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Quante volte cerchiamo di comprendere la nostra vera essenza, il nostro essere: chi siamo, come siamo… Ricerche affannose, un po’ qua e un po’ là, chissà dove, chissà come…
Ho una bella notizia per voi: è inutile cercare lontano queste risposte. Sono molto più vicine e di immediata interpretazione di quanto si possa immaginare…
Basta guardare con consapevolezza, aperti all’accettazione, dentro uno specchio molto vicino a noi, per dissipare tutti i nostri dubbi e conoscerci. Non quello appeso all’ingresso e che usiamo per darci un’ultima occhiata prima di uscire. Nemmeno quello che usiamo per farci la barba o spalmare creme. Lo specchio di cui sto parlando, sono i nostri figli.
I nostri figli sono il “muro” bianco sul quale sin dai primi giorni di vita "scriviamo" tutto ciò che riteniamo giusto per il loro bene ma, spesso, anche tutto ciò che vorremmo loro imparino perché noi non lo abbiamo mai imparato e tutto quello che loro dovranno essere e noi non siamo mai stati. “Per dargli una possibilità di evolversi”, pensiamo. Si, ma il problema è che spesso non c’è rispetto per le attitudini, le inclinazioni, la volontà, il libero arbitrio dei nostri figli.
E’ vero che fargli fare il calciatore potrebbe portarlo a guadagnare molti soldi ma magari a lui non piace il calcio… E’ vero che sarebbe bello che facesse il liceo scientifico come papà ma magari a lui piace studiare filosofia… E, ancora più grave, è che contemporaneamente, talvolta inconsapevolmente, scriviamo su quel foglio bianco anche tutte le informazioni necessarie, secondo noi, perché loro siano come noi e, nel nostro immaginario, meglio di noi. Delle piccole fotocopie che amano pescare se lo ama il papà, o tifare per una certa squadra di calcio, o essere dei “duri” perché “devi fare così se ti vuoi far rispettare…”. E potrei andare avanti all’infinito.
Ecco perché i nostri figli sono la nostra immagine riflessa; ci “rimandano”, nei comportamenti, atteggiamenti, modi di pensare, inquietudini, serenità, tutto ciò che gli abbiamo trasmesso. E che quindi siamo o vorremmo essere. E non dimentichiamoci che anche noi genitori siamo figli, Così come i nostri genitori, nonni e generazioni passate. Immaginiamoci allora quali retaggi ci hanno tramandato e noi tramandiamo come scomoda eredità.
Ciò che sto scrivendo non è frutto di mie opinioni personali ma nasce dall’esperienza maturata a fronte dei parecchi casi che nel tempo mi si sono presentati in qualità di operatore e insegnante EFT: Emotional Freedom Tecniques, cioè Tecniche per la libertà emozionale.
Le tecniche per la libertà emozionale, EFT, sono tecniche per il rilascio emozionale e il riequilibrio energetico molto rapida ed efficace che agiscono sui meridiani energetici.
Consentono la “pulizia” da tutte le “scritte sui muri” scomode, inutili e dannose che rappresentano i nostri limiti.
Con EFT si può trattare qualsiasi disturbo di origine fisica, emozionale o mentale. Traumi, emicranie, ansia, fobie, paure, dipendenze, attacchi di panico, asma, disturbi alimentari…
Si tratta, in sintesi, di un potente strumento evolutivo di cambiamento che agisce sulle risorse vitali dell'essere umano elevandone la frequenza energetica. Il sito www.brunozanaboni-eft.com offre numerosi spunti di approfondimento.
Nel mio percorso ho dato molto spazio all’applicazione di questa tecnica sui bambini e nel rapporto genitori-figli in relazione a tematiche molto comuni e quindi facilmente “familiari” a tutti noi.
di
Bruno Zanaboni, esperto nelle tecniche di rilascio emozionale e psicologia energetica EFT e Theta Healing, autore del libro EFT per bambini – L’arte di crescere liberi, per info: e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel. 3336079347.
Bruno terrà su Genitori Channel una rubrica con una serie di articoli ricchi di spunti su come “leggere sé stessi nello specchio” e “rielaborare” il rapporto genitori-figli suggerendo dei lavori molto semplici, da svolgere tutti insieme, in famiglia, utilizzando proprio la tecnica EFT. libro EFT per bambini – L’arte di crescere liberi dove ha raccolto la sua esperienza e tratteggia le modalità applicative sperimentate sui bambini e nel rapporto genitori-figli in relazione a tematiche molto comuni e quindi facilmente “familiari” a tutti noi.
....a presto!