Sessualità e bambini: l’educazione sessuale come educazione affettiva
È stato Sigmud Freud, il padre della psicoanalisi, il primo a studiare il processo di transizione dalla sessualità infantile a quella adulta.
Attualmente è quindi risaputo che i bambini vivono delle fasi ben precise nel loro sviluppo sessuale che si integrano con il loro sviluppo cognitivo, affettivo ed emotivo.
Imparare quindi ad avere un buon rapporto col proprio corpo e con la propria sessualità è un aspetto che va affrontato con i bambini, analogamente a come ci si impegna ad insegnare altri aspetti della vita.
Le risposte e l’atteggiamento dei genitori davanti ai comportamenti dei figli sono importanti, perché a seguito di questi il bambino svilupperà la sua identità, la sua capacità di accettarsi e di relazionarsi agli altri.
I bambini vanno abituati fin a piccoli al contatto fisico, alle coccole, e va insegnato loro che questo serve per dimostrare amore e dare e ricevere piacere fisico.
Il bambino riceve le prime sensazioni di piacere già nella pancia della mamma; dopo la sua nascita, cerca di percepire nuovamente queste sensazioni.
La sessualità infantile
È essenziale però comprendere che i bambini vivono una sessualità che è molto distante dalla sessualità adulta.
Già prima della pubertà il bambino è un essere amoroso completo (fatta eccezione per la capacità riproduttiva) poiché possiede già molti atteggiamenti psichici che fan parte della vita amorosa (tenerezza, dedizione, gelosia).
Ma la sessualità infantile è una sessualità pregenitale, che si basa sulla scoperta del proprio corpo e di tutte le sensazioni che esso può dare.
Si basa sul senso di soddisfazione che si prova quando le persone che ti amano ti fanno stare bene.
Non è orientata a un’altra persona, ma alla conoscenza del proprio corpo e trae piacere da ogni forma di contatto fisico.
Si esprime in moltissime occasioni: coccole sul divano, fare la lotta, giocare in spiaggia nudi, farsi accarezzare i capelli.
Da come lo abbracceremo, da come gli parleremo, da come manifesteremo i nostri sentimenti, imparerà a liberare la gamma di emozioni necessaria a esprimere tutta la sua vitalità.
Le fasi della sessualità infantile
La prima forma di piacere è legata al senso di sazietà. Il bambino neonato non riconosce ancora la differenza tra sé e il resto del mondo, ma distingue la sazietà dalla fame e fa di tutto per soddisfare questo bisogno primario. Quindi la prima forma di piacere che il bambino vive è di tipo orale.
Solo tra i 3 ed i 6 anni il bambino mostra interesse verso i suoi genitali e inizia ad esplorarli.
Cosa fare in questo delicato passaggio e come comportarsi?
- Non condannare questi comportamenti di esplorazione: toccarsi è normale e sgridando il bambino si blocca la sua spontaneità e gli si trasmette un messaggio negativo rispetto al suo corpo («fino a qui è tuo, poi non ti appartiene più»).
- La condanna ha anche l’effetto di incentivare, in sede privata, l’autostimolazione dei genitali, anche perché il bimbo aspira all’interezza e quindi ─ quando sarà da solo ─ tornerà a svolgere la pratica proibita dai genitori.
- Non distraetevi o non fate finta di nulla: il bambino infatti resterà confuso nel non avere prodotto in voi nessuna reazione che, in qualche modo, gli indichi la strada giusta. Anzi, appena possibile, è bene far parlare il bambino del proprio “pisello/patatina” e parlargliene anche noi in modo semplice.
- Non allarmatevi e non interpretate questi “giochi” da una prospettiva adulta: il bambino sta solo cercando di conoscere il suo corpo.
- Non lo minacciate o sgridate, poiché potrebbe associare il piacere al senso di colpa.
- Accettate il suo gioco, fategli vedere che lo abbiamo notato, ma diamogli dei confini. Così come il bambino è stato in grado di apprendere norme sociali («non si fa la pipì per strada», «non si gira nudi per casa se ci sono estranei», etc.), così deve apprendere che questi gesti vanno bene ma devono fare parte di una sfera intima e privata.
Le reazione dell’adulto dipende ovviamente dal suo vissuto, dalle esperienze positive e negative, dai significati di cui investe il rapporto col proprio corpo. A volte quello che manda in crisi i genitori è il non sapere gestire la scoperta da parte del bimbo di una parte del corpo che dà piacere.
Non accelerate i tempi!
Per favorire l’armonioso sviluppo affettivo di un bambino è necessario fargli seguire le sue tappe evolutive e non accelerare i tempi. È sempre sconsigliabile compiacersi della presunta precocità del bambino.
Davanti a comportamenti precoci bisogna ricordare che il bambino non ha raggiunto ancora una maturazione adeguata e che non si tratta mai di comportamenti straordinari . Probabilmente il bambino è stato influenzato da qualcosa di esterno (tv, amici, noi stessi, una rivista) e traduce il suo bisogno di ammirazione in forme adulte di rapporto, estranee alla sua maturazione affettiva.
È importante che i bimbi sappiano che papà e mamma hanno un rapporto particolare e che si fanno le “coccole” in un modo speciale. Quando poi i bambini chiedono informazioni sulla storia d’amore di noi genitori, è consigliabile non raccontare solo gli eventi esterni (dove ci si è conosciuti e i dettagli del matrimonio), soffermandosi anche sui sentimenti, su cosa ci ha fatto capire di essere innamorati, su quali sensazioni ed emozioni abbiamo provato.
L’educazione sessuale deve essere anche educazione sentimentale, soprattutto oggigiorno.
Purtroppo la tendenza diffusa è a saltare le tappe e vivere una sessualità poco “condita” da sentimenti, da emozioni e da consapevolezza. Questo comporta un alto prezzo da pagare nello sviluppo armonico della personalità dei bambini e dei ragazzi.
La sessualità pone le sue basi nell’istinto, ma non si esaurisce in esso. Per un bambino, nato e vissuto in una famiglia dove amore e valori hanno un posto importante, essa deve significare molto di più.
Martina Berta
Psicologa-psicoterapeuta,
Studio “parole tue”, Via Cislaghi 6 (Milano), www.martinaberta.it
La psicologa Martina Berta tiene incontri periodici sul tema:
Sessualità e bambini
L’educazione sessuale come educazione affettiva
Mercoledì 28 gennaio 2015, ore 20.30-22.00
MILANO - Spazio Culturale My G, via Filicaia 4
Incontro dedicato al delicato tema della sessualità infantile. Tra gli argomenti della serata: come si sviluppa la sessualità nei bambini e le sue fasi, come educare i bambini ai sentimenti e al rapporto col loro corpo, come rispondere a domande sull’argomento.
Per info, costi e iscrizioni:
contattare la dott.ssa Berta al 338 1459608,
oppure inviare una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Immagine articolo:Rubí Flórez su Flikr