Siamo state invitate a partecipare ad un progetto di visibilità della WWE, la principale federazione mondiale di Wrestling.
“Vi andrebbe di partecipare?” ci hanno chiesto, ce lo chiedono per tutti i progetti e noi selezioniamo con cura i progetti che decidiamo di sostenere.
Di wrestling ne sapevamo ben poco, se non uno sbiadito ricordo di Hulk Hogan risalente a qualche decina di anni fa, ma questo progetto ci è piaciuto per vari motivi e abbiamo quindi deciso di accettare la richiesta, anche per scoprire un nuovo mondo e toglierci alcuni pregiudizi.
Ma perché parlare di wrestling in un luogo per genitori e famiglie come GenitoriChannel? Il Wrestling ha a che vedere con la lotta fisica, non potrebbe stimolare l'aggressività? Non trasmette valori negativi? Non diamo ai bambini dei modelli di violenza?
L'aggressività, il nuovo tabù sociale
Questa campagna della WWE ci è sembrata l'occasione ideale per parlare di aggressività e bambini.
Viviamo in un contesto sociale in cui il modello ideale, ma anche il modello accettato, è quello in cui tutti sono sempre felici, tranquilli, adeguati. Tutto ciò che non corrisponde a questo schema non è socialmente ben accolto e quindi va celato o curato.
Chiediamo ai bambini di essere “dei bravi bambini” e ci sentiamo “bravi genitori” quando i nostri figli sono bambini buoni, obbedienti, gentili, comprensivi, questo schema di cose ci porta spesso ad indossare delle maschere e a chiedere ai bambini di fare altrettanto...
Ma per essere felici, gentili e comprensivi senza indossare una maschera, i bambini dovrebbero crescere in un ambiente in cui vige il rispetto reciproco, cioè anche dell'adulto verso il ragazzo, un ambiente dove c'è accoglienza dei bisogni e delle caratteristiche, un ambiente dove c'è la convinzione che, poiché tutti possono sbagliare, anche gli adulti (docenti, genitori, etc) dovrebbero ammettere i loro errori.
Purtroppo non siamo ancora in una società in cui noi adulti abbiamo questa maturità. Spesso scarichiamo la nostra inadeguatezza (come insegnanti o genitori o mentori) sui ragazzi colpevolizzando loro quando i risultati e i comportamenti sono diversi da quelli attesi e prendendoci i meriti di cose che invece funzionano.
I bambini e i ragazzi che non riescono a conformarsi, per indole o per stimoli ricevuti, al cliché del “bravo e gentile” possono diventare bambini aggressivi, fisicamente o verbalmente, oppure possono trovarsi ad esprimere il proprio disagio creando situazioni di bullismo in cui altri cadono vittime di un disagio che nasce dentro di loro.
Cosa possiamo fare noi genitori?
Cominciare a guardare all'aggressività come un messaggio e non come un problema da reprimere è la chiave giusta.
Quando nostro figlio è un bullo o è aggressivo, sta cercando di esprimere un disagio.
A volte è un disagio legato a situazioni emotive che lo coinvolgono a casa o a scuola.
A volte si tratta di un disagio legato all'impossibilità di esprimere fisicamente la propria energia: spesso i bambini e i ragazzi sono costretti per ore in aule e strutture con spazi limitati, scarso accesso all'aria aperta, gli viene richiesto di stare seduti per ore, di non correre, non saltare...
Cosa c'entra il Wrestling?
L'occasione della campagna WWE di wrestling ci è sembrata il gancio ideale per affrontare il tema dell'aggressività. Perché il wrestling viene considerato come uno sport violento, ma le cose non stanno così e dietro ai grandi riflettori si cela altro.
Ecco 5 messaggi positivi su cui riflettere associati al Wrestling
1. Indossa la maschera solo quando sei sotto i riflettori.
Nel wrestling la “violenza” che si porta sul ring è “spettacolo”, è solo scenografica, perché in realtà è meticolosamente preparata affinché gli atleti non si facciano male realmente.
