A dicembre 2014 sono state emesse dal NICE, le linee guida dal titolo “Cure Intraparto: come prendersi cura delle donne in salute e dei loro bebè durante il parto”.
Uno tra i più accreditati organismi europei che si occupa di salute pubblica afferma che i professionisti sanitari dovrebbero suggerire il parto in casa maternità o in casa come il modo più sicuro di nascere per mamma e bambino. Un documento che tutti i professionisti dovrebbero conoscere ed applicare.
Cosa sono le linee guida e chi è il NICE
Sapete cosa sono le “Linee Guida” in campo medico? Sono il più importante punto di riferimento per chi si occupa di salute. Si tratta di documenti che vengono redatti dall'organismo più autorevole di un Paese su cosa fare nel caso di una patologia, o di un evento che richiede l'intervento di operatori sanitari.
In Italia le Linee Guida sono emanate dall'Istituto Superiore di Sanità, in Inghilterra dal NICE (Nationale Institute for Health and Care Excellence), anche l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) le emana.
Questi organismi periodicamente si occupano di redigere linee guida su temi legati alla salute che rivestono importanza per la salute nazionale.
Le linee guida indicano il modo in cui gli operatori sanitari dovrebbero comportarsi su certi temi e perché. Contengono quindi delle "Raccomandazioni" su cosa è meglio fare, basate su evidenze scientifiche.
In questa intervista, raccolta in occasione dell'emanazione delle linee guida sul cesareo da parte dell'Istituto Superiore di Sanità, Serena Donati spiega cosa sono e come vengono redatte le linee guida dell'ISS
Perché le linee guida sono affidabili e importanti
Perché sono così importanti e autorevoli le linee guida?
Per il modo rigoroso e scientifico in cui vengono prodotte.
Viene coinvolto un panel multi disciplinare (es: ginecologi, ostetriche, neonatologi, pediatri, psicologi, medici di base, specialisti in medicina legale, ricercatori, ostetriche, donne attive sul tema della nascita...) che si riunisce periodicamente.
La prima cosa che fa è stabilire su cosa si vuole arrivare a capire qual è la cosa migliore da raccomandare, ad esempio, nella linea guida sul parto appena uscita, il primo capitolo riguarda “il luogo del parto”, quindi si raccolgono tutti gli studi e la documentazione scientifica mondiale più aggiornata su quel tema. Poi si stabilisce quali studi sono validi (cioè sono stati condotti in modo rigoroso, dal punto di vista scientifico) e quali no. Infine guardando agli studi e all'esperienza dei partecipanti al panel, si scrive la linea guida.
Una volta redatta questa stesura, le linee guida vengono rese pubbliche, perché tutti i professionisti che non hanno partecipato, e tutti coloro che vogliono dire la loro, facciano osservazioni su quanto scritto. Queste osservazioni verranno valutate e potranno modificare alcuni aspetti della linea guida.
Dopo questo iter la linea guida è emanata.
Gli operatori sanitari che si occupano di quel tema (in questo caso di nascita) dovrebbero conoscerle, studiarle e riferirsi ad esse... purtroppo non sempre questo accade, perché non sempre i professionisti sono aggiornati. Ma le linee guida sono pubbliche e a disposizione anche di chi vuole conoscerle per la propria salute.
Cosa dice sul Parto in casa il NICE, istituto nazionale britannico per l'eccellenza nella cura della salute.
Il primo capitolo delle raccomandazioni del NICE uscite un mese fa sul parto riguarda “i luoghi del parto”, sotto vi riportiamo la traduzione, ma ecco una sintesi.
1. Le raccomandazioni contenute in questa linea guida su "Le cure intra parto" riguardano le donne "a basso rischio di complicazioni", ovvero donne in buona salute, con una gravidanza senza particolari problemi.
2. Il primo punto delle raccomandazioni riguarda i "Luoghi del parto" e individua 4 possibili luoghi che cita proprio in questo ordine: la casa, la casa maternità (cioè un centro gestito da sole ostetriche, in Italia cominciano a nascere, ve ne sono diverse in Lombardia, ma anche in altre regioni), un centro gestito da sole ostetriche ma collegato ad un ospedale (in Italia mi viene in mente solo la casa del parto acqualuce di ostia) , un'unità di ostetricia di un ospedale o clinica.
