Disturbi dell'Apprendimento: dislessia, discalculia, etc

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DA = Distratto e Asino o "Disturbo dell'Apprendimento"?

Quando vostro figlio va a scuola e vi dicono che non si impegna molto, che è distratto, svogliato, che non impara, che disturba gli altri perché si muove di continuo, oppure è molto taciturno e non partecipa alle attività scolastiche, non fermatevi qui.

C'è sicuramente un disagio che lui non può spiegare perché non ne ha la consapevolezza, ma potrebbe avere un disturbo specifico di apprendimento. E' di questi giorni l'approvazione della legge  n. 170/2010 che riconosce e definisce alcuni disturbi specifici di apprendimento (DSA) in ambito scolastico quali: dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia e stimola la scuola a individuarli precocemente definendo i luoghi e le tappe del percorso diagnostico/formativo attraverso l’utilizzo di strumenti dispensativi e compensativi.

Cos'è la dislessia

 

La dislessia è un disturbo che impedisce all'individuo di comprendere un testo scritto, testo che sarebbe perfettamente in grado comprendere se gli venisse letto. Un dislessico vede la collocazione e il verso delle lettere distorto. Provate a leggere questo testo*:

 

dislessia

Questo è ciò che visualizza un dislessico che legge un testo normale (trovate la traduzione tra poche righe).

Lo sforzo che avete impiegato nella decodifica del testo (che ha un senso compiuto se trovate la chiave! se non siete riusciti a leggere... guardate la "traduzione") impedisce, o quantomeno limita, la comprensione.
In questo caso le lettere dbqp si confondono tra loro, e alcune lettere si scambiano di posto o si elidono. Se questo fosse stato per voi un brano da studiare, più lungo e complicato, avreste avuto delle difficoltà a causa della scarsa comprensione del significato. Questo, come dice il brano nel riquadro, è ciò che prova un bambino dislessico.

"Traduzione" del brano:

***Probabilmente risulta più difficile leggere queste poche righe. Qualcuno si appellerà agli errori di stampa. Effettivamente abbiamo sostituito qualche lettera, omesso qualcosa, aggiunto altro e su qualche parola. In realtà state provando artificialmente quello che abitualmente provano i ragazzi dislessici nel leggere.***

 

La maggior parte dei bambini dislessici, disgrafici, o con altri disturbi di apprendimento vengono considerati distratti e fannulloni...

Il fenomeno dei Disturbi di Apprendimento (dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia) riguarda il 4-5% della popolazione italiana (in USA le stime sono del 8-10%), solo la metà sono coloro che accedono a cure e terapie, mentre per molti di loro la diagnosi non viene fatta e da bambini vengono considerati distratti e fannulloni.

DSA sono dei deficit funzionali dovuti ad alterazioni di natura neurobiologica, non dipendono quindi da problemi psicologici (emotivo-relazionali, familiari, etc.), da pigrizia o poca motivazione. In altre parole, si tratta di una caratteristica personale con cui si nasce, che si manifesta appena si viene esposti all'apprendimento della letto-scrittura e si modifica nel tempo, senza tuttavia scomparire.

Luisanna Gariglio, medico chirurgo, ha voluto raccontare nel libro “La storia di Carlotta – una diagnosi tardiva di dislessia” la sua storia e quella della figlia, per la quale sta lottando ancora oggi contro un “sistema” che non ha diagnosticato per tempo i problemi di Carlotta, oggi diciassettenne.

10 video per capire in pratica cosa sono e come si affrontano i DSA

In questo articolo vi proponiamo 10 video illuminanti, in cui un formatore mette la platea in condizioni analoghe a quelle in cui vive abitualmente un bambino con disturbi di apprendimento, e sottolinea quali sono i comportamenti normalmente adottati, gli effetti di tali comportamenti, e, infine, le modalità corrette di rapportarsi al bambino.

 

 

Difficoltà comportamentali e DSA: un circolo vizioso

Le difficoltà comportamentali, che sono quasi sempre associate ai disturbi di apprendimento, non sono dunque la causa delle difficoltà bensì un effetto, in quanto sono la reazione a una situazione di disagio e spesso di rifiuto del bambino a operare in un ambito nel quale incontra degli ostacoli nell'acquisizione di un'abilità.

E' evidente che a questo punto viene a crearsi una sorta di circolo vizioso per cui il disagio emotivo, causato dalla difficoltà, ostacola ulteriormente le condizioni per un recupero.

La difficoltà di lettura della dislessia si accompagna spesso ad un disturbo nella velocità e nell'accuratezza della scrittura che si manifesta con frequenti errori ortografici (disortografia) e/o con una difficoltà esecutiva del tratto grafico tale da rendere il testo incomprensibile anche agli autori stessi (disgrafia).

La dislessia si può accompagnare anche ad un disturbo nell'ambito dei numeri e del calcolo, detto discalculia, che si manifesta con la difficoltà di automatizzazione di semplici calcoli e delle tabelline e nella manipolazione dei numeri e dei segni aritmetici. La dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia fanno parte dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA).

E infine: alcuni dislessici famosi

Moltissimi sono i personaggi famosi del presente e del passato che hanno fatto la Storia nei loro settori e che erano o sono dislessici...

Alcuni nomi: Leonardo da Vinci, Beethoven, Mozart, John Lennon, Albert Einstein, Agatha Christy, Tom Cruis, Richard Branson, Picasso, Andy Wharhol, Tommy Hilfiger, Steve Jobs, Newton, Edison, Walt Disney, Leonardo di Caprio, Magic Johnson, e la lista è davvero lunga...

Molti di loro affermano che la dislessia è stata un "dono" perché gli ha consentito di sviluppare un'attenzione focalizzata sulle cose e a semplificare il modo di guardare alle cose, rendendole semplici anche per altri.

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Segnaliamo che molti comuni e regioni si stanno attivando per creare percorsi formativi per ragazzi dislessici e per insegnanti. Cerca su internet se sei interessato, trezzano sul naviglio (mi), robecco (mi), alcuni comuni abruzzesi, ad esempio, hanno attivato dei progetti.

 

Approfondimenti:

associazione italiana dislessia

Libri studi e letture

Anastasis: cooperativa soluzioni per l'integrazione

 

"traduzione della tabella"

 

ciò che vedrebbe un dislessico:

dislessia

ciò che vedrebbe una persona senza DA:

Probabilmente risulta più difficile leggere queste poche righe. Qualcuno si appellerà agli errori di stampa. Effettivamente abbiamo sostituito qualche lettera, omesso qualcosa, aggiunto altro e su qualche parola. In realtà state provando artificialmente quello che abitualmente provano i ragazzi dislessici nel leggere.

 

 

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Commenti  

antonella
# antonella 2024-11-11 11:50
I BAMBINI NON VANNO A SCUOLA!!!
NON ESISTONO DISTURBI DELL'APPRENDIMENTO!!!
NON ESISTONO ATTIVITA' SCOLASTICHE. NON ESISTE L'AMBITO SCOLASTICO.
I BAMBINI NON DEVONO STARE FERMI.
TUTTI I BAMBINI IMPARANO E NON ESISTONO BAMBINI SVOGLIATI NELL'APPRENDIMENTO.
NON ESISTONO INSEGNANTI
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