L'inserimento "facile" all'asilo

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Le "prassi" sono sempre negative, soprattutto quando si parla di bambini, che sono individui tutti diversi tra loro. Abbiamo raccontato un inizio difficile di asilo a causa della "prassi" di allontanare subito i genitori, questa invece è una storia inversa, la difficoltà viene dalla "prassi" di obbligare i genitori a rimanere a scuola. Ma allora non siamo mai contenti? No, la verità è che vogliamo una "prassi" individuale che si adatti a difficoltà differenti come differenti sono le esigenze di ciascun bambino.

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Uno stillicidio. Questa è stata la mia sensazione durante l’inserimento alla scuola materna di mia figlia.

Alla riunione preliminare la direttrice era stata chiara: 5 giorni di presenza di uno dei genitori, entrata posticipata e uscita anticipata. A mia precisa domanda sull’eventualità di uno “sconto” per i bambini che avessero dimostrato di non avere problemi ad adattarsi alla nuova realtà, la risposta era stata secca: “No, questa è la prassi.”

E così, usufruendo dell’ultima settimana di maternità, mi sono presentata con la mia bambina alle 10 del giorno stabilito. Entrambe emozionate, ma nulla di più. Mi sono resa conto dopo pochi minuti che la mia presenza metteva Sofia in soggezione e non rendeva i suoi approcci con gli altri bambini naturali. Dal canto loro, alcune bimbe si erano avvicinate a lei, ma erano intimorite dalla presenza di un adulto che non fosse la loro maestra.

La tiritera è andata avanti anche nei giorni successivi. Io impacciata in un angolo e mia figlia altrettanto inibita accanto a me. A casa i suoi racconti sulla scuola materna erano entusiastici, ma non superava quell’empasse. Finché, finalmente, il quarto giorno mi è stato dato il via libera: Sofia poteva rimanere 2 ore da sola. E da quel momento la sua timidezza è svanita e lei ha trovato i suoi nuovi punti di riferimento, le sue nuove amiche e quello spazio sconosciuto le è diventato amichevole.

Perché ho raccontato questo episodio? Perché credo che l’inserimento vissuto come “prassi” non sia una buona soluzione, perché credo che i bambini siano diversi tra loro, perché credo che la scuola dovrebbe offrire ad ogni bambino una “prassi” diversa, adatta alle sue esigenze e ai suoi tempi.

 

di Cristiana Calilli
www.centopercentomamma.it

 

immagine presa dal I circolo didattico Verbania

Cristiana Calilli

Blogger ed esperta di social media, creatrice di www.Centopercentomamma.it, innamorata della vita, del marito Andrea, delle sue figlie Sofia e Cecilia, entusiasta per natura, ottimista fino al midollo e testarda come un mulo.

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