"Un posto per ogni cosa ed ogni cosa al suo posto" M. Montessori
Dalla nascita e per i primi 4-5 mesi circa.
Il primo angolo di gioco di un bambino è tra le braccia di mamma e papà!
Durante e subito dopo una poppata, le manine sono libere di esplorare, gli occhi di osservare, ed è subito gioco! In un contesto sicuro, conosciuto e protetto, il piccolino può permettersi di esplorare e scoprire il mondo al di fuori di sè.
Il corpo ed il volto materno sono la prima grande scoperta, sorridere e gorgheggiare di fronte al volto sorridente di una madre è il massimo della gioia.
Afferrare la sua collana durante una poppata, stringere le sue dita tra le mani, annusare il suo profumo e toccare la stoffa della sua maglietta, è un vero e proprio laboratorio sensoriale multiaccessoriato.
Non serve molto altro ad un bimbo fino ai 4/5 mesi di vita.
Fino ad 1 anno
Da qui in poi, le braccia di mamma iniziano ad andare strette.
Il desiderio di prensione degli oggetti va al di là degli oggetti portati dalla madre.
Lo sguardo spazia e scopre forme più lontane, le manine imparano ad afferrare con sempre maggiore abilità e la spinta a muovere e scoprire il proprio corpo portano il bambino al di fuori del nido materno.
E' il tempo del nido a terra.
Un bel tappeto grande ricoperto da una semplice trapunta sono il nido ideale.
Base di partenza stabile, non troppo morbida ma comunque calda e rassicurante, permette al bambino di esplicare il suo massimo desiderio in questa fase: muoversi! Il movimento inteso come scoperta del proprio corpo, come rotolamento, strisciamento, sollevamenti... ma anche movimento fine, declinato nelle sue forme del prendere, afferrare, tirare, toccare, stringere, schiacciare...
Quindi un nido grande dove potersi muovere liberamente ed in totale sicurezza.
Il tappeto a terra è base sicura per il massaggio, il gioco con la palestrina, il movimento libero, il gioco seduti con il cestino dei tesori, l'osservazione dei primi librini, l'esplorazione del gioco euristico.
Tutto ciò che serve ad un bambino dai 4/5 mesi all'anno è un bel tappeto grande, in un angolo sicuro della casa, possibilmente posto nel luogo in cui la mamma soggiorna per più tempo (salotto) e meglio ancora se vicino ad un mobiletto basso o ad un divano che fungerà ben presto da appiglio per i primi passi in piedi (il bordeggiare).
Dopo 1 anno
Dopo l'anno, gli oggetti possono diventare in numero sempre maggiore e sempre più interessanti agli occhi del piccolo.
Compaiono così molto velocemente pannelli tattili, pannelli multiattività, incastri, costruzioni, oggetti sonori, veicoli...
In questa fase il semplice tappeto non basta più.
Se si mettesse tutto questo materiale insieme su un unico tappeto sarebbe la confusione più totale.
Anche i classici "bauli" non sono una buona soluzione. Buttare tutto dentro ad un unico contenitore, per bambini a questa età, equivale a non avere oggetti e nello stesso tempo ad avere una montagna di cose rinfuse il cui unico divertimento è tirarle fuori tutte per poi ributtarle dentro tutte insieme.
In questo modo il bambino non riesce a soffermarsi su niente, è inondato da una confusione anche mentale e non è assolutamente in grado di sviluppare autonomia nella gestione delle sue attività.
Urge quindi una diversa sistemazione.
Il tappeto (anche senza trapunta) può rimanere la base sicura di partenza del bambino, ma occorre renderla il più possibile libera.
I diversi giocattoli, oggetti e materiali, dovrebbero essere collocati su scaffali aperti e bassi.
Piccole librerie alle quali il bimbo ha libero accesso e sulle quali i suoi giochi sono disposti in modo ordinato, possibilmente secondo una logica ben precisa e riconoscibile (es. tutti i libri da un lato, tutte le costruzioni dall'altro, strumenti musicali e bottigliette sonore...). Il materiale con cui giocare andrebbe scelto dal bambino, posto sul tappeto senza altri oggetti distraenti intorno, fino ad esaurimento dell'interesse.
A questo punto, data la collocazione precisa e sempre uguale dell'oggeto scelto, ben presto sarà il bambino stesso a riporlo in ordine prima di sceglierne un altro.
Questa modalità di gestione dello spazio e dei giocattoli dovrebbe permanere sempre, perchè l'ordine dello spazio equivale ad un ordine anche mentale e ad una maggiore sicurezza interiore.
di Silvia Colombini
Educatrice, Consulente in allattamento IBCLC, mamma, sito www.latte-materno.com
Immagine: Tom & Katrien on flickr