Per questo abbiamo chiesto aiuto all’avvocato Eleonora Georgiacodis, esperta su temi che riguardano proprio il diritto di famiglia.
Va detto, infatti, che il diritto al nome è un diritto della personalità riconosciuto e garantito dalla legge, perché esso è un segno distintivo e di identificazione della persona nella sua vita di relazione.
Quando si dà il nome al bambino e chi può farlo
Il nome si acquisisce con la nascita, momento nel quale si diventa titolari di diritti e di doveri.
Al momento della nascita del bambino uno dei genitori (oppure l’ostetrica, il medico o altra persona che abbia assistito al parto) devono fare la dichiarazione di nascita contenente le indicazioni circa il luogo ove la stessa è avvenuta, il giorno e l’ora, il sesso del bambino e il nome che gli viene dato.
Tale dichiarazione va fatta entro dieci giorni dalla nascita presso il Comune nel cui territorio è avvenuto il parto oppure entro tre giorni dalla nascita presso la direzione sanitaria dell’ospedale o della casa di cura dove è avvenuta la nascita.
Se il parto avviene senza l’assistenza di personale sanitario il dichiarante produrrà una dichiarazione sostitutiva che attesta l’avvenuto parto.
Se la dichiarazione di nascita avviene dopo i dieci giorni occorre indicare le ragioni del ritardo. Tali informazioni sono alla base della formazione dell’atto di nascita con il quale si attribuisce il nome al bambino.
Se la persona che fa la dichiarazione di nascita non dà il nome al bambino, vi provvede l’ufficiale di stato civile.
I limiti che la legge pone ai nomi
La legge pone alcuni limiti in tema di attribuzione del nome:
- è vietato dare il nome del padre vivente,
- è vietato dare il nome di un fratello o di una sorella vivente,
- è vietato dare un cognome come nome,
- è vietato dare il nome dare un nome ridicolo o vergognoso.
- Sono leciti i nomi stranieri ai bambini di cittadinanza italiana purché espressi con le lettere dell’alfabeto italiano con l’inclusione delle lettere J, K, X, Y, W.
- Non si possono dare più di tre prenomi, anche separati, che comunque costituiranno un unico prenome (che dovrà essere riportato negli estratti e nei certificati rilasciati dall’ufficiale di stato civile e dall’anagrafe).
- il nome deve corrispondere al sesso del bambino.
Tra i divieti non vi sono le indicazioni geografiche, che sono quindi consentite.
Se chi trascrive il nome viola la legge?
In caso di attribuzione di nome che sia contrario alle norme previste dalla legge sullo stato civile, l’ufficiale di stato civile non può rifiutare di trascrivere il nome, ma deve poi fare una segnalazione alla Procura della Repubblica che promuoverà un giudizio di rettificazione.
Le regole sul nome valgono solo per i bambini di nazionalità italiana (cioè nati da almeno 1 genitori italiano).
Al bambino straniero si applicheranno infatti le norme dettate dalla sua legge nazionale in tema di nome e cognome, anche se nato in Italia.
Un tempo era il padre a scegliere il nome… oggi
La scelta del nome è un atto di esercizio della potestà genitoriale che implica l’accordo tra i genitori, avendo la riforma del diritto di famiglia superato il principio per cui tale potere spettava al padre in quanto capo della famiglia e titolare delle decisioni familiari.
In caso di disaccordo dei genitori sulla scelta del nome gli stessi si dovranno rivolgere al Tribunale per i Minorenni (art. 316, 3 comma del Codice Civile); il giudice cercherà di suggerire le determinazioni che riterrà più utili nell’interesse del figlio e dell’unità familiare, nel caso in cui i genitori non trovassero un accordo, attribuirà il potere di decisione al genitore che risulterà più idoneo a curare l’interesse del figlio.
Tale procedura è lunga, come ci si comporta nel frattempo? Si sospende la formazione dell’atto di nascita? Si ritiene di no, l’atto sarà formato con il nome comunicato da chi ha compiuto la dichiarazione di nascita o, in mancanza, dall’ufficiale di stato civile, si procederà poi ad eventuale rettifica all’esito del giudizio davanti al Tribunale per i minorenni.
Un bambino può prendere il cognome della mamma?
