CNV: la Comunicazione “non violenta”

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La comunicazione non violenta in famiglia.

Vorrei parlarvi della Comunicazione Nonviolenta (CNV) di Marshall Rosenberg, partendo da me e dalla mia esperienza. 

Mi sono avvicinata alla comunicazione “non violenta” molti anni fa, in quel periodo, a volte, mi succedeva di non essere soddisfatta di ciò che dicevo. Le mie parole, la forza e il peso che gli davo, mi portavano a sentire tensione, rabbia, frustrazione e disconnessione con me stessa e con l’altro…e soprattutto non mi portavano minimamente nella direzione in cui volevo andare.

Ho fatto conoscenza con la CNV 19 anni fa, durante un corso per genitori. Tornata a casa i miei figli, ancora piccini, mi donarono subito l’occasione per provare a metterla in pratica.

 

Mio fratello sta rovinando il mio paradiso!

Quando il mio bimbo di 4 anni disse al fratello di 2, che voleva giocare da solo, che non voleva che gli toccasse e spostasse tutti i giochi e che gli stava rovinando il suo paradiso...decisi di intervenire.

Prima però mi presi il tempo per comprendere meglio come stavo io in quel momento, riconobbi di essere agitata e toccata. Usualmente avrei “reagito” allo stimolo, portando le mie verità o convinzioni su come ci si debba comportare, avrei potuto dire frasi come:

  • “BISOGNA giocare insieme”
  • “È bello è importante condividere”
  • “I giochi sono per tutti”
    ...

 

Offrire Empatia senza giudizi

Invece in quella situazione presi un bel respiro e feci un primo, timido, tentativo nel dargli Empatia:

  • Io: ” Ci tieni molto ad avere un momento tutto per te, vorresti proprio sentirti libero di fare questo gioco, così come lo stai pensando e poterlo gustare pienamente come ti piace?’’
  • Mio figlio: ” Sì Mamma, Voglio stare nel mio paradiso!”
  • Io: ” Ok, allora saresti d’accordo se invitassi tuo fratello a fare qualcosa con me di là, in modo che tu possa viverti questo spazio in libertà?”

Mi rispose di sì e io trovai qualcosa di allettante da proporre al fratello, ghiacciolo alla menta e giochi d’acqua.

Ero riuscita ad accogliere, comprendere e riconoscergli, ciò che era vivo in lui, proprio in quel momento, al di là dei giudizi.

 

I risultati sorprendenti della CNV

Osservai che mi sentivo in pace, rilassata, soddisfatta e nella bellezza di ciò che era.
Ero riuscita a non dirgli cosa era giusto o sbagliato, come ci si deve comportare. Non avevo cercato di insegnargli, convincerlo, manipolarlo o condurlo. Modalità in cui ero super esperta.

Ero semplicemente stata lì con lui!!!

Quello che avevo contattato in me era grandioso e allo stesso tempo qualcosa di sorprendente avvenne anche per mio figlio.
Dopo 3 minuti, il ghiacciolo non era ancora finito, venne ad invitare il fratello per giocare insieme.
Gli dissi:” Ma scusa… e il tuo paradiso?”.
Lui rispose:” Chi se ne frega del paradiso, ho voglia di giocare con H.”

Giocarono tutto il pomeriggio in una sorta di armonia surreale… Non potevo crederci.

Cos’era successo? Di cosa mi parlava questa esperienza?
Camminai per 3 giorni ad un metro di altezza assaporando la scia di queste emozioni, “il sapore era così dolce, che desideravo assaggiarlo ancora” come dice il mio amico “Eduardo Montoya”.
Così iniziai il mio viaggio nella CNV che mi ha portato a diventare formatrice certificata di Comunicazione Empatica Nonviolenta.

 

di Luana De Falco

Luana De Falco

Studiosa e divulgatrice di Comunicazione Empatica/ NonViolenta
Mediatrice Relazionale

www.luanadefalco.it

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