È vero che certi dolori comportano tanta sofferenza, ma è importante per il figlio imbattersi in essa per poter in futuro imparare ad evitarla.
Occorre ricordare che i figli hanno bisogno di genitori capaci di elevarsi al di sopra dei propri problemi senza atteggiarsi ad “amici”, posti sullo stesso piano.
I genitori attraverso il loro esempio quotidiano dissuaderanno i propri figli dalla convinzione menzognera comunicata dai mass media che tutto è “subito, facile e possibile” (vedi per esempio la facilità con cui si accatastano amici sui profili di facebook e come altrettanto semplicemente si eliminano) e che soprattutto le difficoltà nelle relazioni esistono, ma bisogna imparare a starci nel miglior modo possibile.
La vera capacità la dà l’esperienza che arriva in modo graduale. Sebbene la tendenza attuale è quella di appiattire le differenze e di credere che si possa fare tutto, i genitori con la loro disciplina e impegno ripristineranno per il figlio quei gradini che segnano le fasi di una effettiva crescita.
Tutti noi siamo passati attraverso percorsi di sofferenza che ci hanno poi permesso di capire e apprezzare cosa fosse meglio per noi. Non dare questa possibilità al proprio figlio rischierebbe di rinsaldare un legame che soprattutto in adolescenza necessita di un’elasticità dinamica tale da permettergli di allontanarsi e avvicinarsi a proprio bisogno.
I genitori non possono rispondere in prima persona ai problemi dei figli perché li renderebbero irresponsabili e senza una propria identità.
Dott.ssa Luisa Marchionni
Psicologa, Specialista in Psicodiagnostica, Docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Le aree di intervento sono rivolte prevalentemente all’infanzia e all’adolescenza, con riguardo al contesto familiare e alla riabilitazione psichiatrica.
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