Il figlio nato da genitori sposati
Il figlio nato da genitori sposati assume il cognome del padre. Non vi è nessuna norma che lo prevede esplicitamente, ma si tratta di una regola che viene ritenuta presente nell’ordinamento e riconducibile ad una serie di norme.
E’ stata più di una volta sollevata la questione di costituzionalità in merito all’impossibilità dei genitori di scegliere quale cognome attribuire ai figli e circa l’impossibilità di dare il cognome materno o il doppio cognome, poiché ciò appare in contrasto con il principio di parità tra i coniugi che discende dalla carta costituzionale e permea il nostro diritto di famiglia; ma la corte Costituzionale l’ha finora respinta. Anche recentemente la Corte Costituzionale (sentenza n. 61/2006), pur dando atto che il sistema attuale è espressione di una concezione patriarcale della famiglia e che i tempi sono maturi per un cambiamento, ha ritenuto che occorra una legge per modificarlo. Dunque, ad oggi due genitori sposati non possono scegliere di dare o aggiungere il cognome materno al figlio.
Il figlio nato da genitori non sposati
Per il figlio nato da genitori non sposati invece la situazione è più variegata:
- egli assume il cognome del genitore che per primo ha effettuato il riconoscimento (quindi anche la madre)
- se il riconoscimento avviene in contemporanea assume il cognome del padre (art. 262 c.c.).
- Se il riconoscimento da parte del padre naturale o l’accertamento della filiazione avvengono in un momento successivo al riconoscimento da parte della madre, il figlio naturale può anche assumere il cognome del padre aggiungendolo o sostituendolo a quello della madre; in caso di figlio minorenne decide il Tribunale per i Minorenni, con riferimento esclusivo all’interesse del minore e alla tutela della sua identità personale, quindi se il cognome materno è divenuto tratto distintivo dell’identità personale del bambino, egli avrà diritto a conservarlo.
Si possono cambiare il nome o il cognome?
La modifica e il cambiamento del cognome e del nome possono essere fatti solo nei casi e con le modalità espressamente indicate dalla legge e ciò si spiega con il carattere assoluto, immodificabile e irrinunciabile del nome.
Vi sono due tipologie di modifiche previste (artt. 84 e ss. del dpr 396/2000):
- una avente ad oggetto la richiesta di cambiamento del cognome o di aggiunta di un altro cognome al proprio, di competenza del Ministero dell’Interno,
- l’altra avente ad oggetto il cambiamento del nome o l’aggiunta di un altro nome al proprio o la modifica di un cognome perché ridicolo, vergognoso o perché rivela origine naturale, a rivolgersi al Prefetto del luogo di residenza.
In entrambi i casi è importante specificare bene la ragioni e le motivazioni materiali e morali della domanda, nonché allegare idonea documentazione giustificativa. Tali procedure potranno anche essere promosse dai genitori in rappresentanza del figlio minorenne (infra sedicenne), in questo caso vi sarà un maggiore controllo e attenzione da parte dell’autorità amministrativa circa la rispondenza del mutamento all’effettivo interesse del bambino.
Gli articoli di legge che disciplinano il diritto al nome, oltre a quelli citati.
- La Costituizioni all'articoli 2 e all’art. 22: “Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome”;
- Codice Civile art. 6 “Ogni persona ha diritto al nome che le è per legge attribuito. Nel nome si comprendono il prenome e il cognome. Non sono ammessi cambiamenti, aggiunte o rettifiche al nome, se non nei casi e con le formalità dalla legge indicati”.
- La Convenzione di New York sui diritti del fanciullo (20.11.1989 art. 7) prevede che il fanciullo abbia diritto ad essere registrato immediatamente dopo la nascita e ad avere un nome.
- Una disciplina più specifica in tema di nome e cognome si trova nel D.P.R. 3.11.2000, n. 396, legge di riforma dell’ordinamento dello stato civile.
Eleonora Georgiacodis
avvocato del Foro di Milano
Commenti
cordialità
Eleonora Georgiacodis
io e mia moglie aspettiamo un bambino e nel caso sia maschio ci piacerebbe chiamarlo Lorenzo Maria, senza virgola di separazione.
