A cosa serve un tutor homeschooling e come sceglierlo

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Il tutor homeschooling per supportare l'apprendimento.

L'istruzione parentale o homeschooling, è una tipologia di istruzione del tutto legale che viene svolta dalla famiglia e al di fuori delle scuole pubbliche e private. Si tratta di  una opzione possibile per tutti quei genitori che vogliono formare i figli in ambienti di apprendimento diversi da quelli esistenti. Tale scelta ha quindi una struttura e un'organizzazione completamente differente rispetto alle regole e organizzazione della scuola. 

In questo articolo abbiamo intervistato la dott.ssa Anna La Guzza, psicologa esperta in neuropsicologia dell'etá Evolutiva e neuroeducazione, dirigente del Centro Psicologici e Logopedico Amamente.

Il Centro Amamente con la sua equipe è il primo Centro in Italia, con giá una solida struttura alle spalle, a mettere a disposizione la sua esperienza con le famiglie homeschoolers e si offre come guida per chi sceglie questo percorso. 

 

Nella sua esperienza, quali sono le motivazioni che spingono le famiglie a lasciare la scuola per un percorso di homeschooling?

Le motivazioni alla base della scelta di istruzione parentale sono molte e differenti, molti bambini e ragazzi vivono un disagio scolastico che a volte porta a disturbi d'ansia o fobia scolare. Oppure vivono problemi specifici come il bullismo, la plusdotazione, problemi comportamentali o di apprendimento.

Altre volte la scelta parte da motivazioni che riguardano le scelte di vita, le esigenze familiari, lavorative e di viaggio oppure necessità di salute.

Infine sono molte le famiglie che vivono divergenze di visione con i metodi scolastici tradizionali e non hanno, nel loro territorio, una scuola che rispecchi i loro valori educativi.

 

Quali sono le principali metodologie che vengono applicare nell’homeschooling?

L'homeschooling “tradizionale” è quello più simile alla scuola che conosciamo.
Il tempo che il figlio dedica allo studio è scandito da orari precisi e scadenze, dall'utilizzo prevalente di libri di testo adottati dalla classe in cui il bambino si sarebbe dovuto iscrivere, risorse multimediali, corsi extrascolastici. I genitori si occupano completamente della formazione e della supervisione allo studio. Questo tipo di approccio segue attentamente le linee guida ministeriali (vecchi programmi ministeriali).

Al lato opposto si colloca l’unschooling, un termine inglese che fa riferimento a quelle famiglie che lasciano i propri figli liberi di decidere come, dove, quando e cosa imparare, senza aderire quindi a un programma preciso. Questo approccio richiede grande fiducia nel bambino e nella sua spinta naturale all'apprendimento in un contesto favorevole. I genitori sono parte attiva ma non direttiva di questo apprendimento offrendo fonti di studio e sostenendo il figlio o la figlia nei suoi interessi. Questo approccio è meno interessato alle linee guida ministeriali.

A metà tra i due approcci troviamo invece l'educazione parentale "diffusa", in cui il tempo che il bambino o il ragazzo dedica allo studio si distribuisce nell'arco della giornata secondo un calendario semi-strutturato la cui programmazione può cambiare di settimana in settimana a seconda degli obiettivi e degli interessi del bambino stesso.  L'apprendimento avviene in minor parte attraverso libri di testo scolastici e risorse multimediali, e maggiormente attraverso esperienze laboratoriali ed esperienze concrete. I genitori si occupano principalmente della formazione esperienziale e integrano il curriculum organizzando la settimana con attività didattiche individuali e in piccolo gruppo, coordinate da esperti. Anche questo approccio segue le linee guida ministeriali per l'istruzione.

 

Qual è l’approccio migliore?

La scelta del modello di homeschooling preferito dipende da tanti fattori: competenze genitoriali, stile genitoriale, tempo a disposizione, personalità del figlio, dinamiche familiari ed esigenze di lavoro dei genitori, scelte di vita e necessità di salute.

Tuttavia non bisogna pensare a questi modelli come a tre modalità fisse e non comunicanti, piuttosto a diversi approcci attraverso i quali è possibile passare in modo fluido a seconda del momento di crescita del bambino, la fase di sviluppo e gli obiettivi di apprendimento. Ad esempio, un bambino in etá pre-scolare potrebbe seguire un approccio "unschooling" o "diffuso", mentre un ragazzino in procinto di affrontare l'esame di terza media potrebbe aver bisogno di una formazione piú tradizionale. Nella scelta dell'homeschooling  l'aspetto piú importante è garantire al figlio non solo l'accesso alle informazioni e alle competenze, ma la possibilità di fare esperienza diretta del Mondo e delle sue sfaccettature, della socialità e dell'amicizia stabile con alcuni coetanei. 

