Il perineo in gravidanza e parto: esercizi e significati

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Il pavimento pelvico è la parte del nostro corpo più sconosciuta.
È un insieme di muscoli, fasce e legamenti che chiudono in basso lo spazio addominale e contengono i visceri al suo interno: vescica,utero,intestino.


È il pavimento del nostro corpo: senza di lui tutto cadrebbe, non per niente è sede del primo chackra, quello della radice (Muladhara).
Ma è anche sede dell’inconscio e dell’istinto, luogo di integrità e identità, ed è legato alle principali funzioni neurovegetative: sessualità, riproduzione, evacuazione, respirazione.

Questi muscoli, come tutti, hanno bisogno di attenzione e cura per mantenere la loro elasticità. La mancanza di coscienza ci rende difficile prendercene cura e con il tempo possono insorgere disturbi come incontinenza, prolassi, in seguito a gravidanza, parto o menopausa, cistiti, o dolore pelvico.
La presa di coscienza, insieme ad un percorso di rieducazione ed allenamento mirati, permettono una prevenzione efficace e duratura di molti disturbi femminili.
Inoltre la conoscenza ed il rapporto con essi possono anche essere la chiave per comprendere molti aspetti delle proprie emozioni profonde, e la gravidanza è spesso una buona occasione per inziare questo percorso.

Significati

Il muscolo perineale durante i 9 mesi della gravidanza contiene, tiene chiuso il corpo per portare a compimento la maturazione del bambino fino alla nascita.
Allo stesso tempo però, durante il parto, in ambiente intimo e protetto, si lascia distendere e acconsente ad aprirsi affinchè il bambino possa entrare nella vita terrena. Ha la doppia funzione di contenere e lasciar uscire. Perineo e vagina sono la porta di accesso alla donna, ma anche la porta d’entrata nel mondo per l’essere umano.

Dunque nel prendersi cura del perineo durante la gestazione è bene ricordare che il suo diventare via via più cedevole in vista del parto è normale, ed è l'effetto degli ormoni della gravidanza; anzi, è auspicabile. Quindi non bisogna lavorare per ottenere un eccessivo tono, ma concentrarsi maggiormente sul rilassamento e l’apertura. Comuni  disturbi come piccole fuoriuscite di urina durante uno starnuto sono perfettamente normali, soprattutto negli ultimi mesi, e non completamente evitabili, anche se possono risultare fastidiosi.

Esercizi

Ma veniamo a cosa si può fare.
Prendersi del tempo per sé e per la pancia facendo una o più di una di queste attività, magari con l'accompagnamento di una musica rilassante ed in un contesto di pace, è anche un'occasione di ricarica e di connessione: con il bambino, con sé stesse, con la femminilità.

Riconoscere il perineo: l'ascensore

Un modo semplice per riconoscere gli strati muscolari più profondi è quello di immaginare di avere dentro un ascensore che parte dal piano terra e può salire per cinque piani. Fai salire l’ascesore piano per piano. Fermati a ogni piano e osserva ciò che percepisci. Dal primo al secondo, senti la pressione, dal secondo al terzo, respira, e dal terzo al quarto, nota la pressione sulla vescica. Non tirare su le spalle e arriva al quinto piano, poi scendi lentamente, dal quarto al terzo, dal terzo al secondo, dal secondo al piano terra. L’ascensore può anche scendere al sottosuolo. Spingi ora il perineo verso il basso. Questo è il movimento che fai in travaglio o per spingere fuori il bambino.      
(descrizione da un articolo di Sheila Kitzinger, Episiotomy and second stage of labour, Penny Press,1991)

Massaggio del perineo

Il massaggio può aiutare a rilassare, a prendere confidenza, a rendere il perineo elastico e ridurre al minimo le lacerazioni durante la fase espulsiva.
Il momento migliore per iniziare è nel terzo trimestre.
La posizione può essere in accovacciamento o sul water, il tocco è personale a seconda di come ogni donna percepisce il suo corpo, ma senza paura, liberandosi dai preconcetti culturali secondo cui toccarsi è associato solo all’atto sessuale. Si può usare il pollice o l’indice introducendo una falange in vagina, ci si può aiutare con olio di mandorla, iperico, germe di grano puri, che sono emollienti e nutrienti.
Si inizia disegnando una U dalle ore 15 alle 21, poi si possono esercitare piccole pressioni con pollice e indice verso il basso, infine un movimento a spirale con piccoli cerchi.
Se è presente una cicatrice da episiotomia può essere utile toccarla e prendere confidenza con essa.

