Come e perché parlare di economia con i bambini

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Si può e si deve parlare di soldi e di economia ai nostri figli.

L'economia fa parte della vita dei bambini ogni giorno, dal solo fatto che ci vedono lavorare, fare la spesa o comprare loro qualche giocattolo possono già avere un'idea dell'uso dei soldi, inoltre da una certa età in poi possono ricevere una paghetta e iniziare a scegliere da soli come spendere la loro piccola cifra.

La verità però è che i bambini conoscono davvero poco del funzionamento dell'economia e molte parole importanti come "salario", "tasse" o "mutuo" che spesso sentono nelle conversazioni degli adulti, sono per loro un mistero.

E' da questo considerazione che è partita l'idea del progetto GRANDE! di BPER Banca, un progetto formativo sull’educazione finanziaria pensato per i bambini fino a 12 anni, l’obiettivo primario del progetto è far conoscere ai più piccoli il valore del denaro, sensibilizzandoli al tema del risparmio

BPER Banca è la capogruppo del Gruppo BPER, che è presente in 18 regioni con circa 1.200 filiali. Una grande banca nazionale, profondamente radicata in tutti i territori in cui opera.

Per riuscire a coinvolgere i bambini e i genitori, il progetto GRANDE! di BPER Banca si rivolge alle scuole attraverso l'invio di un kit contenente un gioco e altri materiali utili all'insegnante ma si rivolge anche alle famiglie attraverso il sito grande.bper.it, un sito completamente progettato a misura di bambino, sia nella grafica che nei contenuti con delle divertenti animazioni che spiegano in modo chiaro e divertente i concetti chiave dell'economia.

Perché parlare di economia con i bambini

Ci sono molti temi di cui noi genitori facciamo fatica a parlare con i nostri figli, un po' perché forse riteniamo che certi argomenti sono "da grandi" e un po' perché quando tentiamo di farlo ci si arrotolano le parole in bocca, usiamo termini troppo difficili e immancabilmente rimaniamo da soli a finire la frase mentre i nostri figli correndo in cameretta ci rispondono "sì sì ok ho capito, vado a giocare!".

Eppure parlare di economia non è solo importante per far conoscere informazioni utili ma anche per trasmettere i nostri valori legati al lavoro, ai soldi, al risparmio e a tutti i temi collegati.

Parlare di economia significa parlare di consapevolezza delle nostre scelte lavorative ed economiche, significa crescere bambini che sapranno muoversi con maggiore serenità nel mondo, che sapranno spendere, investire, risparmiare e anche donare il proprio denaro in modo equilibrato
Significa insegnare a suddividere il denaro in base a piccoli "contenitori" che hanno proporzioni diverse, quello che spendiamo per esempio non può essere più di ciò che guadagniamo altrimenti creeremo dei debiti, ma non ha senso neanche privarci di qualsiasi cosa per risparmiare altrimenti se ci siamo tenuti troppo faremo prima o poi delle spese irrazionali che non ci daranno neanche soddisfazione.

Non credo che nessuno di noi possa dire di essere davvero equilibrato nell'utilizzo dei soldi, ecco perché è importante cominciare a conoscere e sperimentare su piccole cifre da bambini tutto ciò che poi da adulti saremo chiamati a fare su cifre più grandi e con maggiori responsabilità.

Primo passo nell'educazione finanziaria: conoscere l'economia

Il sito grande.bper.it è costruito come una grande animazione, appena entrati siamo già nella Valle della parsimonia e veniamo accolti da Billo e Perla, i nostri due accompagnatori.
Proseguendo possiamo scegliere quale luogo visitare: la pizzeria, la scuola, la banca, il mercato e anche il luna park.

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Ogni luogo ci insegnerà parole e concetti legati all'economia e impareremo anche qualche curiosità storica che anche gli adulti spesso non conoscono, per esempio sapete da cosa deriva la parola "salario"? Deriva dal "sale" con cui venivano pagati i soldati romani. Il sale era infatti molto prezioso perché permetteva di conservare il cibo, in Etiopia si utilizza ancora adesso come moneta.

I video, che disseminano il percorso, sono molto divertenti per la presenza di buffi personaggi, spiegano con termini semplici e grazie alle animazioni, alcuni concetti chiave come il funzionamento di un'impresa, la legge della domanda e dell'offerta, il ruolo delle banche e nel luna park incontrerete anche qualche mostro come il deficit di bilancio o la crisi.

