti.
In bocca al lupo.
personalmente ritengo che sia da salvaguardare la salute del bambino in primis che con una separazione viene messa a repentaglio. e poi ce da salvaguardare anche la psiche dei nonni che si vedono depauperati da un grande affetto.
insomma per i capricci dei genitori che incuranti del male che fanno intorno aloro conuna separazione, il diritto della famiglia dovrebbe tutelare chi non ha colpa di quello che combinano loro.
sono un nonno e lo sono diventato a quarant'anni . io e mia moglie abbiamo aiutato mia figlia ad allevare il bambino per anni, poi la separazione di lei ci ha portato via questo affetto e ci ha mandato in crisi.
sento che anche mio nipote ne risente del comportamento della madre dettato soprattutto dal l'ostilità del nuovo compagno nei ns confronti.
tutta trattò il suo nuovo compagno si acaparra la facolta di non farci vedere ns nipote, è giusto.
in casi di separazione di solito il minore è gia usato come merce di scambio e di ripicca fra i genitori, usarloanche contro i nonni diventa veramente grave.
ma cosa possiamo fare noi?
tacere per nonagravare le cose o intervenire e vedere come va a finire ?
in un caso o nel l'altro ci trovreremmo a subire delle cattiverie e delle ripercussioni che poi andrebbero a influire sul minore.
ecco una domanda quindi per chi si occupa di legge e di diritto..
Abbiamo sentito storie di nonni che soffrono, di genitori che soffrono, i bambini purtroppo non possono dare voce alla loro sofferenza, ma anche quella sarà grandissima.
Io non ho risposte per te, se non che ho capito che noi possiamo molto partendo da noi stessi.
L'amore, l'accettazione dei limiti dell'altro, il perdono, senza farsi calpestare, mettendo i propri confini, sono l'unica cosa che possiamo davvero esercitare.
Mi spiace per la sofferenza vostra, di vostro nipote e anche di questa mamma e del suo compagno che vivono nell'astio, nel rancore, nella paura che qualcuno sottragga loro l'affetto del bambino, forse non se ne rendono conto, ma sono i più miseri e questo modo purtroppo si metterà sulla loro strada presto o tardi.
Non sono sempre i nonni ad avere la peggio, a volte sono i genitori ad essere assurdi, a volte le nuore, a volte i generi, a volte i nonni... in questo articolo sentiamo tante storie tremende...
ti sono vicina
bs
Cosa devo fare per far smettere al padre separato di inveire contro di me nonno materno che utilizza la bambina di appena 8 anni come veicolo di false informazioni(lu i è presente solo per telefono). La bambina vive con la mamma a Taranto, mentre il padre vive ad Aprilia/LT).
l'avvocato non fa le consulenze on line qui. (io sono una fondatrice di GenitoriChannel ) mi chiedo però se un'azione legale possa davvero aiutare te, tua figlia e tua nipote.
A volte ci sono armi molto più potenti per conquistare la serenità personale e dei bambini. Tu, che sei un nonno, hai dalla tua una maggiore esperienza di vita e di conoscenza dell'animo umano.
Se lui inveisce contro di te, chiedigli di non parlare con te se non è in grado di farlo in modo pacato. Chiediglielo quando ti senti calmo e "accogliente".
Poi chiedi a te stesso "come mi fa sentire quando inveisce contro di me? quali cose mi suscita?" perché forse va a colpire delle tue ferite emotive e quindi non riesci ad essere solido e far rimbalzare le offese, senza che ti arrechino danno (arrabbiatura, dispiacere, offesa, etc). Quando tu riesci a riconoscere le tue ferite, è come se il solo vederle le curi. Vedrai che la prossima volta riuscirai a vedere quest'uomo con occhi diversi: vedrai che il suo inveire è frutto del suo dolore, magari di un suo giudizio gramo di se stesso, della sua gelosia, etc.
Quanto alla bambina, i bambini imparano più dai nostri comportamenti e reazioni che dalle parole. Se le insegni che ognuno di noi può stabilire dei limiti senza bisogno di violenza o di ricorrere a chi è più forte (in questo caso la legge), le insegnerai la forza. Se la circonderai d'amore, le insegnerai quello e le parole false del padre saranno meno solide.
In bocca al lupo,
bs
se non sono persone pericolose per l'incolumità della bambina no.
