Ingegno e creatività. Molti pensano che “insegnarle” sia un'eresia: “c'è chi nasce creativo e chi diventerà un bancario” direbbero gli inglesi. Beh, non è così!
Tutti i bambini nascono con un potenziale creativo, anche se alcuni nascono dotati di particolari talenti.
In generale tendiamo a pensare che una persona creativa sia molto dotata dal punto di vista artistico. Essere molto dotati significa avere un talento, ma la creatività non corrisponde al talento artistico, la creatività ha a che vedere con la capacità di guardare alle cose in modo innovativo.
La creatività è la madre delle invenzioni e delle soluzioni nuove e risiede in ogni campo. Non possiamo dare il talento a chi ne è sprovvisto, ma possiamo aiutare i nostri figli a diventare creativi, a pensare fuori dagli schemi per trovare soluzioni nuove a problemi nuovi o antichi... e di questo abbiamo grande bisogno.
Ecco 10 trucchi per stimolare la creatività nei bambini
1. Liberi di sporcarsi
Sprigionare la creatività passa per avere avuto l'occasione di sperimentare. Quando si è piccoli questo significa fare esperienza fisica, tattile del mondo: manipolare, impiastrarsi mani e piedi con i colori, con la terra, sentire consistenze e sensazioni diverse. Questo per noi genitori a volte è una sfida, perché la nostra attenzione è ai vestiti macchiati, al lavoro che comporta ripulire un ambiente, ai germi, al timore che si facciano male.
La creatività è un'abilità tanto importante quanto la matematica per il futuro dei nostri figli, forse pensando a questo riusciamo a dare loro l'occasione di potersi sporcare.
2. Pochi NO e spazio all'esplorazione
Noi adulti abbiamo la tendenza a tenere molto sotto controllo i nostri figli, specie quando sono piccini. Siamo sempre pronti ad afferrare una manina che sta per toccare qualcosa che non va bene, a mettere ganci ai casseti per evitare di trovarci il pavimento della cucina invaso di pentole, siamo sempre pronti a dire loro come usare i giochi o gli oggetti.
La creatività viene dal crescere esplorando le possibilità. La capacità di astrazione è una dote che si acquisisce nell'adolescenza, quando si è piccini l'esplorazione deve essere pratica. Dunque spieghiamo bene ai bambini quali sono le POCHE cose pericolose che non vogliamo che faccia, e allentiamo il controllo sul resto. L'esplorazione degli spazi è una parte importante che nutre la creatività dei nostri figli.
Il bambino a cui vengono posti molti limiti, ovviamente perché pensiamo di fare il suo bene: evitare che si sporchi, che si faccia male, che crei guai, che si bagni, che si spaventi... - tendono a diventare ragazzi che hanno poca attitudine a pensare fuori dagli schemi.
3. Non facciamo confronti
La creatività è nutrita dal crescere sicuri e con una buona autostima, perché pensare fuori dagli schemi senza mettere filtri è spesso legato alla sicurezza di “essere giusti”.
Perché ciò avvenga oltre a cedere loro parte del controllo (tenendo a freno la nostra ansia) è molto importante evitare di fare confronti “hai visto com'è ordinato quel bambino...”, “Hai visto che bel lavoro ha fatto lei?”, “”vedi che lei non ha paura?” sott'intendendo sempre “mica come te!”
4. “Limiti” alla libertà
Mi piace molto questo punto, perché sembra un ossimoro: per stimolare la creatività dobbiamo limitare la libertà.
Ma questo è un trucco molto importante quando si fa fare ai bambini un progetto creativo.
Quando chiedete al bambino di realizzare qualcosa: un disegno, un oggetto, uno scritto, totalmente libero, la tendenza generale è quella di riproporre qualcosa che la persona già conosce, sa fare, ha sperimentato. Dunque l'esercizio produrrà qualcosa di già noto, già fatto.
Ma la creatività è il modo in cui noi creiamo cose, approcci, modi nuovi. Per stimolarla è importante, quando chiediamo al bambino o al ragazzo di produrre qualcosa, dargli alcuni requisiti a cui attenersi. Queste limitazioni, che nella vita sperimentiamo di continuo (limiti di budget, impossibilità di accedere a certi materiali, necessità di rispettare norme, tempi etc.), sono ciò che imporrà loro di pensare a modi nuovi o idee nuove.
Ad esempio: realizza delle uova decorate per Pasqua, ma non puoi utilizzare uova vere.
Oppure, disegna ciò che vuoi, ma devi rispettare 2 requisiti: deve essere un disegno colorato, ma non puoi utilizzare matite/pennarelli/tempere.
