In Italia il mondo della plusdotazione rappresenta, oggi, un argomento poco conosciuto e poco studiato dalla ricerca scientifica, eppure sembra che il talento sia sotto i nostri occhi più di quel che crediamo, e i genitori, così come gli insegnanti, si trovano ad affrontare nuove sfide, e chiedono agli specialisti conferme e strumenti per identificare e sostenere questi bambini e ragazzi plusdotati.
Secondo gli studi epidemiologici la plusdotazione è una caratteristica riscontrabile in circa il 2- 5% della popolazione1, i soggetti con Alto Potenziale Cognitivo rappresentano quindi una parte rilevante della popolazione in età evolutiva che sino ad oggi non ha avuto la giusta attenzione.
Numerose credenze, miti e stereotipi sull’argomento, richiamano l’idea che il bambino plusdotato sia ben regolato, indipendente e auto efficace. Infatti, la maggior parte delle persone considera il bambino ad alto potenziale come un genio che mostra di avere un’intelligenza più viva e brillante rispetto agli altri e che, forte dei suoi talenti, ha tutti i motivi per considerarsi fortunato. Tuttavia ciò non risulta sempre vero.
Cosa intendiamo con i termini “plusdotato”, “ad alto potenziale cognitivo” o “gifted”?
Le neuroscienze definiscono la plusdotazione cognitiva un’intelligenza eccezionale. Viene misurata solitamente con il QI.
Il QI, ovvero il quoziente intellettivo è una misura statistica volta ad individuare le abilità cognitive che sottostanno a ció che chiamiamo “intelligenza”. Normalmente il Q.I. medio ha un punteggio di 100 con una deviazione standard di 15 punti. Pertanto da 85 a 115 si parla di quoziente intellettivo medio, da 115 a 120 medio-alto e sopra il 130 parliamo di alto potenziale.
Che caratteristiche hanno i bambini plusdotati?
Oggi sappiamo che ogni bambino racchiude in sé un potenziale, ma il bambino gifted o ad alto potenziale mostra caratteristiche di neuro-diversità: nel particolare possiede un’abilità sorprendente in un determinato momento e in specifiche aree, considerate di rilievo nella propria cultura di appartenenza.
Più semplicemente è un bambino che si distingue dai pari per un potenziale superiore, manifestato in alcune specifiche aree e in momenti diversi, anticipati, rispetto al target di sviluppo. Per esempio ci stupisce leggendo a tre anni senza che nessuno glielo abbia insegnato o esegue calcoli matematici complessi.
Tuttavia il potenziale da solo non basta: è come una pianta che se non annaffiata ed esposta al sole, non darà mai i suoi frutti. Per far emergere le sue capacità e risorse, e raggiungere alti livelli prestazionali, il bambino ha bisogno di adeguato supporto e opportunità.
La mancanza di questi elementi può condurre nel tempo a una normalizzazione della prestazione, o, nei casi piú estremi, ad atteggiamenti di rinuncia, bassa stima, malessere, con conseguente riduzione delle abilità. Pertanto è bene considerare la plusdotazione non come un tratto fisso e costante ma piuttosto, come una caratteristica che tende a modificarsi nel tempo, raggiungendo eccellenze o viceversa affievolendosi fino a livelli medi.
A fare la differenza sono le opportunità di messa in gioco e sviluppo del potenziale fornite al bambino, che devono essere ponderate e pensate per il singolo e per le sue peculiarità.
Come riconoscere un bambino ad Alto potenziale?
La strada per riconoscere un bambino plusdotato e distinguerlo da uno brillante non è semplice, e certamente richiede la consulenza di un esperto, ma oggi abbiamo le conoscenze e gli strumenti grazie ai quali è possibile dedurre degli indici precisi.
È bene in fase di osservazione prestare attenzione ad alcune caratteristiche che contraddistinguono un bambino brillante da un bambino plusdotato:
- l'estrema curiosità
- la grande creatività
- la velocità di apprendimento
- l’intensa vita emotiva
Andiamo ad approfondire meglio queste caratteristiche, tuttavia bisogna ricordare che non tutti i bambini con APC (Alto Potenziale Cognitivo) sono uguali, ognuno ha le sue specificità, i suoi punti di forza e le sue criticità.
La curiosità
Il primo elemento è la grandissima curiosità orientata su più fronti e manifestata con la tendenza continua, rispetto ai coetanei, a porre domande e cercare risposte ai propri interrogativi, anche attraverso piccoli esperimenti.
La creatività
Passiamo alla creatività, di cui certamente questi bambini sono dotati e lo dimostrano con idee bizzarre, affermazioni e azioni fuori dagli schemi, risposte a quesiti e problemi inusuali e a volte addirittura innovativi.
La velocità nell’apprendimento
Sono bambini che, rispetto ai pari, acquisiscono rapidamente nuove nozioni, riescono a ragionare in modo astratto precocemente (ad esempio a 3 anni potrebbero avere la percezione del tempo), a pensare in modo deduttivo e trarre conseguenza logiche da ciò che osservano.
Ad esempio, magari già a 2 anni, alcuni potrebbero osservare dove compare e scompare il sole e si chiedono chi si muove tra terra e sole.
Amano imparare e arricchire il bagaglio di conoscenze, manipolando le informazioni, anche in modo complesso, mostrando ottima memoria e competenze verbali.
