Mamma, non riesco a dormire

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Cosa fare quando i bambini grandicelli non riescono ad addormentarsi facilmente?

Si parla spesso dei problemi di sonno dei bambini nei primi anni di vita ma a volte sono i bambini più grandicelli a non riuscire ad addormentarsi, alcuni cominciano ad avere problemi ad addormentarsi durante le fasi di cambiamento come l'inizio della scuola o nell'adolescenza ma molti continuano ad avere problemi anche se non ci sono apparentemente delle cause. Sono i bambini che vi piombano in camera dopo mezz'ora o più che li avete mandati a letto dicendovi nervosamente "Mamma, non riesco a dormire".

Pensavate di aver superato la fase del bagnetto e della ninna nanna e invece vi ritrovare un bambino di 6,7 anche 12 anni che rimane sveglio a lungo la sera anche se lo mandate a letto, e non sapete come fare ad aiutarlo a prendere sonno più facilmente.

Innanzitutto iniziamo con il dire che di sicuro i primi ad aver disagio sono proprio i bambini stessi e non stanno attuando una qualche subdola strategia per rompervi le scatole proprio nel momento di relax serale.

I ritmi sonno-veglia sono regolati dalla melatonina, un ormone che viene prodotto con il buio e possono essere disturbati da molti fattori, sia ambientali che interiori.
E' proprio indagando questi fattori che possiamo diminuire o eliminare del tutto il problema.

Bambini che faticano ad addormentarsiArticolo in collaborazione con Melamil

 

Perché i bambini non riescono ad addormentarsi? Vediamo le cause ambientali

Come nei bambini piccoli anche la fase dell'addormentamento dei bambini dopo i 6 anni può essere disturbata da fattori esterni quindi per prima cosa:

  • togliete dalla cameretta tutti gli stimoli elettronici come tv e computer e fate in modo che guardare uno schermo non sia l'ultima cosa che fanno prima di andare a dormire
  • per i ragazzi più grandi che usano già il cellulare, disponete un angolo in cucina o in sala in cui mettere il cellulare in carica spento di sera in modo che non sia alla loro portata di notte. 
    Oltre a emettere onde potenzialmente nocive il telefono di notte può suonare o vibrare all'arrivo di un messaggio e la tentazione di guardare di che messaggio si tratti è irresistibile. Se lo usano per svegliarsi... regalategli una sveglia!
  • fate più buio possibile nella stanza: visto che ormai la paura del buio dovrebbe essere passata non lasciate accese lucine e appendete delle tende scure pesanti se avete delle luci forti fuori dalla finestra. Il buio favorisce il mantenimento dei corretti ritmi sonno/veglia.
  • fate in modo che la stanza non sia sovraffollata di oggetti o disordinata, i bambini prima di addormentarsi hanno bisogno di rilassarsi, far scorrere gli occhi su una stanza ordinata e con i giusti spazi vuoti aiuta la mente a staccare la spina e lasciarsi andare al sonno.

 

Le ansie e le paure che possono rendere difficile al bambino lasciarsi andare al sonno

Spesso i bambini man mano che crescono smettono di affidare a noi tutte le loro paure e non sono più così inclini a confidarsi, in particolare quando si affacciano alla pubertà. Questo non significa però che abbiano già la maturità per gestire da soli le proprie ansie, hanno ancora bisogno di rassicurazioni e della nostra amorevole guida soprattutto se caratterialmente sono inclini a essere sopraffatti dall'ansia. Biosgna quindi cercare di entrare in punta di piedi nelle loro preoccupazioni.

Se vedete che sono turbati o agitati ma non capite subito il problema provate a fare qualche domanda o a buttare lì qualche risposta per vedere se riuscite a farli aprire, già solo condividere con voi le proprie ansie può essere per loro liberatorio.

Con i ragazzini più restii ad aprirsi una cosa che può aiutare è programmare un momento settimanale in cui siete solo voi e loro, un tempo per fare qualcosa che per loro è piacevole e in cui siete soli, potete andare al cinema o a fare merenda al bar oppure anche solo fare una passeggiata.

