Pertanto la famiglia ricercherà nuovi equilibri: potrà essere sempre impegnata nel conflitto o viceversa essere intollerante verso ogni differenziazione.
Ricordo una madre sofferente perché la figlia adolescente non voleva più condividere con lei i suoi pensieri e i suoi accadimenti. La madre aveva un terribile bisogno di essere nutrita da quei racconti, perché la facevano sentire bene, perché la distraevano dalla propria vita. Sentendosi rifiutata iniziò a sbirciare sul diario della figlia ad origliare alla porta quando questa telefonava ad una sua amica. Questo atteggiamento della madre in realtà nascondeva una profonda depressione. Purtroppo la sofferenza genera altra sofferenza: la figlia vedendo la madre più apatica e più nervosa era divorata dal senso di colpa e dal desiderio di rinunciare alle sue uscite pur di ristabilire quella apparente quiete di allora.
Va da sé che questi legami non hanno soluzione e che il solo modo per uscirne fuori è per l’adulto confrontarsi con altri adulti e restituire lo spazio vitale per le “esercitazioni di volo” dell’adolescente.
Inoltre la fase adolescenziale dei figli spesso corrisponde ad una fase dei genitori molto delicata: la loro relazione è avanti negli anni, ci si sente “stanchi e mal ripagati” per gli sforzi finora fatti, per non parlare dell’avanzare dell’età...
Tutti i membri sono spinti all’esterno della famiglia da una forza centrifuga. Tutti presi da questa “febbre”: l’adolescente sembra aver risvegliato le passioni anche negli adulti e sono poche le coppie che si riscoprono tali; spesso questa ventata di passione non viene riscoperta ma cercata fuori la famiglia, portando a scivoloni affettivi che mal si tagliano ad una condizione di adulto.
Tutto è molto veloce e i genitori sentono che non hanno più presa sul figlio: destabilizzati per la difficoltà di comunicazione con il figlio adolescente, il sentirsi dire le bugie, il fatto che abbia dei segreti. Domande come : “dove va? Chi frequenta? Perché mi ha mentito?” Sono domande frequenti che si pongono senza avere risposte certe.
Andrà ricercato un nuovo modo di comunicare basandosi su schemi alternanti di uguaglianza e di differenziazione, senza far prevalere in modo assoluto uno dei due aspetti.
Dott.ssa Luisa Marchionni
Psicologa, Specialista in Psicodiagnostica, Docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Le aree di intervento sono rivolte prevalentemente all’infanzia e all’adolescenza, con riguardo al contesto familiare e alla riabilitazione psichiatrica.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.