Io mi chiamo Lorenzo e la domanda è se questo rientri nella fattispecie un cui si vieta di dare il nome del padre vivente al figlio.
grazie mille
cordiali saluti
avv. Eleonora Georgiacodis
Io e mio marito abbiamo deciso di chiamare il nostro bambino J.J,Giuseppe.
Ci sono delle restrizioni?
Grazie
cordialità
avv. Eleonora Georgiacodis
io e il mio compagno di nazionalità rumena vorremmo che il bambino portasse il mio cognome e il cognome da nubile di sua madre (nonna paterna).
il cognome principale sarebbe, comunque, il mio. (io sono cittadina italiana)
Come posso far si che ciò avvenga?
Se il bimbo nasce DOPO il matrimonio è obbligato ad assumere il cognome paterno, se nasce PRIMA può prendere il mio, aggiungere quello del padre in un secondo momento, ma non quello della nonna.
Mi pare di capire che non ci sia soluzione legislativa che conceda di mettere come secondo cognome il cognome della nonna paterna, escludendo a priori quello del padre.
Grazie
francesca
cordialità.
su questo tema dovrete trovare un accordo fra voi, ovviamente. Se la questione diventa difficile da mediare, potete discuterne insieme ad un mediatore o una mediatrice, sono figure che nel loro bagaglio personale hanno competenze per aiutare lo svolgersi di una discussione fra due persone che la pensano diversamente per arrivare ad un punto in comune, sono delle figure di couseling.
Detto cio' i nonni sono preziosi, ma a volte è difficile anche gestire il rapporto con loro. Posso dirti che comunque si chiamera' questa bambina i nonni impazziranno per lei e difficilmente le dichiarazioni di ora saranno sostenibili in futuro.
I bambini con i doppi nomi in genere vengono chiamati con un solo nome, e questo non genera loro particolari problemi. Spesso scoprono di avere piu' di un nome quando sono piu' grandini, vanno alle elementari e devono rispondere agli appelli.
La confusione nasce piuttosto nelle pratiche della burocrazia: le iscrizioni a scuola, ai corsi, nei documenti, nei biglietti aerei, nelle visite, etc. li' avere molti nomi crea confusione, si.
piccoli passi verso la parificazione nell'uso del cognome (materno o paterno) speriamo diventi legge!
Grazie
Alex
Auguri per la bimba in arrivo
Grazie mille per la risposta, anche se non c'è nessuna neonata in arrivo, solo curiosità perché è il mio nome femminile preferito che comunque intendo dare in caso.
Ancora mille grazie per la risposta rapida
Alex
Grazie.
avv. Eleonora Georgiacodis
inoltre vorremmo dare il doppio cognome, prima quello del padre e poi della madre, noi genitori non siamo sposati. mi potete aiutare a capire come fare?
grazie tante
dovrebbe perche' mia moglie,nn vuole farmelo sapere.questo lo devo ancora capire,ma il vero problema e' che mia moglie vorrebbe chiamare mia figli irene,nome della sorella di mia moglie,e so che per legge nn lo puo' fare io invece vorrei chiamarla maura.come posso fare per impedire a mia moglie di mettere nome irene se mi nascondera' il giorno del parto?premesso che mia moglie e' di napoli e che ha richiesto lei la separazione e che vuole rivivere dinuovo a napoli?.....mi puo' aiutare?....
colgo l'occasione di ringraziarla e porgo distinti saluti.
pierluigi.
Grazie
avv. Eleonora Georgiacodis
questa è la prima di tantissime piccole e grandi decisioni che dovrete prendere insieme per vostro viglio, è importante che costruiate nel tempo una modalità di comunicazione che potete utilizzare per confrontarvi, il più possibile serenamente, dicendo ciascuno le proprie esigenze e ascoltando quelle dell'altro per riuscire a prendere una decisione condivisa. Potreste prendere in considerazione l'idea di farvi aiutare in un percorso di coppia, ci sono molti corsi e professionisti che operano in questo campo.
"Il figlio nato da genitori non sposati
Per il figlio nato da genitori non sposati invece la situazione è più variegata:
egli assume il cognome del genitore che per primo ha effettuato il riconoscimento (quindi anche la madre)
se il riconoscimento avviene in contemporanea assume il cognome del padre (art. 262 c.c.).
