Bambini e galateo a tavola: 6 cosa da sapere!

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Saper stare a tavola è come imparare a dire "Grazie" e "per favore"

Eccovi un articolo che pianifico da tempo perché mi sono resa conto che come sedersi e comportarsi quando si è a tavola è un mistero per la maggior parte dei bambini e per moltissimi adulti...

I piccolissimi a tavola

Per me un bambino piccolo, fino ai 3-4 anni deve essere libero di mangiare come vuole, usare le mani quando non riesce, impiastricciarsi senza tante ansie. Non parliamo dei bambini in fase di svezzamento che trovo dovrebbero essere liberi, se non incoraggiati, a giocare con il cibo e manipolarlo, di impiastrare se stessi e ciò che c’è intorno, perché per loro il cibo non sia solo sostentamento, ma: scoperta ed esplorazione di consistenze, colori, sapori che arrivano piano piano, portandosi alla bocca una manina che ha stritolato un fagiolino cotto, una carota al vapore, una cipolla lessa.

Quindi anarchia, anche nei tempi e nei modi di stare seduti a tavola, ma ad un certo punto a tavola bisogna essere in grado di starci, conoscendo e utilizzando le regole del galateo. E’ come imparare a dire “grazie” “prego” “vorrei” “buongiorno”...

 

Perché insegnare il galateo ai bambini

Dove si tengono le mani quando siamo a tavola? Dove si mettono le posate mentre stai mangiando o per segnalare che hai finito? Dove stanno i gomiti?

Ok, forse la maggior parte delle persone non farà caso se mangiate con un avambraccio posato sul tavolo davanti al piatto o con la mano che regge la testa mentre vi imboccate, o se abbandonate le posate sulla tovaglia o così come capita sul piatto, ma se arriva l’occasione di una cena in un piacevole ambiente lussuoso, o con persone abituate ad ambienti raffinati, perché non avere gli strumenti per non sentirsi a disagio o non mettere gli altri in imbarazzo?

Se insegnate ai bambini le regole base, ed esse diventano un’abitudine, potranno decidere di sostituire ad un atteggiamento da trattoria, un atteggiamento da tavola raffinata. Non si tratta di un passaggio che richiede fatica o costrizione, non stiamo parlando di indossare giacca e cravatta. E’ come insegnare loro a parlare italiano con i congiuntivi corretti e senza parolacce: una volta che lo sanno fare, potranno usare il linguaggio che credono opportuno a seconda della circostanza, insomma avranno una scelta.

 

E se un giorno cenassi con un principe o una principessa?

A volte i miei figli sbuffano quando dico di non mettere i gomiti sul tavolo allora chiedo: “e se un giorno ti capitasse di cenare con un principe o una principessa?”, vi pare una cosa improbabile e da fiaba? Non è così!

I miei genitori si sono trovati a una cena con Lady Diana e ad avere come ospite Gianni Agnelli, non provengo nè da una famiglia nobile, nè ricca, d’estate facevamo campeggio e essendo una famiglia numerosa e mono-reddito non avevamo neppure una sala da pranzo in casa. Ma la vita, le esperienze lavorative e non solo, ti possono portare in circostanze davvero impreviste e curiose. 
Da ragazza ho cenato nel Principato di Monaco in uno dei più prestigiosi ristoranti, in compagnia, tra gli altri, dell’Amministratore Delegato di una delle più grosse banche del nord Italia. E’ bello non sentirsi a disagio quando sei a tavola e non mettere a disagio il tuo accompagnatore.

Ma soprattutto: saper stare a tavola è un segno di rispetto nei confronti dei nostri commensali, perché le “regole” del galateo, mirano per lo più a non metterci in condizioni di disgustare l’altro... perchè il cibo, se non trattato con rispetto, può finire per essere imbarazzante e sgradevole...

 

12 regole facili e di base

Vi ho convinti? Allora eccovi due mezze dozzine (6+6) di cose da insegnare ai bambini, e da fare diventare un abitudine a tavola, per consentire loro una scelta ogni volta che siederanno a tavola e in ogni cirostanza.

Sorvolo sul fatto di arrivare a tavola con le mani pulite, questo mi pare che lo sappiano tutti i bimbi e sul fatto che, per quanto caldo, a tavola va indossata una maglietta, niente torsi nudi.

Dunque vi lascio con 12 regole: 6 must + 6 cose che sarebbe meglio fare.

6 cose da non dimenticare MAI

1. Occhio alle gambe, si parte da lì – per riuscire a mangiare comodi senza doversi appoggiare su gomiti e mani, è importante essere seduti correttamente, non con la gamba piegata sotto il sedere o appollaiati con i piedi appoggiati sulla sedia, o di traverso come se fossimo pronti a scattar via.

2. Niente gomiti sul tavolo – sul tavolo si poggiano i polsi e una parte degli avambracci, che vanno posati ai lati del piatto, paralleli alle posate.

Mai poggiare l’avambraccio davanti al piatto tipo davanzale!

