Conto alla rovescia per l'arrivo di Cenerentola nei Cinema: giovedì 12 marzo 2015. Da non perdere! Oggi abbiamo incontrato Arisa, che canta la bellissima colonna sonora che chiude il film dal titolo: “Liberi”.
Arisa e la magia dei sogni che si realizzano
Fatemi spendere due parole su quest'artista, perché è stata per me una rivelazione e perché ha molto a che vedere con quanto scriverò su Cenerentola, la gentilezza e il coraggio.
Eravamo un gruppo di mamme sedute con lei in un salottino a fare chiacchiere e domande. Arisa ci ha messe subito a nostro agio sdrammatizzando l'incontro con delle battute di simpatia e abbiamo conosciuto una persona che con la sua aria da “testa tra le nuvole” cela in realtà una donna di grande profondità e intelligenza.
Alla domanda “qual è il segreto del successo” Arisa risponde dicendo che il segreto è l'amore per gli altri, solo quando sei capace di essere generosa e innamorata delle persone e degli esseri viventi puoi arrivare e questo ti dà il successo, quello vero, quello che ti rende appagata di ciò che sei e che hai.
Quando le chiediamo se ci racconta dei gesti di gentilezza che ha ricevuto o fatto risponde che non racconterà i suoi gesti di gentilezza, perché non le piace, ma che lei ha sempre ricevuto molto dalle persone: un giorno, prima del suo esordio, mentre lavava i capelli ad una cliente nel negozio di parrucchiera del centro di Milano dove era impiegata, racconta alla sua cliente che avrebbe fatto i provini come cantante per uno show della tv, la cliente le regala 100 euro. Racconta questo ed altri episodi di gentilezza con negli occhi lo stupore e la gioia di chi pensa “il mondo è un posto bello” e aggiunge “il mondo è pieno di Principi azzurri, sapete... è pieno di gente bella.”
Ci racconta che lei dipinge e ama scrivere, ma il suo hobby preferito è entrare nel suo mondo, un mondo parallelo, fatto di sogni, della realtà come la vorresti e come vuoi che diventi. Deve essere da lì che arriva quel suo essere "un po' fra le nuvole" e, sembrerà strano, ma avendola conosciuta, mi pare che sia proprio da lì che trae una grande determinazione e la capacità di affrontare le cose avendo chiaro in testa cosa vuole.
Quando le chiedo come si vede fra 10 anni, mi dice che vorrebbe essere felice, felice di sè, una brava madre e, con tanti soldi, che non guasta. E mi pare importante anche questo: si capisce che è una persona ricca di valori e mi piace questo riferimento al denaro che, lo sappiamo tutti, se non hai altro non serve a molto, ma se hai una vita felice, è un bel "di più"!
Arisa sembra avere molte cose in comune con la Cenerentola Disney. E' una sognatrice, e ci tiene a ricordarci di aiutare i bambini a credere nei sogni. Le chiediamo “Arisa, quando eri piccola, avresti mai pensato di arrivare dove sei ora?”, lei ci guarda negli occhi con intensità e dice “SI!, io avevo immaginato tutto”.
E' cresciuta in campagna, pascolando i tacchini, ci dice sorridendo, in un ambiente protetto dal bombardamento delle notizie, circondata dalla natura. Questo l'ha aiutata a crescere con i piedi per terra, ma credendo in se stessa, nei propri sogni, nell'idea che ciò che desideri puoi averlo. Ci tiene molto a lasciarci con il messaggio di proteggere i bambini dal brutto e dalla sgradevolezza, e di coltivare in loro il senso della magia, perchè i sogni possono davvero diventare realtà.
La lasciamo con la sensazione di aver raccolto delle belle lezioni di vita e anche con la sensazione che lei è un po' una Cenerentola dei giorni nostri: una persona coraggiosa, gentile e che può ottenere tutto ciò che i sogni le suggeriscono.
La gentilezza e coraggio
Il film è da vedere (leggete la mia recensione su Cenerentola 2015) e Cenerentola ne esce come un super eroe che ha come poteri magici: gentilezza e coraggio.
Un messaggio bello, ma soprattutto attuale: mai come oggi la vita che viviamo ci spinge a riflettere su valori nuovi che dovrebbero prendere il sopravvento e traghettarci verso un'epoca di rinnovamento.