Secondo passo nell'educazione finanziaria: partire da problemi concreti

Grazie al progetto GRANDE! di BPER Banca per la prima volta i bambini sono entrati a Italians Festival, il festival della creatività italiana, con un laboratorio a loro dedicato in cui sono stati stimolati con creatività ad affrontare in modo semplice e ludico il mondo dell’economia e del risparmio, andando alla ricerca di soluzioni alternative a problemi concreti

Il laboratorio, dal titolo “Piccoli creativi oggi. Grandi creativi domani”, condotto da Rossana Tocchi, Creative Director TBWA/Italia e a cui anche noi abbiamo partecipato, ha sfidato i bambini a creare un progetto su alcuni temi proposti utilizzando grandi fogli di cartoncino, pennarelli, colla e tanti altri materiali. I bambini si sono divisi in gruppi e hanno cercato una soluzione per ridurre l'inquinamento, per diminuire lo spreco di acqua e detersivi e per rendere alcuni nostri gesti quotidiani più sostenibili.

lab bper

Ne sono venute fuori delle soluzioni davvero incredibili a partire dalla scuola volante che ogni mattina si sposta per andare a prendere i bambini a casa in modo da evitare gli ingorghi delle automobili (e diminuire lo stress dei genitori!).
Poi c'erano automobili che utilizzano l'acqua come carburante, il vestito che non si sporca mai perché fatto di un materiale speciale, il rubinetto che si spegne quando ti allontani, il palloncino che non scoppia mai, la bacinella per risparmiare l'acqua e molte altre idee creative.

Terzo passo dell'educazione finanziaria: sperimentare

Parlare e pensare ovviamente non è sufficiente, è necessario anche sperimentare nella pratica.
Si può cominciare da quando sono molto piccoli a fargli prendere confidenza con le monete, guardatele insieme, chi sono i personaggi raffigurati? Provate a collezionare gli Euro di diversi paesi e poi con le banconote non appena siete sicuri che non finiscano stracciate o masticate.

A partire dai 6-7 anni potete dare ai bambini una piccola paghetta, uno o due euro la settimana saranno sufficienti per potersi sperimentare, all'inizio state soltanto ad osservare per capire che attitudine hanno: li spendono subito tutti? Oppure al contrario hanno paura di spenderli per non averli più?
E poi provate a fare loro delle domande per stimolare delle riflessioni e parlatene insieme senza voler per forza imporre il vostro punto di vista. Chiedete per esempio come si fa a comprarsi qualcosa di più costoso o fate insieme un elenco delle cose che desiderano acquistare.

Quando sono più grandi, verso i 9-10 anni potreste creare insieme una divisione dei soldi in contenitori diversi, una parte per i giochi, una parte per i grandi desideri, una parte per donare a progetti che amano... mia figlia per esempio ha risparmiato per qualche mese metà della sua paghetta e dei soldi che arrivavano dai nonni per potersi comprare un tablet e alla fine noi abbiamo deciso di raddoppiare la cifra premiando il suo impegno e poterle comprare un tablet migliore e più duraturo.
Con i soldi da donare invece ha protetto per un anno un pezzo di foresta equatoriale con sua grande soddisfazione.

E infine invogliateli a trovare nuovi modi per creare o ricevere denaro, anche se sono bambini ci sono tante possibilità, per esempio possono raggrupparsi per scrivere un giornalino da vendere ai genitori (io lo facevo ed era bellissimo!), oppure mia figlia l'anno scorso si era impegnata a portare al vicinato le nostre uova quindi riceveva una paghetta supplementare per questo. Se non avete idee vi suggerisco di chiedere ai nonni, di solito sono pieni di idee di lavoretti che risalgono ai tempi andati e che sono perfette per i bambini oppure si inventeranno qualche impegno importante da offrire ai nipotini in cambio di qualche euro aggiuntivo!

Non si tratta ovviamente di sfruttare il lavoro minorile o di rendere vostro figlio un piccolo affarista, per lui sarà come un gioco per mettersi alla prova e sentirsi già GRANDE!

 

di Barbara Lamhita Motolese 

In collaborazione con 

bper logo

 

Immagine principale: mother and daughter putting coins on Shutterstock.com

Barbara Lamhita Motolese

Amo l'innovazione in tutti i campi, e come mamma mi sono scoperta innovativa facendo scelte del passato!
Vivere la mia genitorialità ricercando la coerenza con il mio sentire e con il mio pensiero, mi ha portato a esperienze poco comuni e molto felici: il parto in casa, il co-sleeping, il babywearing, e l'homeschooling... per citarne alcune.
Sono un'appassionata custode della nascita e della genitorialità consapevole.
Ho dato vita a Lallafly.com e al suo blog GenitoriChannel.it per coniugare la mia passione dei temi genitoriali con quella per il web.

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