Galateo bambini tavola

Mai poggiare il gomito sul tavolo per reggere la testa con il palmo della mano.

galateo bambini tavola

3. Insegnate loro a impugnare correttamente le posate

galateo posate carne

forchetta e coltello galateo

 

4. Tenere le mani sul tavolo: tra una portata e l’altra, le mani vanno tenute sul tavolo, si poggiano ai lati del piatto i polsi e la parte iniziale dell’avambraccio. Non tenete le mani in grembo

5. Pulire la bocca prima di bere – così almeno porti la bocca pulita al bicchiere, senza lasciare unto e macchie, cosa che potrebbe essere disgustosa per chi mangia davanti a te

6. Masticare a bocca chiusa – non è bello che chi mangia davanti a noi debba assistere ad uno spettacolo di trituramento, o rischi di vedere il cibo caderci di bocca...

6 cose che è bene sapere

1. Come poggiate le posate sul piatto ha un suo significato!

Se stiamo mangiando, e facciamo una pausa, ma intendiamo proseguire con la nostra pietanza, appoggiamo forchetta e coltello nella posizione delle ore 8:20, con le punte della forchetta all’ingiù e la lama del coltello verso la forchetta. Questa posizione vuol dire “non ho finito”.

Se invece avete finito il cibo nel piatto o non ne volete più, le posate vanno lasciate sul piatto unite, nella posizione dell’orologio 6:30 o 4:20, con le punte della forchetta all’insù.

posate galateo

E ricordate: quando finite di mangiare, non c'è bisogno di allontanare il piatto.

2. Come regolarsi con uno stuolo di posate?

Se le posate vengono cambiate ad ogni portata, vi potreste trovare con uno stuolo di forchette, coltelli e cucchiai. Semplicemente cominciate ad utilizzare quelle più esterne, procedendo verso il piatto man mano che ve le portano via. Le posate che trovate tra il piatto e il bicchiere sono per il dolce.

3. Il permesso di lasciare la tavola.

Chiedere il permesso di lasciare la tavola, non è un modo per mortificare i bambini o farli sentire soggiogati al nostro volere è piuttosto un modo carino per non abbandonare chi è a tavola con te come uno stoccafisso. La tavola è un momento conviviale, dunque se uno vuole alzarsi è carino comunicarlo agli altri, non lasciarli lí come se non fossero stati in nostra compagnia. Si può insegnare la formula “vi spiace se vi lascio?”, che magari è più carina del “posso alzarmi” che sembra dare a chi rimane seduto un potere su chi non ne può più.

4. Il tovagliolo va tenuto sulle ginocchia, non aperto a tovaglia, ma piegato a rettangolo e a fine pasto va appoggiato affianco al piatto, senza piegarlo.

5. La scarpetta.... una regola a cui derogo a volte. In realtà il galateo impone di non fare la scarpetta (pulire il sugo dal piatto con il pane), ma spesso per me, una bella scarpetta, è un complimento alla cuoca, dunque sappiate distinguere dove siete, per scegliere se soprassedere o no a questa regola.

6. Non fare le palline con il pane! Il pane, il cibo e le cose che trovate in tavola non sono, almeno in quel momento, strumenti per dare sfogo alla creatività.

 

Che ve ne pare? Troppo precisina?
Ricordate che se queste cose si fanno tutti i giorni, diventano un’abitudine che non comporta alcuna fatica.
All’inizio una postura corretta, con gli avambracci sul tavolo, ma non i gomiti, ad esempio, è più faticosa per loro perché sono bassini e non arrivano bene come noi alla tavola. Rialzare la seduta può aiutare, mentre soprassedere e pensarci quando sono più grandi, significa far compiere loro un grande sforzo.

Il galateo non è uguale in tutto il mondo

Ricordate che le regole della tavola non sono le stesse in tutto il mondo. Ad esempio: se in Italia non si tengono le mani sotto il tavolo, ma sopra, in America, viceversa, le mani si tengono sulla tavola solo se le si sta usando.

... Insomma se siete all’estero informatevi sul galateo... locale!

Per finire una curiosità e una regola nuova

E infine una curiosità: secondo il galateo non è elegante iniziare il pasto con il "Buon Appetito"... trae origine dal fatto che i nobili e i ricchi non arrivavano a tavola affamati e non era elegante augurare di mangiare con un buon appetito. Ecco una regola che forse è da aggiornare. 

C'è una regola che non ha ancora preso piede... ma che forse dovrebbe e che riguarda soprattutto noi adulti... ve la dico con un'immagine:

cellulare galateo tavola

di Barbara Siliquini

Barbara Siliquini

Da single impenitente, affamata di vita, girovaga del mondo, donna in carriera, sono diventata una mamma allattona, spesso alternativa e innamorata del grande universo della nascita dolce, dell'alto contatto, della vita consapevole. Così è nato GenitoriChannel, per condividere con tutti: i dubbi nell'essere genitori, le scoperte, l'idea del rispetto come primo valore della genitorialità, i trucchi per vivere il quotidiano con leggerezza e con consapevolezza.

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