Il sonno con la mamma rende i bimbi più intelligenti (video)

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Vi riportiamo l’intervista al Professor Susan Ludington, phd in Pediatric Nursing negli USA, un’autorità sul tema della marsupioterapia (kangaroo therapy o KT) dei neonati prematuri e degli effetti del sonno sui neonati. Le cose di cui ci parla in questa intervista suffragano scientificamente che il contatto di pelle mamma bambino, favorendo cicli di sonno adeguati, consentono uno sviluppo migliore e accelerato del cervello.

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Tenere i bimbi a contatto di pelle stimola la loro autostima

Nei primi 3 anni di vita di un bambino il sistema neurologico è estremamente flessibile e in continua trasformazione.

 

Tutti i messaggi che arrivano al bebè sono di tipo sensoriale, il tipo di messaggi che il cervello del bambino è più in grado di elaborare, perché sono analoghi a quelli della vita intrauterina: sentirsi contenuto, i suoni, il movimento, il calore, etc..

Vi sono 5 aree cerebrali specifiche dove si codificano le esperienze sensoriali del bebè.

Ciò che desideriamo è che il bebè riceva certi stimoli quanto prima, perché il 75% del suo cervello si sviluppa nei primi 3 anni di vita. Questi stimoli sono dunque dello stesso tipo di quelli che riceve in utero. E’ per questa ragione che l’utilizzo della marsupio-terapia (portare i bambini a contatto di pelle, fasciati al petto della mamma) contribuisce ad incrementare la complessità del cervello e la sua maturazione.

 

Maggiore sviluppo cerebrale se i bimbi dormono a contatto con la mamma

In particolare, l’area cerebrale che si sviluppa maggiormente con l’utilizzo della marsupio terapia (l’utilizzo delle fasce portabebè, ma con il contatto pelle a pelle mamma-neonato) è l’area limbica. Questa è l’area nella quale risiedono l’autostima, la capacità di sentirsi amati, le facoltà emotive, etc, che sono stimolate al meglio da esperienze tattili piacevoli (Ollauson et al., 2003).

Quindi il contatto pelle a pelle mamma-bambino è, dopo l’allattamento al seno, il primo processo di influenza neurobiologica di sviluppo cerebrale.

La marsupio terapia espleta questo importante effetto in particolare attraverso il sonno che è un processo fondamentale di sviluppo.

Il sonno ha un andamento ciclico: alterna fasi di sonno “attivo” (rem), in cui sogna, a fasi di sonno profondo (non rem). Questi cicli nel bambino dovrebbero avere un preciso andamento.

Quando un bambino entra nella fase di sonno profondo e questa fase ha una buona durata, allora il bambino procede in una fase di sonno attivo nel quale assorbe e metabolizza, a livello cerebrale, le esperienze fatte durante la veglia. Ma questo processo di apprendimento può aver luogo solo quando vi è una buona fase di sonno attivo, e questa è possibile solo se nel sonno vi è una predominanza di sonno profondo.

Nell’utero un bebè di 32 settimane dorme 20-22 ore al giorno e le sue fasi di sonno profondo durano all’incirca 40’, i bambini che sono in incubatrice dormono un numero di ore di molto inferiore, e i loro cicli di sonno profondo (individuabili con un elettroencefalogramma) risultano di circa 10” alla volta. I bambini in marsupio terapia presentano cicli di sonno profondo di 20-23’.

Un buon ciclo di sonno richiede un sonno continuativo di almeno 1 ora. Poiché sappiamo che la marsupio terapia favorisce enormemente il sonno (tutti sanno che un neonato in fascia sprofonda nel sonno per ore), la marsupio terapia per i prematuri dovrebbe prevedere che il contatto duri almeno un ciclo completo di sonno (1 ora).

Se la marsupio terapia viene fatta per periodi più brevi, osserviamo comunque un miglioramento a livello di funzioni vitali, riduzione dello stress e miglioramento del sistema immunitario, ma non arriva ad espletare i suoi effetti sulla maturazione del cervello.

Inoltre durante la marsupio terapia il bebè è stimolato come nell’utero (contenimento, calore, movimento, rumori, etc.) stimoli preziosi per la sua crescita proprio perché quelli che il suo cervello richiede in questa fase.

 

Marsupio terapia e sonno: effetti sui prematuri

Gli effetti del sonno sullo sviluppo e quindi della marsupio terapia (che favorisce il sonno corretto) sono particolarmente visibili sui prematuri, per i quali i progressi spesso risultano vitali. Si osserva che l’incubatrice genera un ritmo di sonno cosiddetto “indeterminato”, ovvero dove il ritmo rem/non rem non è adeguato, i cicli sono molto più brevi ed erratici. Gli studi condotti ad oggi mostrano che lo sviluppo cerebrale di neonati prematuri portati in marsupio terapia può risultare accelerato di 3-4 settimane rispetto a bambini tenuti solo in incubatrice.

Il miglioramento dell’interazione delle aree cerebrali che si riscontra grazie al sonno in marsupio terapia ha un effetto diretto sul miglioramento dei parametri vitali: riduzione delle apnee, stabilità di temperatura e respiro, migliori output cardiaci, migliore irrorazione dei reni, riduzione dell’ipoglicemia. La marsupio terapia più precoce è stata attivata entro 24 ore dalla nascita per un neonato prematuro nato di 24 settimane.

Ecco queste cose raccontate direttamente dal Prof. Susan Ludington

 

Qui la presentazione con dati scientifici di Susan M. Ludington

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a cura di Barbara Siliquini

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