Cara mamma,
ed eccomi qui, finalmente accanto a te! Anzi no. Per essere più precisi, eccomi finalmente approdato dentro di te!
Come un marinaio provetto mi ritrovo fluttuante in queste acque sicure. Sei il mio porto tranquillo, dolce mammina. Ed in queste acque calde e trasparenti posso lasciare che la Vita mi attraversi e mi trasformi, giorno dopo giorno, in preparazione all’incontro con te!
Pochi giorni dopo il concepimento gli organi principali del mio corpo sono già a buon punto con la loro formazione. Incredibile, vero?
Non mi piace arrivare impreparato ai grandi incontri, per questo inizio fin da subito a preparare le valigie. Ho così tanto da metterci dentro e sono un bimbo previdente, io!
Certo che nove mesi sono tanti. Ce la farò ad aspettare tanto a lungo per poterti incontrare?
Uffa! Io sono un bimbo curioso e socievole, non ho tempo di aspettare.
Ho una spinta dentro che mi porta a pensarti continuamente, a desiderarti, a volermi relazionare con te, a viverti! Non posso proprio passare tanto tempo inerme a dormire senza fare nulla.
Sono predisposto all’incontro con te. Fin dalle primissime settimane del mio sviluppo la Vita stessa mi lavora dentro e mi prepara a questo incontro.
Quindi, cara mamma, viviamoci intensamente fin da subito perchè non riesco a trattenermi!
Praticamente dopo i primi tre mesi di gestazione ho quasi già finito di preparare i miei organi di senso. Il tatto è quasi come quello di un bambino alla nascita, i recettori vomero-nasali sono in grado di percepire le molecole olfattive disperse nel liquido amniotico e il senso del gusto si definisce di pari passo al riflesso di deglutizione e suzione.
Prima ancora che tu possa percepire la mia presenza dentro di te, i miei movimenti ed il mio corpo all’interno del tuo ventre, io sono già pronto per poter gustare, odorare e memorizzare ciò che mi circonda e che proviene dal tuo mondo. Sono molto sensibile al tuo tocco attraverso il pancione e sono continuamente immerso in queste onde massaggianti che mi stimolano e mi rilassano continuamente.
Sono ancora tanto piccolo ma già in grado di percepirti bene!
Per non parlare di quello che vivo adesso. Ora che sono al 7 mese ho praticamente completato tutte le mie valigie. Sto perfezionando gli ultimi dettagli, ma il grosso del mio bagaglio è pronto e perfettamente funzionante.
Ti sento tanto vicina! ti sento con la pelle, ti sento con le orecchie, e ti sento nel mio cuore. Vivo parallelamente con te.
Respiro la tua aria, mi nutro del tuo cibo, mi lascio accarezzare dalle tue mani, percepisco il tuo calore, mi addormento al suono della tua ninna nanna e sogno insieme a te!
Ancora non ti posso vedere direttamente negli occhi, infatti la mia capacità visiva è ancora incompleta, ma dato che ora non mi serve, ho pensato di riservarmi questa competenza tanto importante, per dopo, così da metterla a punto subito dopo il parto ed affinarla bene man mano che cresco.
Passano le settimane, ed io cresco a vista d’occhio. Sto mettendo su un po’ di ciccia, sai?! Ormai mi manca solo un po’ di grasso e qualche muscoletto per essere poi in forma perfetta. Per essere pronto al nostro incontro.
Sapessi come sono emozionato! Tutte le volte che parli, tutte le volte che ti sfiori il pancione e mi accarezzi la schiena, mi sovviene un brivido. E penso che tra pochissimo potremo vederci negli occhi e toccarci direttamente. Assaporare la nostra pelle, il nostro odore ed innamorarci completamente l’uno dell’altro. Non vedo l’ora di abbracciarti!
E già che ci sono, prima che il nostro viaggio abbia inizio, ti voglio ringraziare, mamma, perché ci sei e ci sei sempre stata. Perchè mi hai fatto tanto spazio dentro di te. Nel tuo pancione, nella tua mente, nella tua Vita. Grazie per avermi accolto, nutrito, coccolato, pensato e parlato.
Ma ora sento che anche tu sei stanca di questo ingombro. Ormai la mia nave è tanto grande e piena di bagagli, non posso più stare nel tuo porto sicuro.
Sarei una nave sprecata. Invece ho voglia di spiegare le mie vele!
Il soffio della Vita spinge forte su di esse, gli argini del porto si rompono, stanchi di tanta immobilità.
La Vita erompe e ci avvolge entrambi.
Il mare si ingrossa, le onde ci attraversano.
Andiamo mamma, partiamo! Insieme abbiamo imparato a cavalcarle, ad abbandonarci ad esse, senza esserne travolti. Sappiamo benissimo cosa fare. La Vita ce lo ha iscritto nel nostro stesso DNA.
Andiamo mamma! Abbatti tutti gli argini e lascia che le onde mi spingano in mare aperto. Le mie vele sono spiegate. Io sono forte, fortissimo. Respiro e mi coordino perfettamente. La mia nave procede veloce e già intravede il tuo faro.
Coraggio mamma. Ci siamo quasi. Eccomi!
Ora sono qui.
Qui con te.
Non più dentro di te. Bensì, sopra di te! Finalmente!
Che bello mamma. Ho lasciato andare la mia nave. Ora non mi serve più. Sono sbarcato su questo tuo monte di Venere e mi appresto a disfare subito le mie valigie. Tutto quello che ho portato con me e che ho preparato in questi mesi, mi servirà tutto. Ed io sono pronto.
Prepararti mamma. Sto iniziando a scalare il monte per raggiungere la mia vetta sopra di te. Tra poco i nostri sguardi si incroceranno e i nostri destini si intrecceranno per sempre.
Ti amo di già, mamma, anzi... ti amo da sempre!
(...continua...)
Di Silvia Colombini
Educatrice, Consulente in allattamento IBCLC, mamma, sito www.latte-materno.com
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Bibliografia
L. Camaioni e P. Di Blasio ,Il Manuale di Psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2007
H.R. Schaffer, Psicologia dello sviluppo, un’introduzione, 2005,Raffaello Cortina Editore
A. Tomatis, la notte uterina, red ed
C.Vaughan, come comincia la vita, TEA
P.W.Nathanielsz, Un tempo per nascere, le nuove conoscenze sulla vita prenatale, Bollati Boringhieri
J.P.Relier, Amarlo prima che nasca, Le Lettere ed
A. Leboyer, Natività, Emme Ed.
PER SAPERNE DI PIU’:
www.anep.org
www.anpep.it
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