Ma perché dovresti fare in modo che non possano avere mai rapporti con lei. Magari quando lei cresce vorrà entrare in contatto con loro e magari loro scopriranno ciò che hanno perso e, forse, sarà per entrambi una gioia trovarsi. Perché vorresti privare tua figlia di questa possibilità?
Avere una cattiva influenza sul il
Nipote?cosa si fa ? Facciamo
Accadere prima le disgrazie e poi
Diciamo uuuu! Se avessimo immaginato..
E mettiamo che uno dei genitori
non piace la condotta della famiglia d'origine del coniuge cosa deve fare
stare zitto e non poter
esercitare il proprio diritto di
Genitore? Facciamolo guastare. Ma si ! Regaliamo ai bambini piccoli
motociclette in miniatura,
insegniamoli a dire le parolacce per ridere!
Tanto quando sono piccoli tt è buffo
Ma voglio vedere dopo quando crescono
Se sono ancora così buffi!
O insegnamo alle bambine fin da
piccole Che gli uomini sono
"portafogli"! Laccate le unghie con lo smalto facciamole indossare delle
mini gonne ed ecco fatto ogni sogno
di un pedofilo e soddisfatto!
E condividiamo tt le foto sui i socialisti network così per non avere rispetto del minore. ..e poi se qualcosa va male e sempre colpa è sempre di uno dei due genitori ...
Forse dovresti chiedere un parere diverso ad un altro avvocato. ti consiglio di provare a sentire Gengle.it una comunità di genitori single, o genitoriseparat i.it forse loro sanno consigliarti nello specifico.
Certo è che nessuno dovrebbe picchiare i bambini, per me non è accettabile neanche una sculacciata...
Figli sono stati dimenticati dalla famiglia paterna.
Ho anche difficoltà economiche,mio ex non corrisponde lassegno di mantenimento..i o pur essendo infermiera nonon riesco a sbarcare il lunario.per fortuna i miei genitori vivono vicino a noi e ci aiutano per quanto possono.ma non è solo questione di soldi..la relazione co la famiglia paterna è inesistente..ne mmeno una telefonata..ma posso fare qualcosa ?è possibile intervenire in qualche modo?
Dopo l'ennesima lite in cui mi attaccava di fronte alla bambina, io e mio marito abbiamo deciso di lasciare l'alloggio e trovarci una situazione più tranquilla. Specialmente per tutelare nostra figlia che non voleva più vedere la nonna.
La mia domanda è questa... Lei continua a mandare messaggi a mio marito che vuol vedere la bambina Perche sennò muoverà i suoi passi.. Ma noi più volte abbiamo domandato alla bambina de voleva vedere la nonna e lei ha sempre risposto in modo negativo.
La mia domanda è questa sono obbligata ad andare contro la volontà di mia figlia? Lei può fare rivalsa? Grazie mille
Nemmeno la madre di lui non è stata mai lresente, mai vista per 10 anni e non curante del nipote causa rapporti interrotti bruscamente dal mio ex per atteggiamenti aggressivi e ossessivi nei miei confronti.
Ora dopo tutti questi anni il padre del bimbo ha ritenuto conveniente riallacciare da un anno i rapporti con la madre coalizzandosi con lei per colpire me che per tutelare il bambino, dopo fatti incresciosi e di pericolo per me e soprattutto per il minore ho dovuto fare delle denunce. Ora ho paura che con l'arrivo degli assistenti sociali mi obblighino a far vedere la nonna paterna al piccolo che sta a 150km da qui e che lui non ha mai visto e che non sa dell'esistenza essendo cresciuto in un contesto familiare (nonna materna, mio fratello, bis nonni materni e me) pieno di calore e affetto.
Faccio presente che il padre non fu presente nemmeno da sposati e ho dovuto crescere il piccolo da sola con l'aiuto di mia mamma che nemmeno lei conosce l'ex suocera.
Sono angosciata perché al padre non interessa il bambino ma solo arrivare ad un proprio fine con ogni mezzo. (danneggiandomi con simulazioni per farmi passare per la madre che gli ha sempre fatto negare le visite al figlio ma ho molte prove del contrario per potermi tutelare)
Il l'ovvio ed io viviamo ormai in simbiosi essendo cresciuti assieme e per lui un distacco da me anche per poche ore è traumatico. (pure le maestre hanno notato questa cosa).
