Ormai lo sappiamo, il gioco non è solo un passatempo, il gioco è apprendimento, aiuto nel gestire le emozioni, divertimento, possibilità di esprimersi, tensioni che si allentano, comunicazione e interazione, il gioco è tutto questo e molto di più, perchè ogni persona, ogni bambino ha un suo personale e unico modo di giocare e naturalmente ognuno ha i suoi giochi preferiti.
Ma, da quello che ho potuto osservare, i giochi multimediali hanno un'attrattiva che, con gradazioni diverse, affascina tutti i bambini a tutte le età.
Questo è il motivo per cui io li considero una grossa potenzialità da utilizzare appieno e soprattutto al meglio.
Non significa che i miei bambini passano la loro giornata sul tablet, significa semplicemente che valuto il gioco multimediale alla pari con le classiche costruzioni o il gioco all'aria aperta e dedico quindi un tempo specifico a selezionare giochi che possano avere una valenza educativa ma anche un potenziale alto di divertimento, da proporre loro e con cui poi giocare insieme.
Perchè molti genitori sono contrari all'utilizzo dei dispositivi multimediali
Il rapporto tra i genitori e le nuove tecnologie crea da qualche anno una spaccatura abbastanza delineata tra i genitori "tutto è permesso" e i genitori "niente è permesso". Per fortuna ci sono anche molti genitori che si pongono con interesse e senso critico e che hanno quindi un approcio di maggior consapevolezza: leggono, studiano, sperimentano, propongono, osservano, accompagnano, verificano, chiedono opinioni...
Mi ha illuminato una citazione di Douglas Adams, grande appassionato di tecnologia e autore della famosa "Guida galattica per gli autostoppisti"
Le tre leggi fondamentali della “Percezione del Progresso:
- Tutto quello che si trova nel mondo alla tua nascita è dato per scontato.
- Tutto quello che viene inventato tra la tua nascita e i tuoi trent’anni è incredibilmente eccitante e creativo e se hai fortuna puoi costruirci sopra la tua carriera.
- Tutto quello che viene inventato dopo i tuoi trent’anni è un’offesa all’ordine naturale delle cose, è l’inizio della fine della civiltà e solo dopo essere stato in circolazione per almeno dieci anni torna a essere abbastanza normale.
— (Douglas Adams)
Questo spiega tutto.
Interesse e apprendimento
Come possiamo trarre il meglio dalle nuove tecnologie? Uno dei campi in cui spaziare è sicuramente quello dell'apprendimento, proprio per la grossa attrazione che le nuove tecnologie generano tra i bambini e i ragazzi, i giochi multimediali possono essere un valido alleato per integrare e sostenere lo studio classico su libri e quaderni.
Un recente studio ha dimostrato ancora una volta come sia più facile ed efficace imparare quando vi siano viva curiosità e interesse.
Non solo, i test hanno anche indagato come la motivazione intrinseca ad imparare (ovvero la curiosità) abbia un effetto anche sulla memoria. In entrambi i test che sono stati fatti immediatamente e ad un giorno di distanza, i partecipanti hanno mostrato un miglioramento nella memorizzazione di ciò che li incuriosiva ma, cosa ancora più straordinaria, hanno anche memorizzato informazioni aggiuntive che sono state mostrate loro durante questo stato di alta curiosità. Ciò è probabilmente dovuto ad una particolare connessione che viene attivata tra diverse regioni del cervello proprio dall'interesse e dalla curiosità verso un dato argomento.
Giocare per apprendere
Se spostiamo l'equazione "interesse = facilità di apprendimento" sui bambini ci rendiamo presto conto che il gioco on e off-line è ciò che cattura di più il loro interesse, a partire dal semplice gioco delle carte per imparare a contare, al classico "impiccato" che facevamo da piccoli per imparare a scrivere correttamente, le possibilità sono infinite e le risorse, tra giochi da tavola, App e giochi di ruolo sono davvero ampie.
La linea I-Wow di Imaginarium
La cosa che mi ha colpito della linea I-Wow è la possibilità, ancora poco esplorata, di far interagire elementi reali con elementi virtuali. Se c'è una critica, in parte condivisibile, che viene mossa ai giochi mulimediali, è che manchi l'aspetto, fondamentale per i bambini piccoli, della manipolazione. Sappiamo infatti che i bambini hanno bisogno della fisicità e della permanenza degli oggetti perchè possano "farli loro".
Nella linea I-Wow, il tablet è affiancato da oggetti reali che, appoggiati sopra al tablet come fosse un tavolo da gioco, permettono di passare da una modalità di gioco all'altra e di interagire tra i giocatori. Un'altra delle cose che mi è piaciuta è proprio la possibilità di giocare insieme, come un classico gioco da tavola permette.
Come funziona? Dovete acquistare la scatola del gioco dove sono presenti gli oggetti fisici (pedine, carte, materiali di gioco) e poi dovete scaricare la App gratuita direttamente sul vostro tablet.
Le App sono solitamente compatibili con Paquito (il primo tablet specifico per bambini prodotto da Imaginarium), Ipad e tablet Andorid ma ovviamente vi consiglio di controllare prima dell'acquisto i requisiti minimi di compatibilità.
I-Wow Orchestra
Vi parlo di due giochi in particolare che ho avuto la possibilità di testare insieme ai miei figli. Il primo I-Wow Orchestra, apre ai bambini il mondo della musica, in particolare alla musica classica e agli strumenti d'orchestra. Con tre modalità di gioco. Suonare, Direttore e Scoprire, con 10 melodie selezionate dei grandi maestri della musica i bambini potranno, disponendo le figure sullo schermo, suonare i vari strumenti, dirigere un'orchestra attivando e disattivando i vari strumenti e infine scoprire qualcosa di più su tutti gli strumenti d'orchestra.
E' consigliato a partire dai 4 anni poichè non vi sono particolari difficoltà di gioco, è necessario naturalmente che il bambino sia affiancato da un'adulto almeno inizialmente per poter comprendere appieno il funzionamento di gioco.
I-Wow Atlas World
L'atlante e il gioco interattivo I-Wow Atlas World è un gioco completo per esplorare il mondo da tutti i punti di vista.
E' possibile giocare con le carte senza l'uso del tablet, le carte comprendono 52 paesi con dati di interesse che nel gioco diventano "poteri" come le calssiche carte Gormiti o Skylanders.
Attraverso l'uso del tablet, oltre a poter utilizzare le carte in modalità automatica (tramite i QR code) vi sono altre 3 modalità di gioco: Discovery, Day & Night, Quiz.7
Nella modalità Discovery, orientando il tablet verso il mappamondo, fornito con il gioco, sarà possibile visualizzare dove si trovano i paesi e scoprire interessanti dati e curiosità. Attraverso i 4 segnalini Uomo, Cavallo, Bandiera e Edificio potrete imparare molte cose rispettivamente su popolazioni, animali, cultura e monumenti.
Per visualizzare i fusi orari e scoprire in quale parte del mondo è giorno o notte è possibile usare il segnalino Day & Night.
Infine, per valutare quanto avete imparato, potete divertirvi con il gioco a quiz in cui rispondere alle domande e valutare poi gli errori.
Questo gioco è consigliato a partire dagli 8 anni, anche perchè proprio in questo periodo i bambini iniziano a parlare di geografia a scuola.
di Barbara Motolese
In collaborazione con Imaginarium