Quanto incide il disturbo?
La popolazione che soffre di asma, riniti allergiche ed eczemi ammonta al 20% in Italia, ed è in continuo aumento, soprattutto nell'infanzia e adolescenza. Con pesanti effetti sulla spesa farmaceutica e la perdita di giorni di lavoro e scuola. L'asma, con l'obesità, è ormai la malattia cronica più diffusa nell'infanzia (10-11% di bambini e adolescenti), mentre la rinite allergica colpisce fino al 35,2% dei soggetti pediatrici, tanto che, se il trend si mantiene, nel 2020 ne soffrirà il 50% dei bambini.
Quali sono le sostanze più allergizzanti?
A scatenare allergie o crisi di asma sono soprattutto fumo, formaldeide, amianto, radon, pesticidi, acari della polvere, muffe, funghi e spore, lattice e alimenti.
Diffuse anche le allergie alimentari, che interessano il 6-8% dei bimbi sotto i 3 anni e il 3-4% di quelli in età scolare, e quelle al lattice (2%). Considerato che in Italia i ragazzi trascorrono a scuola da 4 a 8 ore al giorno, per almeno 10 anni, dove spesso ci sono problemi di qualità delle costruzioni, carenza di manutenzione e problemi di cattivo condizionamento dell'aria, ecco perché il ministero ha deciso di intervenire, venendo così incontro alle strategie predisposte dall'Unione europea.
Per rendere più 'respirabili' aule, mense e cortili, le linee guida del Ministero suggeriscono:
- di favorire il ricambio dell'aria,
- eliminare quotidianamente la polvere da pavimenti, banchi e cattedre con panni umidi,
- fare una pulizia più accurata nella stagione dei pollini,
- evitare nelle aule la presenza di carta da parati, tappeti, e tende.
- E ancora non accumulare libri e giornali,
- limitare la presenza di armadietti,
- appendere i cappotti all'esterno delle aule,
- plastificare i poster e fogli di lavoro da esporre alle pareti,
- non tenere in classe piante ornamentali,
- mantenere una temperatura ambiente intorno ai 18-20°C,
- assicurare una corretta e regolare manutenzione degli impianti di riscaldamento, ventilazione o condizionamento.