3. la prima raccomandazione dice: spiegare alle donne in gravidanza che il parto generalmente è un evento molto sicuro sia per la donna che per il suo bambino.
4. le linee guida quindi esordiscono dicendo: consigliare le donne gravide che hanno già figli che il parto in casa e il parto in casa maternità sono la scelta ideale per loro, perché dalle evidenze scientifiche risulta che in casa e in casa maternità sono minori gli interventi nel parto (episiotomia - taglio della vulva - forcipe, ventosa, etc.), minore la probabilità di cesareo, mentre gli esiti di parto per mamma e bebè sono gli stessi di una nascita in ospedale cioè non aumenta il rischio.
I dati
Come abbiamo detto, conoscere le linee guida è di fondamentale importanza per i professionisti, ma anche per chi deve fare una scelta relativa alla sua salute come per esempio scegliere dove partorire. Biosgna però anche sottolineare che, a dispetto di qualunque linea guida, ogni donna e ogni famiglia ha il diritto ad una libera scelta.
Ecco di seguito i dati delle linee guida, tradotti per voi.
Elaborazione dati linee guida del NICE per Pluripare, cioè donne che hanno già partorito almeno 1 volta:
L'anestesia durante il parto è prevista solo per i parti che si concludono in ospedale, non nei parti che avvengono a casa, in casa maternità o in un centro gestito solo da ostetriche, quindi nei casi in cui è indicata nelle colonne "casa", "casa maternità" "unità di sole ostetriche" si riferisce ai trasferimenti in ospedale.
5. per le donne alla prima gravidanza, il parto in casa di maternità o in un'unità gestita da sole ostetriche è la scelta più sicura, perché garantisce meno interventi durante il parto, meno cesarei e gli esiti di parto per mamma e bebè sono gli stessi che la nascita in ospedale. Il parto in casa invece presenta un piccolo incremento di rischio di avere problemi medici seri per il bambino (4 casi in più su 1000).
Elaborazione dati linee guida NICE per Nullipare, cioè donne al loro primo parto
Abbiamo detto che il parto a casa è raccomandato dal NICE per le mamme che non hanno fattori di rischio, guardiamo quali sono secondo il NICE i fattori di rischio che suggeriscono un parto in ospedale
Area della patologia | Condizioni mediche |
Cardiovascolari |
|
Respiratorie |
|
Ematologiche |
|
Endocrine |
|
Infettive |
|
Immunologiche |
|
Renali |
|
Neurologiche |
|
Gastrointestinali |
|
Psichiatriche |
|
Condizioni legate alla storia di parto della donna e alla sua storia ginecologica
Complicazioni in gravidanze precedenti |
|
Complicazioni nella gravidanza in corso |
|
Storia ginecologica pregressa |
|
Ricordiamo che in Italia le nascite in casa sono circa il 1%, e che ci sono alcune regioni che danno un cotributo economico a chi opta per il parto domiciliare, per pagare le spese: Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Trentino Alto Adige, Lazio.
Purtroppo sono ancora molte le persone e i professionisti poco informati che, nonostante le evidenze scientifiche inequivocabili, considerano ancora il parto in casa come un evento rischioso. Gli studi mostrano che il parto in ospedale ha un rischio maggiore di interventi molto invasivi (episiotomia, che in italia ha tassi altissimi, forcipe, ventosa, kristeller...) e cesareo. Mentre non aumentano i rischi per la salute di madre e neonato.
Io ho sperimentato travaglio e parto sia in ospedale che in casa, i due modelli sono incomparabili: la nascita in casa è un evento tranquillo, emozionante, coinvolgente, confortevole, dedicato, dove il mondo ruota intorno a mamma e bebè. In ospedale il mondo non ruota intorno a mamma e bebè...
di Barbara Siliquini
fondatrice di GenitoriChannel, Presidente Parto Naturale Onlus
Fonte: Linee guida “Cure Intraparto: come prendersi cura delle donne in salute e dei loro bebè durante il parto” del NICE, dicembre 2014.
immagine in cc di ben haley su flikr
Commenti