 

Quali prerequisiti sono necessari per affrontare l'homeschooling?  

Mano a mano che conosciamo le famiglie homeschoolers ci rendiamo conto che non tutti i genitori dispongono degli strumenti e delle conoscenze per affrontare questo percorso, ma non per questo vogliono rinunciare a quella che ritengono essere la scelta giusta per i loro figli. Spesso i genitori ci raccontano le loro preoccupazioni, le difficoltá, le perplessità circa una scelta difficile ma allo stesso tempo non si sentono sicuri nel rientro a scuola.

È utile infatti che i genitori conoscano le basi della pedagogia contemporanea, i processi di apprendimento, la metacognizione e le fasi di sviluppo infantile, le metodologie didattiche principali.

Piú che puntare sulle nozioni (queste si possono costruire insieme al figlio, anzi il modello positivo nell'attitudine all'apprendimento è un atteggiamento positivo da parte di un genitore) è importante assicurarsi che ai figli sia dedicato il tempo necessario durante la giornata e che l'approccio alla studio sia quello corretto. Alcune ore dedicate all'approfondimento, che sia strutturato o semi-strutturato, possono essere sufficienti, se bene organizzate. 

Inoltre non bisogna trascurare l'aspetto relazionale, tra genitori e figli, così come è importante tra insegnante e alunno creare una buona interazione, allo stesso modo una relazione genitore-figlio che non funziona o porta a scontri continui non potrà essere una buona base per l’apprendimento attraverso l’homeschooling.

 

Come supportate le famiglie nella fase iniziale della scelta di homeschooling?

Abbiamo pensato di fare tesoro della nostra esperienza nella psicopedagogia per supportare anche le famiglie che hanno intrapreso questo percorso, che sia duraturo o transitorio. 

L'apprendimento per molti studenti (ma anche per i genitori!) è un viaggio costellato di difficoltá, ostacoli, prove da superare e momenti in cui si perde la bussola, la motivazione e la passione. 
Per questo motivo raccomandiamo di intraprendere una profonda e accurata riflessione al fine di valutare a monte, con uno specialista, pro e contro di questa scelta, esaminare accuratamente le motivazioni e i bisogni alla base di essa e inoltre valutare il livello attitudinale di partenza e stabilire un piano di studio personalizzato.

Un atteggiamento attento e consapevole garantisce una esperienza di Apprendimento piú positiva e appagante, preserva l'autostima e tiene alte senso di auto-efficacia e motivazione. 

 

Quali servizi mettete a disposizione per chi ha bisogno di aiuto nella didattica o in altri aspetti?

Ci occupiamo di supervisione alla didattica e supervisione psicologica. Abbiamo creato una rete di tutor esperti in homeschooling e anche in Bisogni educativi speciali. Tale aiuto è molto apprezzato dalle famiglie soprattutto nella modalità online e nei primi anni di istruzione in cui si vanno a gettare le basi per gli apprendimenti futuri. Non mancano però le famiglie con ragazzi della scuola secondaria di primo grado.

La possibilità di affidarsi alcune ore a settimana ad un tutor esterno per consolidare lo studio di determinati argomenti o abilitá risulta una scelta particolarmente utile, anche in vista dell'esame di livello annuale che ogni studente homeschooler è obbligato ad affrontare.

Facciamo l'esempio di saperi e abilitá specifiche come le operazioni, l'inglese, o pensiamo ancora ai primi passi nel mondo della lettura, percorsi che richiedono approfondite conoscenze pedagogiche, metodo, allenamento e costanza, ingaggio emotivo. È questo nella nostra esperienza lo scoglio maggiore con il quale i genitori che desiderano fare homeschooling si confrontano.

Alcuni di loro, magari molto competenti in determinate aree del sapere, quando si tratta di approcciare l'apprendimento della lettura non sanno da dove cominciare, si scoraggiano davanti alle difficoltá di memorizzazione del bambino o acquistano ottimi materiali montessoriani senza tuttavia averne approfondito l'utilizzo e si dichiarano confusi dall'approccio corretto da utilizzare, cosí come il figlio, i cui tempi di apprendimento si dilatano. 

 

Come scegliere il tutor esperto in homeschooling giusto?