Se il riconoscimento da parte del padre naturale o l’accertamento della filiazione avvengono in un momento successivo al riconoscimento da parte della madre, il figlio naturale può anche assumere il cognome del padre aggiungendolo o sostituendolo a quello della madre; in caso di figlio minorenne decide il Tribunale per i Minorenni, con riferimento esclusivo all’interesse del minore e alla tutela della sua identità personale, quindi se il cognome materno è divenuto tratto distintivo dell’identità personale del bambino, egli avrà diritto a conservarlo."
Forse potreste adottare la strada di un riconoscimento prima della madre e poi suo in modo che il ragazzo abbia due cognomi...
ma occorrerebbe consultare un avvocato o il comune per accertarsi della cosa giusta da fare.
io e il mio compagno (non siamo sposati) vorremo dare sia il suo cognome che il mio al nostro bambino, è possibile?
Cordiali saluti Michela e Manuel
i nomi come Ramses e Nefertiti sono accettabili dall'anagrafe?
Premesso che il nome da me scelto non rientra nei casi di ridicolezza etc.. vorrei sapere se, in quanto padre, è nelle mie facoltà dare un nome che piaccia a me AFFIANCO E NON AL POSTO di quello che piace alla madre e come dovrei comportarmi in caso di risposta affermativa.
Grazie mille.
purtroppo questo non è uno sportello di consulenza legale, quindi non possiamo assicurarti che l'avvocato risponda celermente alla tua domanda.
Forse puoi recarti al comune per chiedere a loro come comportarti.
Nell'articolo però si dice chiaramente che in caso i genitori non trovino accordo:
"... come ci si comporta nel frattempo? Si sospende la formazione dell’atto di nascita? Si ritiene di no, l’atto sarà formato con il nome comunicato da chi ha compiuto la dichiarazione di nascita o, in mancanza, dall’ufficiale di stato civile, si procederà poi ad eventuale rettifica all’esito del giudizio davanti al Tribunale per i minorenni."
Se leggi con attenzione l'articolo nel paragrafo "Un bambino può prendere il cognome della mamma?"
dice che se siete sposati non può prendere il nome materno. Se non siete sposati una possibilità c'è:
"Se il riconoscimento da parte del padre naturale o l’accertamento della filiazione avvengono in un momento successivo al riconoscimento da parte della madre, il figlio naturale può anche assumere il cognome del padre aggiungendolo o sostituendolo a quello della madre; in caso di figlio minorenne decide il Tribunale per i Minorenni, con riferimento esclusivo all’interesse del minore e alla tutela della sua identità personale, quindi se il cognome materno è divenuto tratto distintivo dell’identità personale del bambino, egli avrà diritto a conservarlo."
Ho una curiosità. Io sono cresciuta per quattro anni con i miei nonni, fui molto legata a loro soprattutto alla nonna materna, che purtroppo è mancata due anni fa circa.
Si può mettere a fianco del cognome paterno il cognome della nonna materna? Quindi invece di Maria Rossi, immettere Maria Rossi Pincopallino, ove Pincolpallino è il cognome della nonna?
Grazie
Forse puoi metterlo nel nome Maria Pincopallino Rossi, dove pero' Pincopallino sarà il suo nome.
Ma anche in questo caso, se il cognome è strano, potresti avere delle difficoltà a mettere questo nome alla bambina.
Pensa che possa essere un problema per un padre di nome Alessio dare ad un figlio maschio il nome Alex? Ed Alexander o Alessandro?
La nascita avverrebbe all'estero e dovrebbe essere trascritta al comune AIRE tramite un consolato?
La ringrazio in anticipo per il suo aiuto.
PS: se fosse un problema, sarebbe risolvibile aggiungendo un secondo prenome?
I got my sitizenship after all investigation from Italian government lasted for 3 years. my name changed to my ancestral name bore by my father Mba transmitted to me i became Juliet Mba. Just in 2012 MBA becagan to reign they put my name in default, everybody began to use this name even free i can no longer communicate with my family for 6 years because Master of Business administration, who took this name from my Spiritual Father Olumba Olumba Obu. Now they are rationing this name free to every one so everybody on facebook be it man or woman use this name when a message comes to me, it goes to their hand. They are in charge og my phone. Has anyone used Macdonald, without going to prosen? Above all my ancestral name for all our family is Mba an abbreviation of Ughiaerumba. Think about that. I have every document to show that they don't have the right to ban my name or default it for their own use. I am from IMO state of Nigeria, Mba ia black man's name Africa.Master of Business and Administation, defaults my ancestral name Mba everywhere
intanto prova a mediare con un doppio nome, in modo che tu ne scelga uno e lui un altro, es. giuseppe mario.
