Estate, pannolini e irritazioni: cosa fare!

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Come comportarsi d'estate con i pannolini e le irritazioni della pelle?

Oggi voglio parlarti di come risolvere le irritazioni da pannolino e le irritazioni della pelle dei culetti in estate, una stagione che ci regala più di una possibilità su questo fronte. Oltre che dotarti di una crema naturale adatta allo scopo possiamo cambiare alcune delle nostre abitudini, per dare davvero sollievo ai bambini e prevenire oltre che migliorare gli arrossamenti del culetto.

E' arrivato il caldo, chi si trova in città senza aria condizionata boccheggia, chi si trova nelle zone di villeggiatura cerca l'ombra nei momenti più caldi e si dedica un bel bagno rinfrescante. Tutti noi ci concediamo un abbigliamento fresco e succinto, l'ideale per affrontare la calura... e i bambini con il pannolino?

Il pannolino, qualunque esso sia, è un'imbottitura che infagotta i culetti dei nostri bimbi, una circostanza davvero fastidiosa quando fa molto caldo, magari siamo in spiaggia o in acqua.

Ma come fare? Mica possiamo toglierlo?! Dirà qualcuno.
Se per te il bambino è ancora troppo piccolo per spannolinare, allora non è questo che ti propongo. Ma semplicemente di guardare all'uso del pannolino in modo diverso, con l'obiettivo, quando possibile, di evitare alla tua bimba o bimbo di doverlo sopportare in modo costante.

Ricordati che i bambini non sono “dei rubinetti aperti”: fanno pipì ogni tanto, esattamente come noi, a volte con una frequenza un po' maggiore, fanno popò più di rado e sono sicura che, se ci pensi, sai anche dirmi anche quando. In genere una o due volte al giorno e più o meno sempre in una stessa fascia oraria.
Il discorso è diverso per i neonati che fanno pipì e popò più frequentemente.

Dunque, nel momento in cui prendiamo coscienza del fatto che i bimbi non sono come un rubinetto rotto, possiamo contemplare circostanze, tempi e modi in cui tenerli senza pannolino. Non con l’obiettivo di spannolinarli, ma solo di farli stare più comodi e freschi, qualsiasi sia la loro età.
Brevi o lunghe pause senza pannolino, in modi e luoghi in cui un incidente pipì o popò non sono un grosso problema.

Quando e come non usare il pannolino d'estate.

Se sei in spiaggia, in riva al mare, al lago o in un'area con un prato, lascia che la bambina/o indossi una semplice mutandina o costumino.
Assolutamente no al pannolino in spiaggia o in mare: l'acqua, la sabbia e il caldo generano un ambiente insalubre per la pelle e i genitali.

Se sei a casa tua in giardino o sul balcone tieni uno straccio a portata di mano, per esser pronta nel caso di una pipì in terra, e lascia la bimba o il bimbo senza pannolino.

Se la bimba/o è ferma sul lettino da spiaggia, o deve fare la nanna, o è stanziale su un asciugamano, puoi attrezzarti con delle traversine; le trovi negli ipermercati, le puoi acquistare a metraggio o puoi prendere un tessuto imbottito tipo quello che si usa per proteggere i tavoli e ricavarne dei rettangoli delle dimensioni di un piccolo asciugamano, da mettere sotto al sederino.
In questo modo puoi tenere la bambina senza pannolino con la possibilità di cambiare semplicemente il telino impermeabile sul quale è stesa o seduta, in caso di pipì. Basterà poi dare una sciacquata al telino e metterlo al sole per poterlo riutilizzare in meno di 1 ora.


Cosa preparare

La piccola accortezza di trovare dei momenti “senza pannolino” assicurano alla piccola, o al piccolo, di non soffrire il caldo e di non tenere il sederino impacchettato e con un ambiente caldo, umido e ricco di batteri quando è evitabile. L’estate e gli ambienti all’aperto lo consentono. E’ vero che la bambina farà delle pipì addosso, ma se sei in spiaggia o all’aperto non sarà un grave incidente se sei preparata a gestirlo.

Ecco cosa preparare per consentirle questa libertà:

  • Diverse mutandine e slippini, da cambiare quando sporchi.
  • Dei telini di spugna impermeabile
  • Uno straccio da pavimenti e un catino, o una canna dell’acqua, se siete all’aperto su una superficie non erbosa
  • Una cremina lenitiva da utilizzare in un leggerissimo velo per proteggere la pelle dall’acidità della pipì, quando la faranno addosso.
  • Qualche cambio
  • Qualche sacchettino o bustina

Se in spiaggia scappa una popò, copritela di sabbia e poi raccoglietela con il sacchetto che vi siete portati, lo chiudete e lo buttate in un contenitore per rifiuti. Il sacchetto vi servirà anche se dovete portare via indumenti "incidentati".

Comunicarlo alla bimba o al bimbo

Non dimenticate che se la bimba non è mai stata senza pannolino, all’arrivo della prima pipì che sentirà magari scorrere sulle bambine mentre è in piedi, potrebbe spaventarsi “cosa diavolo è questa sostanza calda che mi scorre fra le gambe?!” anche se ancora non parla potreste vedere un’espressione impaurita, perplessa o costernata sul suo viso (per la mia prima figlia fu così). Spiegatele di cosa si tratta con naturalezza e senza ansie, comportamenti bruschi, schifati o infastiditi, anche se vi sembra troppo piccola per capire (i bambini capiscono molto e leggono anche il linguaggio non verbale).

La crema per gli eritemi da pannolino e non solo

Una crema per gli arrossamenti e gli eritemi da pannolino va sempre tenuta tra le cose che ti porti in vacanza. Stenderne un velo leggerissimo quando è senza pannolino, aiuterà la pelle a proteggersi dall'acidità della pipì o popò quando dovvesse sporcarsi. Se scegli la crema con cura, vedrai che la troverai utile non solo nella zona pannolino.

La pelle dei bambini è molto delicata e i prodotti che scegliete devono essere di alta qualità.

 

immagine di copertina: milaphotos su Shutterstock

Barbara Siliquini

Da single impenitente, affamata di vita, girovaga del mondo, donna in carriera, sono diventata una mamma allattona, spesso alternativa e innamorata del grande universo della nascita dolce, dell'alto contatto, della vita consapevole. Così è nato GenitoriChannel, per condividere con tutti: i dubbi nell'essere genitori, le scoperte, l'idea del rispetto come primo valore della genitorialità, i trucchi per vivere il quotidiano con leggerezza e con consapevolezza.

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