Sonno nei bambini: come funziona e come agevolarlo (video)

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Il SONNO è IL tema di quando si diventa genitori, più che il sonno, la sua mancanza dovremmo dire.

Ma siamo sicuri che il nostro bambino abbia un problema di sonno? Perchè noi, generazione poco esposta ai bambini, abbiamo l'idea che un bambino buono sia quello che mangia e dorme tutta la notte, ma i bambini “normali” in realtà hanno cicli di sonno diversi dagli adulti, che prevedono molti più risvegli dei nostri, quindi prendere conscienza che un sonno frammentato sia normale, può aiutarci a vivere più rilassati anche il nostro sonno non più filato.

La natura ha “pensato” i bambini con risvegli frequenti per ottime ragioni: una è quella di assicurarsi che vi sia sempre un adulto pronto ad occuparsi di lui, soprattutto quando è buio... non dimentichiamo che fino a poche migliaia di anni fa vivevamo nelle caverne, e ancora oggi, in molti posti del mondo, non si vive in case di cemento al riparo da ogni pericolo.

Inoltre la notte è il momento in cui è massima la produzione di latte materno e la suzione più frequente è importante per mantenere questa produzione e aiutare la mamma a svuotare il seno.

Guardiamo come funziona il sonno nei bambini, in termini scientifici, questo ci aiuterà a trovare dei comportamenti che lo agevolino...

 

 

Se il vostro bambino è di quelli che hanno davvero un sonno molto difficile, dorme pochissimo, fatica ad addormentarsi, allora è importante provare ad aiutarlo.

Non esistono ricette preconfezionate per far sì che ogni bimbo dorma tutta la notte filata però alcuni accorgimenti possono aiutarci a diminuire o vivere meglio i risvegli notturni:

 

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1. prossimità notturna: molto spesso dormire nelle vicinanze o a contatto con un adulto riduce i risvegli. Per i bambini allattati questo consente anche di poppare rimanendo in uno stato di semi-veglia agevolando poi la transizione verso il sonno.

2. l'alimentazione: alcune sostanze sono eccitanti (caffeina, cibi ricchi di zucchero, cibi ricchi di sale o glutammato, cibi ricchi di grassi idrogenato e coloranti) e passano nel latte materno, altre invece agevolano il sonno (il latte materno, lattoderivati, legumi, cereali). L'alimentazione naturale suggerisce un brodo vegetale senza sale fatto di zucca, cavolo cappuccio e cipolla, per aiutare il sonno la sera.

3. rituali: i bambini gradiscono i comportamenti abitudinari, creare un rituale pre-nanna può favorire il buon sonno, evitare di svolgere attività eccitanti è una buona idea (no alla lotta, al solletico, ai giochi con luci e rumori, alla tv e al computer per i più grandini)

4. non fare raffronti tra bambini! Ognuno ha caratteristiche proprie ed è inserito in un contesto proprio.

 

Il sonno in genere si normalizza intorno ai 2 anni – 2 anni e mezzo, in cui anche i bambini più difficili cominciano ad avere ritmi di sonno più in linea con i nostri. Nei bambini più grandini, che già mangiano cibo solido in tutte i pasti, se il sonno è molto disturbato, il bambino appare sofferente, digrigna i denti è molto irritabile durante il giorno, val la pena anche assicurarsi che non abbia gli ossiuri, parassiti intestinali che possono provocare mal di pancia, soprattutto di notte, e anche notti molto disturbate. Per questo occorre parlare con il pediatra, perché gli ossiuri richiedono trattamenti farmacologici e sono difficili da debellare con rimedi naturali.

Noi consigliamo vivamente il libro di Sara Letardi – edizioni Bonomi – Il mio bambino non mi dorme, scritto da una mamma il cui bambino era di quelli con un sonno veramente difficile, e ricco di consigli pratici.

Ecco un breve articolo scritto da lei: Consigli per una nanna sarena

4 sit com carine sulle tipiche situazioni di sonno con un neonato... tu in quale ti riconosci?

E per quando sono più grandini: Suggerimenti per dormire soli nella loro cameretta

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