Lavoro corporeo e respirazione

Prima proposta:
Seduta, con un cuscino o asciugamano arrotolato sistemato tra i due ischi, pube e coccige.
Resta con il perineo a contatto e fai qualche respiro mantenendo lì l’attenzione. Forse scoprirai che il tuo perineo respira. Esso infatti si chiama anche diaframma pelvico ed è in connessione con gli altri diaframmi del corpo: diaframma respiratorio, lingua, palato.
Osserva le differenti sensazioni tra inspirazione ed espirazione, dall’esterno e dall’interno. Prova a contrarre leggermente e senti cosa succede al respiro. Cerca il contatto degli orifizi con l’asciugamano e immagina le distanza tra un orifizio e l’altro.
Togli il cuscino e osserva le sensazioni.

Seconda proposta:
Siediti comoda, ischi appoggiati a terra, come le radici del tuo bacino che entrano nella terra. Prova a fare un piccolo bilanciamento, spingi in avanti il bacino per appoggiare la vagina a terra poi indietro per appoggiare l’ano; ripeti più volte come un basculamento. Ritorna al centro.
Ora immagina il tuo muscolo pubo coccigeo a forma di 8, prova a chiuderlo dal margine inf dell’osso pubico fino al coccige, come una barchetta, più volte senza forza.
Ora contrai il bulbo cavernoso, muscolo sotto grandi labbra, che porta la sensibilità all’interno della vagina come due petali di fiore che si aprono e si chiudono, come una valva all’interno della sua conchiglia. Contrai il punto tra le sopracciglia e vedi se il perineo ha più forza. Porta l’attenzione allo sfintere anale, contrai e rilascia con delicatezza più volte. Contraendo puoi pronunciare RRR.

Esercizi di yoga


Sono molte le asanas che lavorano sul pavimento pelvico dolcemente, aiutando il tono ed il rilassamento.
Come la farfalla, che potete vedere in questo video, o la scimmia, che trovate spiegata in quest'altro. Utilissimo anche il gatto.

 Visualizzazioni e vocalizzazioni

Un’immagine utile ad evocare l'apertura è  quella di un fiore di loto che si dischiude: sdraiata con le gambe piegate o a rana, occhi chiusi, inspiro profondamente e all’espiro immagino che i petali del fiore lentamente si schiudano, immagino che il respiro passi attraverso il pavimento pelvico e fluisca lungo tutto il corpo, quando respiro di nuovo i petali si chiudono e all’espiro di nuovo li lascio aprire.

Le vocalizzazioni: in posizione sdraiata con le gambe a rana oppure sedute nella posizione del mezzo loto, inspiro profondamente e all’espiro provo a pronunciare una lunga AAAA immaginando che risuoni nella gola e scenda fino alla pancia e al bacino, infine passi attraverso il pavimento pelvico e crei una sensazione di apertura ed espansione. Si potrà sentire il rilascio dello sfintere dell’ano e anche la vagina si rilassa.  Ripetere più volte e infine respirare normalmente e rimanere in ascolto. 

Durante il parto

Le due visualizzazioni appena descritte sono molto utili durante il travaglio di parto per favorire la dilatazione e anche durante le spinte (infatti  non è utile chiudere la glottide e spingere in apnea ma utilizzare l’espirazione e la vocalizzazione). Permette di scaricare le tensioni e favorisce l’apertura verso il basso, permettendo inoltre una distensione del perineo più graduale e meno traumatica.

Tuttavia è bene ricordare che perché il perineo adempia perfettamente alle sue funzioni durante il parto, non è sufficiente il lavoro preventivo, ma bisogna rispettare la sua fisiologia e le emozioni correlate. Risulta dunque molto importante l'ambiente e le sensazioni della donna.
Esso infatti sensibile ai segnali di pericolo contro i quali si pone in difesa e si contrae, provate a ricordare una situazione di paura ed osservare la reazione del vostro perineo... I suoi recettori registrano l’esperienza vissuta, di gioia, dolore, piacere, inibizione e abbandono. Provate al contrario a pensare ad un bacio appassionato ed osservate la reazione inversa.

Ecco perché sono importanti i seguenti fattori:

•    Essere protette da persone vicine, conservare un ambiente intimo;
•    Aspettare di sentire spingere spontaneamente (il riflesso di eiezione del feto) e rifiutarsi di farlo a comando;
•    Favorire le posizioni favorevoli all'espulsione, soprattutto richiedere che venga rispettato il bisogno di mettersi nella posizione desiderata in quel momento;
•    Partecipare attivamente nel verificare la progressione del bambino;
•    Lasciarsi toccare meno possibile;
•    Rifiutarsi di subire l’episiotomia.

 

di Ostetrica Teresa-Lin Simonazzi De Lorenzo
LiberamenteMamma Genova e Savona

www.corsipreparto.com/genova-e-savona.aspx
www.ostetricadicasa.blogspot.it

La prossima settimana torneremo a parlare del perineo, affrontando invece il delicato periodo del post-parto.

 Immagine: ballookey su flickr

Caterina

mamma di due, architetto, redattore, appassionata di genitorialità naturale, ambiente e dintorni

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Commenti  

teresa lin
# teresa lin 2013-05-15 19:41
Fatemi sapere se fate gli esercizi come vi trovate!
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