Ringrazio infinitamente per una Sua eventuale risposta in merito.
l'avvocato non può fornire queste consulenze via web.
Nella tua situazione è opportuno avere un bravo legale di riferimento con cui consultarsi.
Il rapporto con i nonni per la legge deve tutelare il bambino e non i nonni.
In bocca al lupo
bs
la questione non è di chi paga l'affitto. Dal punto di vista legale sono tutelati i bambini nei loro affetti, dunque la nipote dovrebbe poter continuare ad avere rapporti con i nonni. Se la mamma non gradisce ospitarvi a casa sua, potrebbe lasciare che la bambina venga a trovarvi in casa vostra.
no, la nonna non può legalmente imporle di tenere il bambino nè di lasciarlo con lei a dormire.
Se il bambio è abituato a vedere i nonni, per la sua serenità e per mantenere la memoria del padre è importante che lu possa frequentare i nonni, ma loro non possono pretendere di tenere il bambino o minacciare la mamma di toglierglielo, neanche se lei si risposa.
purtroppo non c'è molto che tu possa fare, l'unica via è cercare di riallacciare il tuo rapporto con tuo figlio. Cosa è avvenuto fra voi per renderlo così astioso?
Potresti consultarti con un legale ma, ammesso che tu possa fare qualcosa dal punto di vista legale, e non ne sono sicura perché viene valutata l'opportunità in relazione alla bambina non al tuo desiderio di vederla, non credo che portare tuo figlio in giudizio per vedere la bambina possa risolvere le cose...
Senza motivazioni non vedo più il bimbo dal giorno del battesimo sett 2019. Faccio la causa al tribunale dei minori. Provvedimento a mio favore devo vedere il bimbo ma prima tramite assistenti sociali visto che ora il bimbo da 2 anni è non mi conosce proprio. Da 2 mesi lotto per avere calendario degli incontri. Lo ottengo. Mia figlia nuovamente incinta, deve partorire fine mese di Agosto 2021. Primo incontro 5 agosto. Il 27 luglio manda agli assistenti sociali certificati medico di imminente parto(la nonna dice che il parto avverrà fine agosto per parto cesareo programmato) . Gli assistenti sociali cancellano il calendario delle visite ma nel provvedimento è specificato che agli incontri deve venire o entrambi o almeno uno dei genitori. (Lei il 2 agosto è stata vista al centro commerciale a 20 km da casa sua)... Ovvio, lui,il compagno, si rifiuta. Come mi posso comportare affinché loro ,o lui, rispetti il provvedimento del giudice?? Aggiungo anche che al giudice chiesero specificatament e di fare gli incontri vicino casa loro proprio perché lei non poteva spostarsi molto dalla residenza. Richiesta ovviamente accolta. Ma adesso comunque fanno ostruzionismo. Cosa poter fare? Grazie anticipatamente per la Sua risposta.
Non siamo in grado di darle una consulenza legale su questa complessa situazione.
Potrà suonarle insensato e inutile, ma nella nostra esperienza questi problemi non hanno una soluzione legale. L'unica via è un percorso di crescita personale che aiuti voi a pacificarvi con ciò che accade e a capire come siete finiti li. Questo è anche il dono più grande per i vostri nipoti che forse, così, potrete riuscire a liberare dal giogo invisibile, ma pesantissimo di una relazione familiare così compromessa.
L'agire a suon di lettere di avvocati e provvedimenti giudiziari non aiuterà la vostra relazione con i nipoti, né con vostra figlia.
Cercate una diversa via. Per farlo, partite da voi e dalla cura della vostra anima e delle vostre ferite emotive.
Un caro abbraccio, bs
È chiaro che, come genitore, è importante che tu faccia ciò che ti è possibile per preservare il benessere di tuo figlio.
Come specificato nell'articolo, l’obiettivo non è la tutela del diritto dei nonni, ma la tutela del diritto del bambino, minorenne, ad avere rapporti con i suoi familiari qualora questa relazione sia arricchente e sana.
Non forniamo consulenze sul sito, come puoi leggere nell'articolo, il diritto che la legge ci tiene a tutelare è quello del minore. Se ritieni che il bambino possa essere in pericolo o in stato di abbandono, puoi rivolgerti ai servizi sociali.
Per la pratica di affido invece devi contattare un avvocato esperto in diritto di famiglia.
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