L’intensa vita emotiva
Dal punto di vista emotivo e relazionale vivono spesso i sentimenti con grande intensità, esprimendo le proprie opinioni con enfasi e ampio coinvolgimento personale, hanno spesso senso dell’umorismo, sono perfezionisti e preferiscono la compagnia e il confronto con gli adulti piuttosto che con i loro coetanei, con cui manifestano il più delle volte sentimenti di noia o disagio.
Come già accennato, a queste caratteristiche se ne possono aggiungere altre specifiche.
Per es. alcuni bambini plus-dotati possono essere pessimi ascoltatori, altri non riescono a gestire il tempo ed organizzarsi, molte volte vivono un senso di giustizia altissimo, che li conduce ad eccedere nelle polemiche e a perseverare negli errori, o mostrano difficoltà nel collaborare, delegare e condividere.
Quali problemi e difficoltà possono incontrare i bambini plusdotati?
Accanto alle caratteristiche positive molti di questi bambini vivono difficoltà che possono portare a problemi anche gravi.
La scarsa fiducia in sé stessi, per esempio, è un altro elemento tipico e può essere un forte fattore di rischio per stati depressivi, isolamento e ansia.
Inoltre, tipicamente, non tollerano l’inattività e la mancanza di sfide, si annoiano spesso e velocemente, sono eccessivamente critici per il desiderio di controllare sé stessi e gli altri, con il rischio di rimanere delusi dall’imprevedibilitá del mondo.
A volte è evidente il disequilibrio tra lo sviluppo cognitivo e quello emotivo e relazionale. È chiaro come in queste situazioni il funzionamento sociale del bambino può essere compromesso, con ripercussioni sul comportamento e l’autostima, offuscandone, quindi, il potenziale. Ecco perché è cosí importante riconoscere precocemente queste peculiarità
Come far fiorire il potenziale dei bambini e ragazzi plusdotati
Riassumendo ciò che abbiamo detto finora, i bambini con Alto Potenziale Cognitivo solitamente possiedono un vocabolario ampio ed un linguaggio sviluppato, processi di ragionamento precoci ed avanzati, ottima memoria, ampi interessi e forte curiosità, forte empatia o asincronia affettiva, tendenza alla leadership, capacità di elaborazioni visive elevate. Tali caratteristiche, se non supportate, possono determinare un forte disagio in piú ambiti: scolastico, familiare, sociale.
Sottolineamo che l'APC, non è una Diagnosi clinica né una caratteristica stabile, ma una dotazione che puo’ o meno esprimersi e perdurare nel tempo.
Questo significa che, al di là delle capacità e di quello che potremmo definire patrimonio genetico dell’individuo, se l'ambiente non offre adeguate possibilità di crescita e di sviluppo, non è assolutamente detto che ciò che poteva essere si sarebbe potuto concretizzare.
Un caso particolare è quello in cui un alto livello intellettivo non sempre corrisponde a una prestazione altrettanto elevata in ambito scolastico. Ogni bambino ha un profilo con proprie caratteristiche e unicità, basti pensare che ci sono bambini con alto potenziale cognitivo molto diversi tra loro: un bambino, ad esempio, può procedere molto lentamente perchè le molteplici connessioni logiche nei suoi pensieri gli permettono di trovare numerose risposte tra le quali vuole scegliere la risposta “migliore” da dare, mentre un altro bambino potrebbe dare istintivamente la prima risposta che trova, assecondando la velocità di processazione delle informazioni che gli permette di svolgere le attività molto velocemente, ma senza alcuna consapevolezza del processo logico sottostante.
Inoltre è possibile trovare casi di comorbidità tra APC e DSA o ADHD , o Autismo.
Secondo la ricercatrice e docente universitaria Joyce VanTassel-Baska il 63% dei “Gifted children” non riesce a raggiungere il successo negli studi, abbandonandoli in età precoce.
Ecco perché, un’accurata valutazione, eseguita da un Centro specializzato, permette di attivare tutte quelle azioni mirate all'inclusione scolastica, come la stesura di un Piano didattico personalizzato o un eventuale salto di classe.
Inoltre permette di sostenere la crescita al fine di prevenire le difficoltá e promuovere il benessere. Ma a quali strutture può rivolgersi un genitore che abbia anche solo il dubbio che il proprio figlio o figlia possa rientrare in questa casistica?
Il Centro Amamente da quasi 15 anni è il primo Centro Specializzato in Italia a offrire per tutte le famiglie che ne fanno richiesta consulenze specialistiche, interventi di approfondimento valutativo neuropsicologico con approccio multidisciplinare, sostegno ai genitori e alla crescita, laboratori psico educativi e percorsi terapeutici mirati, corsi.
A cura dell’èquipe multiprofessionale del Centro Amamente, Ente certificatore accreditato ATS dal 2010
Centro Amamente per l'infanzia e la famiglia
Direzione Sanitaria e Scientifica Dott.ssa Anna La Guzza 3311842704
Nota 1: Orsini, Pezzuti, Picone 2013; Kaufman & Kaufma, 2011
Commenti
Non esistono insegnanti.
IL QI SI SA DA TEMPO NON AVERE ASSOLUTAMENTE NESSUN SIGNIFICATO!
Tutti siamo gifted perché tutti abbiamo un dono in qualcosa.
Non esiste anticipo o ritardo nell'apprendimento.
Non esiste nessuna normalità.
Non esistono scuole e i bambini non vanno mai a scuola, quindi non esiste nessun ambito scolastico.
NON ESISTONO DSA E NON ESISTE L'ADHD!
I bambini non possono subire valutazioni.
Non esistono classi.
Non esiste il PDP.