La scuola, così come la conosciamo (banchi, aule, lezioni frontali, compiti e voti) comincia a stare stretta ad un numero sempre maggiore di ragazzi, insegnanti e famiglie. Da tempo ormai si levano voci critiche dentro e fuori la scuola di Stato per adottare nuovi paradigmi, nuovi approcci, per trovare un nuovo sguardo al senso dell’educazione.
Non mancano le esperienze, i metodi e le proposte che possono costituire un’alternativa valida al “modello istituzionale”. Vediamone alcune.
Rete Scuole Senza Zaino
Conta ormai parecchie centinaia di scuole aderenti in tutta Italia, pubbliche e paritarie.
L’idea è nata da Marco Orsi, dirigente scolastico lucchese che propone un metodo in cui i materiali sono in comune, gli studenti sono dotati di una cartellina leggera per i compiti a casa, aule e ambienti vengono arredati con mobilio funzionale e dotati di strumenti didattici sia tattili che digitali.
Si punta all’educazione sulla base di tre valori: responsabilità, comunità e ospitalità.
Scuola Città Pestalozzi
Una delle sperimentazioni di scuola pubblica innovativa autorizzate dal Miur. Ha sede a Firenze, accoglie alunni dai 6 ai 14 anni ed è organizzata in quattro bienni.
Lo spazio dell'apprendimento si allarga oltre le classi e il tempo scuola non è più il solo tempo della lezione frontale.
Il lavoro scolastico avviene in più ambienti e in più situazioni e pone al centro l’attenzione alle relazioni personali per rinnovare le forme della vita comunitaria.
Scuole Steiner Waldorf
In Italia quelle ufficiali sono riconosciute dalla Federazione omonima, anche se operano diverse altre scuole ad ispirazione steineriana senza affiliazione all’ente.
La pedagogia Steiner Waldorf, fondata sugli studi di Rudolf Steiner, parte dal presupposto che ogni essere umano viva tre diversi aspetti dell’esistenza: quello fisico, dei sensi; quello interiore, dei pensieri e sentimenti; e quello degli ideali.
L’educatore ha il compito di sostenere l’allievo nel suo cammino evolutivo.
Il percorso didattico è suddiviso in tre settenni con la caratteristica del cosiddetto “insegnamento a epoche” e la valutazione dello sviluppo generale dell’allievo.
Scuole Montessori
Il metodo ideato da Maria Montessori si è diffuso moltissimo in tutto il mondo. In Italia, dove esiste l’Opera Nazionale Montessori, sono state aperte molte scuole private ma anche tante sezioni di scuola pubblica in cui lo si applica.
La finalità del metodo Montessori è quella di e-ducare (portare fuori) il potenziale di cui ciascun individuo dispone, aiutandolo ad esprimere al meglio talenti e predisposizioni.
Tutte le modalità montessoriane dell’apprendimento sono finalizzate ad amare l’apprendimento stesso e i risultati sono solo uno degli effetti.
Scuola libertaria
L’approccio libertario/democratico non ha un modello universalmente valido e la realtà di queste esperienze è ancora frammentata e non conta grossi numeri.
Sostanzialmente in questo approccio bambini e ragazzi sono chiamati a partecipare in prima persona e a decidere dei loro percorsi educativi, stabilendone spesso anche le regole.
Un esempio di lungo corso di scuola democratica e partecipativa è Summerhill in Inghilterra. Ma esistono realtà di questo genere anche in Italia, come la scuola libertaria Kiskanu di Verona:
Homeschooling e scuola parentale
Sta prendendo piede in Italia la scelta di educare i figli a casa oppure in piccole comunità educative dove possono essere gli stessi genitori a fungere da insegnanti oppure delegare a operatori scelti da loro.
Lungi dall’incarnare il luogo comune del bambino che non socializza con gli altri, le più recenti evoluzioni di questo approccio educativo avanzano invece proposte molto interessanti di un modo differente di vedere l’apprendimento, che nasce calato in un contesto aperto e sociale anziché circoscritto tra le quattro mura delle classi.
“Tutta un’altra scuola” l'appuntamento per parlarne
Tutte queste voci, esperienze da tutta Italia, progetti e realtà che si raccontano e condividono idee e riflessioni, sono occasione di incontri e approfondimenti a cura di ``Tutta un'altra scuola``, che mette in rete le esperienze educative all'avanguardia in Italia e promuove incontri di approfondimento.
Tutta un’altra scuola vuole favorire una “contaminazione educativa” che costruisca, faccia crescere, agevoli un cambio di paradigma che in tanti ormai sentono sempre più urgente.
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