Spesso tra scuola, sport e altre attività vengono a mancare i momenti in cui poter stare insieme, programmare un'uscita a due, senza fratelli nè amici e senza l'altro genitore può creare quella vicinanza necessaria per tornare a essere la mamma (o il papà) che guida e rassicura.
In queste uscite, cercate di parlare il meno possibile e soprattutto non tartassateli di domande, capiterà quasi per caso che mentre siete in auto o magari in fila per comprare i pop-corn prima di entrare al cinema inizierà a parlarvi delle sue piccole e grandi preoccupazioni e di come si sente.

La cosa importante è passare il messaggio che ciò che sta provando non è nè giusto nè sbagliato, che ha un nome (per es. ho paura di fare brutta figura= mi sento inadeguato), che parlandone si porta luce sulla paura e che questa si può dissolvere come un vampiro che si polverizza con la luce del sole.

 

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La melatonina, l'ormone che regola il ritmo sonno-veglia

La melatonina è un ormone e viene prodotto dalla ghiandola pineale che sta alla base del nostro cervello.
Fin dall'inizio del '900 è stato studiato il suo effetto sulla colorazione della pelle ma bisogna aspettare gli anni '90 perché sia impiegata anche nel trattamento dell'insonnia.
Si scoprì infatti che la produzione di melatonina nel corpo segue un ritmo circadiano e che viene prodotta in assenza di luce (ecco perché è importante far buio nella stanza). Subito dopo la comparsa dell'oscurità la concentrazione di melatonina nel sangue aumenta rapidamente e raggiunge il suo picco tra le 2 e le 4 di notte per poi ridursi gradualmente man mano che si avvicina il mattino.
In sostanza è il messaggero che dice al cervello "spegni tutto, è ora di dormire!".

Se i problemi ad addormentarsi durano da parecchio tempo o i ritmi sonno-veglia continuano a non regolarizzarsi si può ricorrere per brevi periodi all'utilizzo di integratori di melatonina che contribuiscono alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno.

 

Melamil, integratore di melatonina

Melamil è l'integratore alimentare di melatonina a marchio Humana, come tutti gli integratori Humana è studiato appositamente per i bambini  ma indicato anche per tutta la famiglia.

Per esempio è utilissimo nel caso di viaggi aerei per limitare i disturbi dati dal jet-lag oppure in periodi di transizione come l'inizio della scuola o il cambio di stagione.

Molti bambini che hanno problemi ad addormentarsi entrano in una specie di circolo vizioso per cui sanno già che andranno a letto e che non riusciranno ad addormentarsi per molto tempo, questo li innervosisce e allunga ancora di più questo lasso di tempo. Questi bambini hanno giovamento nell'assunzione di un integratore di melatonina che li aiuta a superare questo momento difficile e a riprendere dei ritmi sonno-veglia regolari. Humana raccomanda in ogni caso di sentire il parere del medico per l’utilizzo.

Un bambino che dorme le ore necessarie è un bambino più sereno, che si relaziona meglio con gli altri e che ha migliori risultati scolastici. A volte anche bambini già grandi e autonomi in molte cose hanno ancora bisogno della nostra attenzione quando ci dicono "Mamma, non riesco a dormire".

 

 di Barbara Lamhita Motolese

 

In collaborazione con 

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Immagine principale: Little boy in bed on Shutterstock.com 

Barbara Lamhita Motolese

Amo l'innovazione in tutti i campi, e come mamma mi sono scoperta innovativa facendo scelte del passato!
Vivere la mia genitorialità ricercando la coerenza con il mio sentire e con il mio pensiero, mi ha portato a esperienze poco comuni e molto felici: il parto in casa, il co-sleeping, il babywearing, e l'homeschooling... per citarne alcune.
Sono un'appassionata custode della nascita e della genitorialità consapevole.
Ho dato vita a Lallafly.com e al suo blog GenitoriChannel.it per coniugare la mia passione dei temi genitoriali con quella per il web.

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