Rivolgersi a un tutor esterno può risultare una scelta difficile per un genitore che sceglie l'educazione parentale, soprattutto se arriva da esperienze negative con gli insegnanti o se il figlio ha vissuto veri e propri traumi. 

Spesso i genitori desiderano assicurarsi che tale tutor sia all'altezza del suo compito, sicuramente delicato e impegnativo, pertanto preferiscono prendersi del tempo per valutare accuratamente la scelta, il servizio a cui si rivolgono, le qualità della persona in questione. 

Chiedere una lezione di prova può essere una buona strategia per valutare l'attitudine del docente. L'atteggiamento con cui egli comunica e l'energia che si trasmette al bambino vengono considerati importanti nella scelta dell'insegnante adatto.

Certamente è altresì importante informarsi circa il contenuto delle lezioni, le modalità, le strategie didattiche del o della docente. 
Noi raccomandiamo sempre al genitore, se ciò non causa disagio nel figlio, di essere presente alle lezioni, senza tuttavia interferire con il lavoro dell'insegnante o riprendere il figlio, piuttosto sostenerlo e motivarlo a prestare attenzione e partecipare attivamente alle proposte. È necessario stabilire un'alleanza con il docente rispetto alle modalità e agli obiettivi di apprendimento, in modo da poterli trasferire nel quotidiano.   

 

Come funziona nella pratica il tutoraggio?

Il tutor, operatore formato e specializzato, in base alle esigenze della famiglia può approcciare l'apprendimento in vario modo, ad esempio:

  • spiegare l'argomento con supporto visivo e video

  • assegnare l'argomento attraverso contenuti che il bambino imparerà/studierà da solo o con i genitori o attraverso esperienze concrete che vengono proposte ai genitori e al bambino o ragazzo

  • verificare la conoscenza o la comprensione dell'argomento con esercizi su schede o domande orali sotto forma di dialogo atto a far emergere le conoscenze anche grazie al costante riferimento alla vita quotidiana

  • approfondire l'argomento giá conosciuto con diverse modalità multimediali o analogiche


 

Il tutoraggio avviene solo online?

La modalità online in sincrono può venire incontro alle esigenze delle famiglie, in quanto facilita la fruizione delle lezioni da casa o fuori casa, minimizza contatti e spostamenti, viene incontro all'organizzazione familiare. La modalità in presenza, a domicilio o in piccolo gruppo offre maggiore libertà di movimento e la possibilità  di utilizzare "medium" differenti e ingaggiare diversi sensi. Tuttavia sconsigliamo un Apprendimento esclusivamente a distanza, perché ciò snaturerebbe il concetto stesso di educazione parentale.

 

Si può fare homeschooling per i bambini con bisogni educativi speciali?

È sempre bene andare a fondo di questa richiesta, ma in generale non esistono controindicazioni all'homeschooling, purché il genitore o le figure di riferimento per l'apprendimento siano consapevoli e formate circa le difficoltá di base e preparate a colmarle con il sostegno degli specialisti, psicologi, logopedisti e altre figure per un programma di intervento multidisciplinare che favorisca e non trascuri ogni aspetto del benessere del bambino.

 

Se siete interessati al servizio di tutor homeschooling potete contattare la D.ssa Anna la Guzza presso il Centro Amamente:

Sito web: www.centroamamente.it

 

Barbara Lamhita Motolese

Amo l'innovazione in tutti i campi, e come mamma mi sono scoperta innovativa facendo scelte del passato!
Vivere la mia genitorialità ricercando la coerenza con il mio sentire e con il mio pensiero, mi ha portato a esperienze poco comuni e molto felici: il parto in casa, il co-sleeping, il babywearing, e l'homeschooling... per citarne alcune.
Sono un'appassionata custode della nascita e della genitorialità consapevole.
Ho dato vita a Lallafly.com e al suo blog GenitoriChannel.it per coniugare la mia passione dei temi genitoriali con quella per il web.

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Commenti  

antonella
# antonella 2024-08-29 19:11
NON ESISTONO SCUOLE!
I BAMBINI NON VANNO MAI A SCUOLA!
L'istruzione parentale non è un'opzione o una scelta ma l'unica soluzione possibile!
Non esistono classi.
Non esistono insegnanti.
Non esiste l'età prescolare.
I BAMBINI NON POSSONO FARE NULLA ONLINE!
NON ESISTE NESSUN APPRENDIMENTO A DISTANZA!
TUTTI I BAMBINI HANNO BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI ESSENDO UNICI!
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