5. Domande aperte e pochi suggerimenti.
Avete presente quando i bambini disegnano qualcosa e noi suggeriamo i pezzi mancanti? Esempio
mamma ho fatto gli animali dello zoo: l'elefante, la zebra, gli uccelli...
che belli.... ma non mancano le orecchie all'elefante?, e ti ricordi che la zebra aveva le strisce?
Ecco, quello che possiamo fare invece è porre domande aperte che consentano al bambino di fare dei ragionamenti ed EVENTUALMENTE arrivare da solo alla soluzione. Es.
che belli.... ti ricordi quanti rumori c'erano vicino all'elefante?
A lui piacevano?
Quell'elefante ti ricordava la mamma di Dumbo?
Che bella zebra, potrebbe somigliare anche ad un asinello...
queste domande consentono al bambino di fare delle riflessioni autonome, di ripescare tra i suoi ricordi; potrebbero portarlo a modificare il disegno, ma potrebbe anche non succedere perchè lui vuole lasciare l'elefante senza orecchie e la zebra senza striscie. Dobbiamo cercare di non sostituirci a lui nella valutazione della sua rappresentazione, ma offrirgli spunti per pescare tra le informazioni che possiede e accettare il risultato finale anche quando a noi sembra incompleto o lacunoso.
6. Materiali accessibili – create l'angolo della creatività
Per stimolare la creatività è importante mettere loro a disposizione delle risorse. Non è necessario che siano cose costose, bastano materiali di recupero, come fogli colorati, cartoni, nastri, cose così, ma anche utensili tipo colla, forbici, colori. Fate in modo che questo materiale sia accessibile al bambino, ma anche molto ordinato e facile da riporre. Per il bambino deve essere facile decidere di utilizzarlo. L'ordine farà sì che possa facilmente accedere a tutto ed esserne ispirato.
Potete ad esempio prendere una grossa scatola di plastica e dentro mettere tanti barattoli riciclati, meglio se trasparenti: dividere le matite colorate per colore nei diversi vasetti, usare un vasetto per i nastri, un vasetto per gli utensili, un vasetto per i materiali raccolti in giardino, una cartelletta per i fogli colorati, etc.
7. Viva la noia
La noia è molto importante, è quello spazio in cui il cervello ha la possibilità di trovare quiete e lasciare scorrere il pensiero creativo. Dunque non siate ossessionati dall'organizzare ogni momento della giornata del bambino e neanche dall'organizzare spazi di attività creative. Lasciate che sia lui o lei a dover trovare delle attività per distrarsi. Approfondite questo tema con l'articolo "Mamma, io mi annoio!"
8. Limitate la tv e le attività passive
La tv, i giochi elettronici, e i vari device sono un'attrattiva irresistibile per i bambini. Va benissimo, spesso sono molto utili per rilassarsi, per svagarsi, per imparare. Stabiliamo però delle regole: la tv si guarda solo in certi orari, non si accende se stiamo cenando, e si fa un'attività per volta. Così i bambini non saranno frustrati, sanno che c'e' uno spazio per tv, uno per i giochi elettronici, ecc. ecc... ma sanno anche che c'è uno spazio in cui devono pensare ad ideare altro.
9. Cambiamo punto di vista
Spesso è utile guardare ad una cosa e giocare a cambiare punto di vista: se parliamo di un oggetto, guardiamolo al contrario, o mettiamolo in un contesto totalmente diverso da quello in cui viene usato. Oppure immaginiamo di essere persone diverse “se io fossi una principessa, come lo vorrei? E se fossi un cane? E se fossi un nonno?”, fingiamo che sia di materiali diversi... questo tipo di approccio è molto divertente e proficuo quando stiamo cercando di trovare soluzioni creative.
10. Attenzione quando offriamo aiuto
Quando offriamo aiuto ai bambini, dovremmo cercare di frenare l'istinto a risolvere loro un problema, o a dare loro la nostra soluzione, ma piuttosto dovremmo fornire loro delle alternative che li mettano davanti a scelte che possono compiere autonomamente.
Così se un bambino esordisce con “uffa, non so cosa fare”, anziché dirgli “perché non giochi con le bambole” potremmo chiedere “preferiresti un'attività movimentata o una cosa tranquilla? Hai più voglia di stare all'aperto o al chiuso?” e così via... dobbiamo solo dare una mano ad attivare il suo pensiero e lasciare che sia lui il protagonista della ricerca delle soluzioni.
di Barbara Siliquini
Commenti
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