Poi quello che puoi fare é prendere contatto Con l’ospedale in qs giorni e chiedere loro come puoi impedire che tuo marito registri il none senza il tuo consenso.
Perché in genere, mentre la mamma riposa il papà si reca nell’ufficio dell’ospedale dedicato alla registrazione della nascita. Dunque chiedi direttamente all'ospedale se puoi intervenire prima.
Se partorisci in casa invece, dovrete recarvi in comune x registrarlo. Facci sapere come va!
VOlevo chiederVi consigli per il mio problema:
Ho un figlio nato da 4 giorni con la mia compagna non convivente.
Non siamo mai andati molto daccordo e lei, uscita dall-ospedale, ha registrato il bimbo a suo nome nonostante io voglia riconoscerlo.
Posso oppormi a questa ingiustizia? Io voglio riconoscerlo, voglio che porti il mio cognome e voglio essere presente, ma lei non vuole.
Grazie in anticipo
in questo caso dovrai procedere al "riconoscimento tardivo" procedura per la quale è richiesto l'assenso della mamma. Se la mamma si oppone il giudice ascolterà le sue ragioni. Le ragioni di chi si oppone al riconoscimento devono essere molto solide, ad esempio il fatto che il riconoscimento possa costituire un pericolo per il bambino, altrimenti il giudice disporrà il riconoscimento.
Per il cognome, nel caso di riconoscimento da parte dei due genitori in modo disgiunto, il bambino prende il cognome del genitore che l'ha riconosciuto per primo, quindi non credo sia possibile ovviare...
Con il riconoscimento sorgono anche tutti gli obblighi di mantenere, istruire ed educare i figli.
Al di là di tutto, avendo un figlio insieme tu e questa persona, dovrete avere un rapporto per tutta la vita, il vostro rapporto condizionerà molto questo bambino, la sua storia e la sua serenità (come la vostra), credo sia molto importante cercare di trovare un terreno di dialogo fra voi, magari facendovi aiutare da una mediatrice famigliare che vi aiuti a trovare un modo sereno e costruttivo di comunicare.
Dal pdv giuridico trovi molte informazioni qui: avvocatoflash.it/.../...,
dal pdv relazionale è importante trovare un professionista nella tua zona. Se vuoi indicarci dove sei, possiamo capire se c'è qualcuno tra i professionisti che conosciamo come GenitoriChannel.
Un grande in bocca al lupo!
Barbara S.
Nello specifico io e la mia ex compagna (non sposati e non conviventi) della provincia di Ascoli piceno non siamo mai andati molto daccordo ma eravamo intenzionati a riconoscerlo insieme e dargli il mio cognome.
Al momento del parto (dove io ero presente) ha cambiato idea ed ha voluto registrarlo da sola con il suo cognome.
Io all'inizio sono rimasto sconvolto e volevo dimenticarmene, ma il cuore non me lo consente, qindi voglio riconoscerlo, anche xche è anche mio figlio e lo abbiamo voluto insieme.
Premetto che il bimbo è nato da poco, il 13 maggio 18. Potrei anche oppormi al solo suo cognome e far mettere anche il mio visto che non sono trascorsi 10 giorni e lei ha fatto tutto da sola senza dirmelo?
Grazie ancora x l'aiuto.
conosco AscoliPiceno molto bene, perché ci sono nata :-), ma non sono sicura di saperti indicare una persona che sappia seguire la vostra relazione, io vivo a milano e non ho molti agganci lì.
Quanto alla domanda che poni, non sono in grado di darti una risposta non essendo avvocato. Prova con il link che ti ho segnalato nell'altro commento.
Il mio convivente si chiama Alessandro, nostro figlio nascituro pensavamo di chiamarlo Alex.
È fattibile per legge, senza problemi in Comune oppure vietato e pertanto dobbiamo rivedere le nostre idee?? Grazie mille!!!