Io, molti lo sanno, sono una paladina della maternità de-medicalizzata e “naturale” per questo rimango molto scettica rispetto a tutti gli “aiuti” esterni che non vengono dal sapere femminile e dalla tradizione di conoscenza della natura, ma sono anche una che ama scoprire il funzionamento scientifico dei meccanismi che regolano il modo “normale” e naturale in cui procede la gravidanza. Dunque mi sono sempre sentita ambivalente rispetto agli integratori in gravidanza, ma il tema va affrontato cercando di capire cosa davvero serve, quando e perché...
Se ti senti bene, sei in salute e vivi una vita sana la cosa più importante in gravidanza è continuare a prenderti cura di te: riposo, stare alla larga dallo stress, buona alimentazione, attività fisica, fare il pieno di aria buona.
La fregatura è che la maggior parte di noi non mangia prodotti bio, non fa il pieno di quantità adeguate di frutta e verdura (secondo le ricerche assumiamo meno di 2 porzioni di frutta o verdura al dì, mentre in gravidanza dovrebbero essere almeno 5-7 porzioni), non si riposa abbastanza, non evita lo stress quanto dovrebbe, non si prende cura di sé quanto sarebbe opportuno, non passa abbastanza tempo all'aria aperta (e spesso, quando lo fa, non è aria buona).... purtroppo è così.
Le abitudini di vita che abbiamo non aiutano il nostro corpo a rifornirsi di tutto ciò di cui necessita, in particolare in gravidanza e allattamento, dove le esigenze di certi nutrienti aumentano considerevolmente.
Pensate che nei Paesi industrializzati, si evidenzia in genere nelle donne in gravidanza, in particolare la carenza di: calcio, ferro, vitamina C, folati, zinco e vitamina A.
Dunque a causa dello stile di vita, il nostro corpo a volte non lavora al meglio, lasciandoci scoperte su certi fronti.
Ci sono casi in cui l'utilizzo di integratori in gravidanza è fortemente raccomandato: donne sovrappeso, fumatrici, con gravidanze multiple, con gravidanze ravvicinate, che utilizzano droghe, celiache, che hanno alcuni morbi o patologie.
Quali elementi sono importanti in gravidanza e perché
Acido Folico e non Folina
L'acido folico è o no importante?
L'acido folico è una vitamina molto importante che agisce nei processi di crescita rapida, in alcune reazioni che riguardano il DNA, viene utilizzato nella produzione di globuli rossi, quindi aiuta a ridurre le anemie.
Occorre integrare l'acido folico in gravidanza?
L’acido folico svolge un ruolo essenziale nella sintesi del DNA e in diversi processi metabolici; pertanto un adeguato apporto di tale vitamina è fondamentale, soprattutto durante il primo trimestre di gestazione, quando avviene l’organogenesi e vi è un elevato tasso di divisione cellulare. E' ormai noto che è un elemento che previene la spina bifida una grave malformazione del tubo neurale che può colpire il bebè in utero. L'incidenza della spina bifida può passare da 1 su 100 nei casi di scarsi livelli di acido folico, a meno di 1 su 1000 nei casi di alta concentrazione di questo elemento (JAMA, December 6, 1995 –Vol 274., No.21)
Dunque sì è uno di quegli integratori da assumere.
Ma per essere efficace va assunto almeno 3 mesi prima del concepimento e per il primo trimestre di gravidanza. Se non l'avete fatto, pazienza... non spaventatevi. Ricordatelo per la prossima volta.
Che dosaggio di Acido Folico nell'integratore?
Per l'acido folico la letteratura scientifica raccomanda l'assunzione di integratori di acido folico con un dosaggio di 400 mcg al giorno per le donne nel primo trimestre di gravidanza o che pianificano una gravidanza.
Non confondete l'acido folico con la Folina, un farmaco a base di acido folico, che prevede un dosaggio di oltre10 volte, utile su certe patologie. Un dosaggio eccessivo in gravidanza può generare effetti dannosi sullo sviluppo motorio del bambino.
L'acido folico è così importante che in alcuni Paesi nel mondo, come USA, si è stabilito di addizionarne le farine in commercio per assicurare una riduzione della carenza di questa importante vitamina nella popolazione. In Italia questa misura non è stata adottata, perché se sono noti i benefici, non sono noti i possibili effetti indesiderabili di tale supplementazione indiscriminata.
Calcio
Il calcio è un minerale importante per la formazione delle ossa, ma è anche importante per l'attività muscolare e in molte funzoni cellulari.
Bisogna ricordare che in gravidanza il corpo funziona in modo tale da assicurare al bambino tutti i componenti che gli servono, eventualmente sottraendoli alla mamma, dunque una carenza prima rende la mamma più fragile e poi, se è eccessiva, si ripercuote sul bambino.
Il fabbisogno medio di calcio in gravidanza è di 1000mg al giorno.
Un'ottima fonte di calcio, sono le acque ricche di questa componente. Tra l'altro bere molto aiuta anche la depurazone dell'organismo. Quindi cominciamo da lì.
