Celiachia senza sacrifici

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Celiachia senza sacrifici: un testo per informarsi, approfondire e mettersi ai fornelli !

La celiachia è una malattia autoimmune dell'intestino tenue, è causata da una reazione ad una proteina presente nel grano e in alcuni altri cereali. I sintomi possono essere diarrea cronica, ritardo nella crescita dei bambini, stanchezza e molti altri. Si stima che fino a 1 persona su 100 ne sia colpita.
Dopo la diagnosi, la cura consiste in una dieta priva di glutine.

Di celiachia tanto si è detto e tanto si continuerà a dire, è un tema di grande rilevanza ed attualità, nessuno lo dubita.
Però qualche volta questa realtà viene affrontata in modo non corretto, ad esempio pensando che sia strettamente e solo una malattia genetica che o si ha o non si ha senza nessuna responsabilità dello stile di vita oppure barricandosi dietro l’apparente sicurezza di consumare prodotti gluten free anche se non se ne ha una reale esigenza.

Celiachia senza sacrifici

Il libro "Celiachia senza sacrifici" vuole portare un po’ di chiarezza nei tanti discorsi che si accavallano sulla celiachia e soprattutto trasmettere un messaggio importante: la celiachia è una condizione di sensibilità al glutine che può essere anche prevenuta ma soprattutto tenuta sotto controllo con una dieta con alimenti privi di glutine.

La dieta priva di glutine contrariamente a quanto le ormai monotone e condizionate abitudini alimentari attuali possono portarci a pensare, può e deve essere sana e gustosa, senza nulla togliere al piacere della tavola. Ricorrere ai prodotti pronti non deve essere l’unica alternativa se si vuole ritornare ad essere responsabili della propria salute e questo discorso è soprattutto valido in caso di restrizioni alimentari che interessino i bambini, per i quali l’imparare a cucinare e a scegliere il cibo ha anche una grande valenza educativa.

Se vogliamo che i nostri figli non diventino passivi consumatori e ottimi consumisti ma sappiano riconoscere il valore di cosa portano in tavola insegniamo loro la bellezza del cucinare e nei limiti del possibile condividiamola con loro, tanto più se devono seguire schemi dietetici particolari, come appunto nel caso di celiachia. Forse di libri sulla celiachia ce ne sono già abbastanza e molti ottimi, ho voluto però dare il mio personale contributo e lasciare questo messaggio di ritorno alla consapevolezza alimentare che, da mamma e da medico, ritengo molto importante.

Come si manifesta la celiachia

Finora si sono identificati quattro tipi di celiachia:

  • Classica: i sintomi sono tanti e diversificati ma spesso comprendono diarrea dall'andamento incostante, gonfiore addominale, flatulenza, reflusso gastroesofageo, dispepsia. Comunemente viene riscontrata tra i 6 e i 24 mesi di vita.
  • Atipica: può ricordare più una sindrome da intestino irritabile: gonfiori addominali, crampi, flatulenze ma possono esserci anche sintomi diversi come anemia, osteoporosi, artrite...
  • Latente: gli esami sierologici non sono significativi ma il quadro genetico è predisponente.
  • Silente: il quadro istologico e sierologico è positivo ma non ci sono sintomi importanti.

A questo si aggiunge la cosiddetta "gluten sensitivity" confermata da alcuni studi recenti. La differenza fondamentale è che nella celiachia c'è un effetto cumulativo e i danni possono manifestarsi dopo mesi o addirittura anni dall'assunzione del glutine mentre le persone che hanno una sensibilità al glutine hanno reazioni immediate, poche ore o al massimo giorni per l'insorgere di sintomi quali gonfiori, flatulenze, crampi addominali, mal di testa, ecc.

Il ruolo protettivo dell'allattamento materno

Anche se non se ne conosce ancora il meccanismo, molti studi hanno confermato un effetto protettivo dell'allattamento materno in particolare durante le fasi dello svezzamento. E' importante quindi continuare ad allattare aggiungendo gradualmente piccole quantità di alimenti contenenti glutine in un periodo compreso tra 4 e 7 mesi di vita, anche se numerosi nutrizionisti consigliano di di utilizzare solo farine senza glutine fino almeno ai 9 mesi di vita.

Quali sono i cereali senza glutine?

I cereali (o pseudocereali) senza glutine, e che quindi possono essere assunti anche da chi necessità di una dieta priva di glutine, sono:

  • Riso
  • Mais
  • Miglio
  • Sorgo
  • Grano saraceno
  • Quinoa
  • Amaranto

Ovviamente il consiglio è quello di riavvicinarsi gradualmente ai cereali integrali (biologici! perchè i pesticidi si concentrano sulla parte esterna).

Ma non sono solo le farine a contenere glutine, molti prodotti che usiamo abitualmente come besciamella, birra, budini, caramelle, prodotti da forno e persino lo yogurt alla frutta potrebbe contenere glutine. Per maggiori informazioni consultate l'elenco dell'Associazione Italiana Celiachia

Ricette gustose prive di glutine

Nel libro troverete ricette per tutti i gusti, dai primi ai dessert, con un'attenzione non solo al glutine ma più in generale a presentare pietanze sane da poter inserire in qualsiasi buona alimentazione.
Piatti invitanti come gli gnocchi di ceci o sfiziosi come le piadine di grano saraceno, adatti anche ai bambini come le barrette di riso soffiato e cioccolato fondente.

Spero di avervi fatto venire un po' di curiosità e un po' di acquolina in bocca, intanto vi auguro...buon appetito!

Luisa Ferrari
“Celiachia senza sacrifici”
Aam Terra Nuova Edizioni. Dicembre 2012.

 

Immagine: Gluten free on Shutterstock

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