Gli interventi sono di vari tipi: si va dalla riduzione delle piccole o grandi labbra fino all’imenoplastica, per ricostruire la verginità.
Le motivazioni che spingono a chiedere interventi di questo tipo sono, soprattutto per le donne, diverse.
Quella più comune attinge ovviamente ad esigenze estetiche, come il desiderio di mantenere in forma anche la parte del corpo più celata, magari dopo una gravidanza un po’ difficile, ma sempre più spesso all’origine emergono fattori psicologici: l’insicurezza e la non accettazione del proprio corpo oppure il desiderio di ritrovare la tonicità perduta per vivere serenamente la propria sessualità. La scelta di un “ritocco intimo” può muovere anche da esigenze fisiche, legate nella maggior parte dei casi da difetti congeniti.
«Sono molte le cinquantenni che, avendo avuto più parti naturali, vogliono ringiovanire le parti intime per dar loro più corpo – fa notare Borriello -. Mi è capitato anche di operare delle ragazze con grandi labbra troppo sviluppate, un difetto che le faceva molto soffrire psicologicamente. Molto più rara la richiesta dell’imenoplastica»."
Quanta superficialità... da un convegno sulla "medicina" chirurgiga mi sarei aspettata qualcosa di meglio.
1. Siamo ai soliti luoghi comuni: il parto rovina la passera! Al pene se si allunga e si accorcia nelle sue funzioni fisiologiche non succede nulla, ma un parto naturale risulta disastroso per la vagina (la variazione delle misure è del tutto analoga a quella del pene in erezione, solo in orizzontale anzichè in verticale!)...
Mi dà già ai nervi che un medico faccia tutto un calderone dei danni estetici di un parto naturale e quelli di un parto vaginale. Un parto naturale non lascia nessuna spiacevole cicatrice o bruttura, salvo nelle famose rare eccezioni che confermano la regola. Ma un parto vaginale, fortemente medicalizzato ed operativo è tutt'altro paio di maniche.
I genitali a fronte del parto subiscono delle spiacevoli variazioni solo a causa di pessimi e nocivi interventi, nella maggior parte dei casi inopportuni, dei sanitari. Come confermano i dati allarmanti su pratiche come l'episiotomia, mutilazione dei genitali femminili praticata di routine in Europa alle partorienti (il taglio dei genitali al parto, pratica dannosa e inutile quando praticata di routine come nella maggior parte di ospedali in italia) e la manovra di kristeller (le spinte sulla pancia per "aiutare" l'espulsione del feto, pratica addirittura fuori legge in UK).
E comunque non è tanto l'aspetto estetico ad esserne compromesso, quanto la funzionalità di muscoli, tendini e cartilagini che spesso rischiano lesioni gravi e permanenti.
2. Ho sempre aspettative troppo alte... ma leggendo l'articolo che raccontava come il convegno avesse dedicato un’intera sessione alla chirurgia ricostruttiva ed estetica dei genitali, ultima frontiera in questo campo, più che il racconto di giovani donne che soffrono per la forma delle loro grandi labbra, mi aspettavo qualche parola sull'infibulazione. L'infibulazione è la mutilazione dei genitali femminili molto praticata nelle comunità africane e arabe (130 milioni di donne secondo l'OMS), anche in Europa, nonostante la pratica sia fuorilegge qui quanto in molte nazioni africane. Essa prevede l'asportazione di clitoride e labbra, e la sutura dei lembi che rimangono per chiudere la vulva lasciando un foro per l'uscita di urina e sangue mestruale...
Ecco dove la chirurgia estetica delle zone intime dovrebbe davvero interrogarsi e fornire risposte.
Negli altri casi, come spesso accade, si utilizza la chirurgia estetica quando sarebbe più opportuno fare un bel percorso dall'analista!
di Barbara Siliquini
Commenti
grazie del commento. L'articolo non voleva essere moralista, l'indignazione mia è soprattutto legata al fatto che si dice che il parto distrugge l'organo genitale femminile. La verità è che è il parto MALE ASSISTITO a generare tali dolorosi e difficili problemi.
Un parto naturale assistito adeguatamente: rispetto dei tempi, della fisiologia, aiuto della donna nelle posizioni, nel crare un ambiente sereno che le permetta di aprirsi con gradualità e serenità, l'utilizzo di tecniche per agevolare l'apertura del canale e la nascita del bambini, non danno adito ai problema gravissimi che invece sono determinati da manovra mediche scorrette, ma purtroppo diffusissime, che distruggono la vulva e la vagina.
Poi ben venga la chirurgia estetica o medica che rimette a posto questi problemi, ma mi irrita il fatto che il parto, e non la cattiva assistenza, viene additato come la causa.
Noi donne in sala parto subiamo degli abusi e delle violenze che ormai sono diventate talmente la norma, che non siamo neanche in grado di riconoscerle come delle violenze.
Arriviamo ad invocare il parto cesareo perché ci fanno vivere il parto vaginale come un autentico incubo, tra l'altro pericoloso per la nostra salute ed integrità. Il parto secondo fisiologia e natura non è così (certo, con le rare eccezioni che confermano la regola).
Hai tutta la nostra empatia e il sostegno.
Troppo spesso in sala parto noi donne subiamo vere e proprie violenze ostetriche ed esse hanno un impatto tremendo sulla vita nostra e delle nostre famiglie e rimangono impunite. Ci sono Paesi in cui la violenza ostetrica è un fatto penale riconosciuto dalla legge.
Hai ragione a non tacere, ci sono associazioni a cui rivolgerti per capire se possono aiutarti. Condividi la tua storia con Human Rights in ChildBirth: humanrightsinchildbirth.org/.. ./...
La tua frase "I ginecologi hanno tentato di convincermi che erano "alterazioni" che le altre donne acettavano..." fa rabbrividire...
grazie del tuo messaggio,
in bocca al lupo
bs
Io ho partorito 3 figli e posso dirti che il parto, se non è un'esperienza traumatica come purtroppo spesso avviene, è un'iniziazione sessuale per la donna. Il rapporto sessuale dopo l'esperienza del parto è ancora più intenso.
D'altra parte la vagina non è un organo "usa e getta", così come il pene è previsto che si allunghi e indurisca per l'atto sessuale anche più volte in un giorno/settiman a/mese e può continuare a farlo senza "sciuparsi" per anni, la vagina è pensata per partorire anche oltre 15 volte senza modificare la sua capacità di assolvere alla sua funzione: accogliere il pene nell'atto sessuale, generare l'orgasmo per ottenere l'inseminazione dell'ovulo, far transitare il bebè.
Dunque se a seguito del parto la vagina si "sciupa" è perché il parto è stato "violato", ciò assistito in modo incompetente.