Lettera di una mamma a suo figlio
“Non è facile”
Caro il mio erede,
non è facile.
Cosa?! Dirai tu: niente, niente è facile e quello che lo è si dimentica troppo in fretta.
E' vero, lo ammetto: ho avuto delle aspettative su di te fin dal principio, fin da quando eri solo un girino e adesso che combatti col corsivo, le tabelline e i calzoncini da basket troppo lunghi devo iniziare a farci i conti.
A volte penso – sentendomi subito in colpa – che ti avrei voluto forte e già “scafato”, un po' “mariuolo”e birbante quel tanto che basta per difendersi ed accattivarsi la simpatia della gente.
Ti avrei voluto vedere testardo, sicuro, anche un po' disobbediente: avrei barattato volentieri qualche buona arrabbiatura per il piacere di vederti reagire sempre.
Ti volevo come io non sono, ti volevo immune al mondo che stai affrontando.
Invece mi assomigli e più di tutto assomigli a te stesso: le idee chiare, ma anche tante titubanze; paure che a volte mi sembrano incomprensibili, sopra a tutte la paura di sbagliare e di provare cose nuove.
Sensibile ed emotivo, la testa e il cuore coperti di antenne che ti mettono in contatto profondo con la vita, motivo di sofferenze e frustrazioni e, allo stesso modo, di scoppi di risate spontanee, di slanci d'amore e di creatività illimitata. Sogni e inventi storie, non ami il buio, adori gli animali, costruisci con le mani e ancora meglio con la testa.
Non ti piacciono i violenti, se ti provocano stai “calmo e buono”, come dici tu stesso.
Quello che è difficile più di tutto per la tua mamma, amore mio, l'ho scoperto proprio ora che cresci: non è farsi rispettare, ma rispettare te, osservarti da lontano per conoscerti davvero, senza poter intercedere, intervenire, proteggerti. Senza pensare: “Però se fosse...”
E' quando ridi che tutto diventa facile, è quando ridi che vedo solo quello che conta: l'origine di tutto, il desiderio di essere mamma, di essere la tua mamma.
Porterò rispetto a te e a quel desiderio, questo te lo prometto.
Sarà difficile
lasciarti al mondo
e tenere un pezzetto per me
e nel bel mezzo del
tuo girotondo
non poterti proteggere
sarà difficile
ma sarà fin troppo semplice
mentre tu ti giri
e continui a ridere
A modo tuo
andrai
a modo tuo
camminerai e cadrai, ti alzerai
sempre a modo tuo ...
di Monia Scarpelli,
autrice di “Mani di vaniglia: nascita di una mamma in 40 settimane”
www.moniascarpelli.it
immagine: Afghanistan Matters su Flikr