Per noi figli degli anni '70 la cintura di sicurezza era il braccio alzato di mamma quando frenava, i seggiolini per auto non esistevano sul mercato e se eri 6 in famiglia, sulla Fiat500 anno 1970 ci si entrava tutti e 6... sarà forse per questo che fatichiamo ancora oggi a percepire l'indispensabilità di seggiolini e comportamenti sicuri quando viaggiamo in auto?
Le statistiche parlano chiaro (dati forniti dall'ACI):
- nel 2010 i bambini morti in auto sono stati 4000, molti di più quelli che hanno subito traumi lievi e gravi o gravissimi.
- Gli incidenti durante il trasporto sono la 5a causa di decesso per i bambini.
- Il 64% dei bambini a sud e il 36% a nord viaggiano in auto senza cinture o senza il corretto dispositivo di ritenuta, mentre tra gli adulti il 90% indossa le cinture: si direbbe che amiamo scommettere sulla vita dei nostri figli, mentre con la nostra siamo cauti...
- il 40% degli incidenti mortali si verificano su percorsi più brevi di 3 km (cioè nel tragitto casa-scuola; sport-casa, e così via)
- i sistemi di ritenuta (seggiolini, rialzini, navicelle) riducono del 90% il rischio di lesioni gravi
Queste cose ce le hanno raccontate ACI e Opel Italia durante una visita al Centro Traumatologico del Meyer, l'ospedale pediatrico di eccellenza a Firenze. A raccontarci quanto è importante pensare alla sicurezza dei bambini in auto sono stati i medici che tutti i giorni hanno a che vedere con traumi gravi e a volte mortali, spesso prodotti da un atteggiamento di distrazione o disattesa delle regole di sicurezza in auto.
Il progetto “Conta fino a 5” prima di accendere il motore, è una delle iniziative pensate da Opel in collaborazione con ACI, Meyer e Fattore Mamma (le mamme blogger!) per sensibilizzare le persone sulle 5 regole da tenere a mente quando accendi l'auto.
#ContaFinoa5 e aiutaci a diffondere il messaggio!
1) MAI SENZA SEGGIOLINO E ATTENZIONE ALL’AIRBAG
I sistemi di ritenuta riducono il rischio di lesioni gravi fino al 90%.
Secondo la legge, i bambini non possono essere trasportati sul sedile anteriore in un seggiolino rivolto all'indietro se prima non è stato disattivato l’airbag.
2) SCEGLI IL SEGGIOLINO GIUSTO E INSTALLALO BENE
Il 40% dei bimbi europei viaggia senza seggiolino, e più del 50% dei bambini viaggia in modo inadeguato (dispositivo non omologato, di dimensioni non idonee o montato in maniera scorretta).
Scegliere il dispositivo adeguato al peso e all’altezza del bambino, verificando con attenzione che sia installato nel modo corretto, è fondamentale per la sicurezza del bambino.
Per un montaggio più facile e sicuro è preferibile scegliere un seggiolino ISOFIX, con connettori integrati che si agganciano alla scocca dell’auto.
Analogamente al casco della moto, non riutilizzare mai un seggiolino già coinvolto in un incidente stradale
3) DAI L’ESEMPIO: ALLACCIA LA CINTURA
4) NON LASCIARE OGGETTI SUL RIPIANO POSTERIORE
5) NON DISTRARTI ALLA GUIDA!
“Bye bye syndrome” e la mia esperienza personale
Un incidente che può capitare è la cosiddetta “bye bye syndrome”: l'adulto parte con l’auto senza accorgersi della presenza del bambino davanti o dietro al veicolo, investendolo.
Sembra impossibile, eppure accade, per distrazione o perché i bimbi sono più bassi dei veicoli e non si vedono.
Quando il personale medico del Meyer ci ha raccontato di questa "sindrome" cioè di questa circostanza che affrontano nel centro traumatologico, mi sono ricordata di 3 episodi che conosco direttamente in cui questa cosa è avvenuta.
In uno di questi casi il bambino è morto, in un'altro il bambino è stato investito dal furgone che andava a marcia indietro ed è uscito dall'altro lato miracolosamente illeso, la terza circostanza riguarda me: la Bye bye syndrome mi è capitata!
In genere sono io che prendo i bambini all'uscita da scuola, ovviamente sono spesso trafelata. I bambini arrivano, mettono la cartella nel porta bagagli, nel frattempo io mi sistemo e partiamo. Tempo fa, nella solita routine, ingrano la retro e comincio a far andare l'auto, per fortuna molto piano, mio figlio di 9 anni da dietro l'auto mi urla "Mamma!!! Clikka il freno!!!", era ancora dietro a sistemare la cartella e io non me ne ero accorta... (clikka il freno tradisce il suo essere nativo digitale, per cui il freno si clikka e non si preme!).
Sapere che queste cose accadono è importante perché:
1. se ne siamo consapevoli ci facciamo più attenzione.
2. possiamo parlarne ai nostri figli per dire loro che, anche quando alla guida c'è qualcuno che conoscono, devono stare lontano dall'auto, anche per salutare, perché chi guida può essere distratto e schiacciarli. Una buona abitudine è quella di far salire in auto i figli PRIMA di mettere in moto e prima di uscire dal garage, soprattutto quando sono piccoli.
La sindrome dell'abbandono
Mentre la Bye bye syndrome secondo me accadeva anche nel passato, il tema dei bambini che vengono dimenticati in auto, o lasciati per qualche minuto quando poi si perde la cognizione del tempo, sembra un problema più tipico dei nostri tempi un po' congestionati e densi di impegni.
Lasciare un bambino in auto in giornate fredde o calde, può causarne la morte in tempi abbastanza rapidi.
Spesso quando il bambino è con noi rompendo una nostra routine, può capitare che non ci ricordiamo di lui, magari il bambino si addormenta in auto e noi lo dimentichiamo.
Abbiamo scritto un articolo sui bambini abbandonati in auto con dati e suggerimenti che vi invitiamo a leggere.
Quando variamo la routine e abbiamo con noi i bambini è molto importante non fidarci solo della memoria, ma metterci dei segnali per assicurarci di non aver dimenticato i bimbi.
Qualche tempo fa pensavo che questo tema fosse davvero trascurabile, in realtà può davvero accadere e anche in questo caso mi sono dovuta ricredere sulla mia pelle.
Per fortuna mia figlia era grandina e gli altri bambini mi hanno fatto da allarme.
Una domenica mattino d'estate ci rechiamo in auto ad una messa all'aperto, io i miei 3 figli e la nonna. Usciamo dall'auto, eravamo in ritardo, dunque io mi affretto e chiudo l'auto con la chiusura automatica. Dopo una decina di minuti che siamo alla funzione i miei figli grandi mi chiedono "Mamma, dov'è Giada?!" ...Giada, 6 anni, non era scesa dall'auto in fretta come gli altri, nessuno di noi altri 4 se ne era accorto, ma lei era rimasta chiusa dentro, per fortuna in un parcheggio all'ombra...
L'abbiamo ritrovata in lacrime, nonostante avesse 6 anni e fosse una bambina sveglia, non era riuscita ad aprire la porta nè aveva pensato di tirare giù i finestrini.
Gli imprevisti possono sempre accadere, una bella dose di buona sorte è sempre indispensabile, ma se almeno ci atteniamo alle regole di sicurezza stradale, ci mettiamo in sicurezza, diamo davvero una mano alla buona sorte. Quando siamo in auto: bambini legati agli appositi dispositivi (seggiolini et similia) ed evitare le distrazioni (tipo il cellulare!!!).
di Barbara Siliquini
in collaborazione con Opel