Ferro
Tutte in gravidanza diventiamo “anemiche”. Se l'anemia va curata, perché può avere effetti dannosi su di noi e sul bambino, occorre ricordare però che i livelli di emoglobina nel sangue in gravidanza si abbassano naturalmente perché la massa sanguigna aumenta, per effetto dei maggiori liquidi che il corpo trattiene, per poter adempiere al meglio alla nuova funzione. Quindi un certo abbassamento del valore dell'emoglobina può essere fisiologico e non va fatto il confronto con i livelli di emoglobina prima della gravidanza. Quello che non deve erodersi però è il “serbatoio” di riserva del ferro, misurato dalla Ferritina.
Prima di ricorrere alla supplementazione di ferro in gravidanza, guardiamo a come stiamo: ci sentiamo particolarmente stanche e spossate? Stiamo curando la dieta per assumere e fissare il ferro nel nostro corpo.
Ricordiamo che la vitamina C è l'elemento che ci consente di fissare il ferro nell'organismo, dunque abbiniamo spremute e fonti di vitamina C a elementi ricchi di ferro.
Gli integratori di ferro possono essere molto fastidiosi e irritare l'intestino. Quando l'intestino è irritato possono nascere disturbi che sembrano non avere nulla a che fare con l'intestino: dolori alle articolazioni delle anche, ad esempio.
Inoltre esistono vari tipi di ferro, alcuni sono più facilmente assorbibili dal nostro corpo di altri.
Dunque attenzione a scegliere con cura l'eventuale supplementazione di ferro e a considerare una relazione tra questa e disturbi che prima non avevate che non hanno apparentemente a che vedere con all'assuzione di una pastiglia di ferro.
Partite sempre da come vi sentite, non dal numero riportato nelle analisi, e cercate di ripristinare lo stato di salute con il riposo e l'alimentazione. Se questo non basta o non è possibile, ricorrete all'integrazione.
DHA
Il DHA è un acido grasso fondamentale della famiglia degli Omega3, è fondamentale perché è quello che contribuisce alla formazione del cervello e del sistema nervoso dei bebè, inoltre è importante per la salute della mamma in gravidanza, per prevenire la pre eclampsia, una patologia che puo ingenerare la nascita prematura del bebè. La prematurità comporta molti rischi nella salute futura del bambino.
Gli omega3 non sono sintetizzabili dall'organismo, dunque vanno assunti con cibi che ne sono ricchi: il pesce, che andrebbe assunto almeno 2 volte alla settimana, in particolare il salmone e il pesce azzurro (alici, sardine, sgombri) sono ricchi di omega3. Il DHA si trova anche nell'olio di pesce e le alghe sono ricche di DHA e di sostanze ottime dal punto di vista nutrizionale.
Le noci, così come alcune verdure, legumi ed oli sono alimenti che contengono degli acidi grassi che possono essere convertiti in DHA. Le concentrazioni sono però una frazione minima di quelle dei pesci ricchi di DHA e delle alghe.
Gli integratori di DHA a volte danno il disturbo del reflusso.
Iodio
Lo iodio è un altro elemento importante in generale, in gravidanza in particolare. Ha impatto sulla funzione tiroidea, ma in gravidanza una sua carenza elevata o un suo eccesso possono generare effetti indesiderati sul bambino.
Se non si hanno particolari patologie, utilizzare il sale iodato sempre è una buona abitudine.
Ecco i nutrimenti e le quantità che dovrebbe assumere una mamma incinta ogni giorno. In genere gli integratori per la gravidanza, coprono una parte di questo fabbisogno, perché comunque la donna deve alimentarsi opportunamente, e quindi una parte degli stessi li assumerà dal cibo, evitanto dei sovra-dosaggi.
di Barbara SIliquini
Informazioni scientifiche tratte dagli interventi di
Irene Cetin - Professore di Ostetricia & Ginecologia, Direttore del Dipartimento Madre Bambino dell'Ospedale Luigi Sacco Università di Milano
Maria Francesca Basoni - Psicologa Psicoterapeuta, Studio Psichemilano e Laboratorio Adolescenza Milano
Commenti
ho scritto io l'articolo, in molti casi nell'articolo ho citato gli studi scientifici, in alcuni casi sono informazioni di prima mano da professionisti del settore, in altri casi scrivo in base alle competenze maturate in tanti anni di studio della fisiologia del parto come attivista. Trovi che ci sia qualcosa di non corretto?
Non è un pubbliredaziona le, cioè un articolo scritto da una azienda e pubblicato da noi.
sì il post è sponsorizzato da Nestlè Materna come indicato chiaramente ed è stato occasione per noi di fare una ricerca personale e professionale approfondita sugli elementi che sono importanti in gravidanza e sul loro funzionamento e capire dove possiamo trovarli.
La nostra opinione e posizione come GenitoriChannel sugli integratori la trovi nei primi paragrafi dell'articolo.
grazie per il tuo commento, puoi dirmi di più?
Sul rischio di assunzione di supplementi di vitamina A in gravidanza non ho trovato studi che ne parlino. Io in genere faccio riferimento a PubMed.com. A che studi ti riferisci?
Per quanto riguarda i coloranti che utilizzano negli integratori, non so se effettivamente in questo integratore Nestlé siano presenti e, se sì, se sono tossici. Proverò a chiedere a loro se nell'integrator e sono presenti coloranti e quali.
Grazie di essere passata di qua.