Questo importante messaggio che va passato ogni volta che i ragazzi si appassionano al wrestling come spettatori, è la chiave per raccontare che c'è un momento in cui indossare la maschera e un momento in cui essere veri: esprimere se stessi e i propri sentimenti... chiaramente sta a noi genitori essere pronti ad ascoltare e a non sminuire quello che i ragazzi esprimeranno.
2. Lo sport può essere una valvola di sfogo importante e non c'è bisogno di fare male a nessuno.
Quando la vivacità, il bisogno di muoversi, di fare la lotta, di misurarsi è forte in un bambino, quando vediamo che è un bambino o una bambina che ha una grande carica fisica, lo sport è una risposta. Il wrestling combina preparazione atletica seria, creatività e controllo di sé, per mettere in pratica le mosse, e spettacolo (costumi, luci, suoni, scenografie). Magari non è lo sport giusto per vostro figlio, ma scegliere lo sport è sempre positivo per un ragazzo o una ragazza che ha una grande carica di energia.
3. Il wrestling ben fatto fa del bene
La federazione di Wrestling WWE ci tiene molto a utilizzare le sue manifestazioni e i suoi show per far passare messaggi positivi. Alcune delle sue manifestazioni hanno un seguito che supera i 15 milioni di spettatori e la federazione prende sul serio l'influenza che possono avere gli show. Per questo i rappresentanti di WWE sono sempre impegnati a veicolare campagne e messaggi positivi associati ad una disciplina che potrebbe far discutere.
La comunità dei fan del wrestling è molto affezionata, fedele e numerosa. “Superstars for Hope”, la raccolta fondi a favore di un ospedale pediatrico, 3 campagne per la sensibilizzazione e la prevenzione del tumore al seno, "Be a Star" un progetto per coinvolgere le scuole, gli insegnanti e i ragazzi in attività di prevenzione del bullismo, sono solo alcune delle campagne sostenute e volute dalla WWE con grande seguito e successo.
4. Il wrestling è dalla parte delle donne
Associamo la fisicità e il bisogno di misurarsi e lottare ai maschi, ma WWE ci ricorda che non sono queste le differenze di genere da valorizzare. Nel wrestling le donne sono delle grandi combattenti, sono forti, sono brave, sono belle e spesso competono con i maschi. Un messaggio di eguaglianza da non sottovalutare. L'adesione della federazione WWE alla campagna di prevenzione del tumore al seno è un segnale forte che i supereroi stanno dalla parte delle donne, senza tabù.
5. Divertiti e lavora duro se vuoi avere successo
Infine il wrestling sforna grandi supreroi, credo che siamo cresciuti tutti con l'icona di Hulk Hogan e tutti conosciamo Dwayne Johnson, attore (moooolto attraente) che ha interpretato sia film di azione (come fast & furious) sia film adatti alla famiglia come “la fatina dei denti” ("L'acchiappadenti" il titolo in italiano), film che è piaciuto molto ai miei figli.
Insomma il WWE sforna grandi star internazionali, a patto di seguire la propria passione e lavorare duro e questo è sempre un bel messaggio.
Lo spettacolo di Wrestling WWE torna in Italia ad Aprile
Noi abbiamo seguito, tramite una nostra inviata, la tappa WWE di Bologna, come avete potuto vedere se ci seguite su Twitter. E' stato molto divertente perchè il wrestling è uno spettacolo a 360° con luci, suoni e fan che acclamano i loro idoli sul palco, ci sono piaciuti moltissimo i costumi e la storia che ciascun Talent mette in scena, in particolar modo ci sono piaciute le donne, forti e affascinanti sul palco, donne e anche mamme che nella vita vera salutano i loro figli con struggente tristezza prima di partire per il tour.
Ci sono piaciuti i fan, che seguono gli incontri e tifano per i loro beniamini, infatti si sono subito indispettiti quando abbiamo sbagliato il nome di una delle Divas comparsa sul red carpet iniziale!
Gli incontri torneranno ad Aprile in Italia con 2 appuntamenti il 13 aprile 2016 a Milano il 14 aprile 2016 a Firenze, tenetevi aggiornati con gli eventi sul sito di WWE dove trovate il link per acquistare i biglietti.
di Barbara Siliquini
in collaborazione con WWE