Da ragazzina, quando studiavo le varie epoche storiche e le loro caratterizzazioni, mi chiedevo quale sarebbe stata quella del periodo che viviamo. Che bello sarebbe se il nostro fosse un tempo di Rinascimento, non tanto delle arti e delle scienze, come nel 1500, ma dello spirito, dell'affettività, dei valori di condivisione, accoglienza, empatia, coraggio di essere e di scoprire se stessi, il tempo della Gentilezza...
La Cenerentola Disney del 2015 è un'eroina davvero moderna, perché incarna questo spirito.
Una delle ragioni che mi ha vista entusiasta del film sono i tanti spunti di riflessione positiva che mi ha lasciato come genitore.
Come sappiamo la morte della mamma di Cenerentola è ciò da cui si dipana la trama della storia. Il tema della morte è un passaggio delicato da affrontare in un film fatto anche per i bambini. Nel film la famiglia lo affronta in un modo che non nasconde, ma che anzi sottolinea il “passaggio”, l'opportunità di lasciare un'eredità spirituale e valoriale. Così, negli ultimi istanti la mamma di Ella (diverrà Cenerentola dopo, la storia la conosciamo tutti) la lascia con queste parole: “Ricorda: vivi la vita con coraggio sempre e sii gentile. Coraggio e gentilezza possono fare magie”. Questi sono i superpoteri che la mamma consegna alla figlia in un momento in cui rimarranno scolpiti nel cuore di Ella.
Il Coraggio
Coraggio è una parola che deriva dal latino “cor” cioè cuore. Oggi la parola è sinonimo di eroismo, ma in una delle sue prime forme coraggio significava “dire quello che si pensa e rivelare ciò che si ha nel cuore”* io la trovo una definizione davvero attuale: essere se stessi, dire ciò che si pensa e agire secondo il proprio cuore, anziché seguire ciò che sembra imposto da convenzioni o dal pensiero più diffuso, o ciò che ci tiene al sicuro è da coraggiosi.
Ci vuole coraggio a proteggere chi si ama o ad agire secondo le proprie convinzioni e non secondo la paura.
“Se una cosa non è giusta, non si può continuare a farla solo perché si è sempre fatto così” dice Cenerentola, il cui coraggio è una forma di eroismo che può ispirarci, proprio perché è legato al suo modo di affrontare le sfide che ogni giorno la quotidianità ci propone.
Quando pensiamo ai nostri figli e all'importanza di instillare in loro il coraggio, dobbiamo pensare proprio a questo: insegnare loro che, interrogare il loro cuore e fare ciò che questo detta loro, anche quando è qualcosa che non li renderà popolari, significa essere coraggiosi. Dire “ho paura” in molte circostanze è una cosa da persone coraggiose. Guardare al lato positivo delle cose è coraggioso. Stare dalla parte di chi è più debole è coraggioso.
La gentilezza è un grande alleato del coraggio.
La gentilezza
Sulla gentilezza sono andata in crisi...
Nel film di Cenerentola, visto con le mie figlie, questo è l'altro valore che emerge forte, un vero superpotere.
Sono fermamente convinta che sia un valore straordinario da trasmettere ai miei figli.
La gentilezza è il sorriso per tutti, è dire le cose in un modo in cui il messaggio passi insieme ad una carezza.
Io sono andata in crisi perché so di non essere la madre, la compagna, l'amica gentile che desidero essere. Non fraintendetemi, non sono una megera, ma più che gentile mi definirei... spartana.
Quando dico le cose tendo ad essere direttiva ed efficace (l'intento è l'efficacia eh... poi il risultato è un'altra cosa), a volte tagliente. Insomma, quando ribadivo il concetto del coraggio e della gentilezza a mia figlia di 6 anni, mi son beccata un bel “Mamma, tu dovresti essere più gentile”...”Hai ragione Giada Lien! ...tu non fare come mamma, fai come nonna Felicita”.
La gentilezza per Cenerentola rappresenterà la svolta della vita, e per me?
Da quando ho visto il film questo tema della gentilezza non mi ha abbandonato è un aspetto della mia vita su cui sto cercando di lavorare e non solo perché so che porterà grandi benefici a me, ma perché voglio davvero lasciare un superpotere ai miei figli e i figli, si sa, imparano da noi.
di Barbara Siliquini
in collaborazione con Disney
*definizione tratta da “I doni dell'imperfezione” di Brené Brown