La risposta me la sono data dopo aver fatto qualche ricerca e aver partecipato ad "Aquacamp: Chiudi il rubinetto". In questa animazione, adattissima per grandi ei bambini, oltre ai buoni consigli, trovate proprio la risposta a questa domanda...
Avere a disposizione acqua corrente, potabile e pulita, e nella quantità che desideriamo e ad ogni ora, per noi è un fatto scontato. In realtà è un grande lusso di cui spesso non ci rendiamo conto. Per questo adottiamo spesso dei comportamenti imprudenti che hanno sull'ambiente e sulle nostre tasche degli effetti pesanti. Ma con un consumo accorto e misurato dell'acqua potabile a nostra disposizione si può rispettare l'equilibrio idrico e risparmiare sui costi inutili.
Quanta è l'acqua che abbiamo a disposizione? A prima vista tanta, perché se dividiamo la superficie terrestre in 100 quadratini uguali, di questi sarebbero fatti d'acqua ben il 71%, quindi vuol dire che la nostra Terra è un pianeta bello pieno d'acqua!
Alla prima buona notizia, ne segue una più prudente: in realtà dei 1,4 miliardi di Km3 d'acqua che ci sono sulla Terra, solo una piccolissima parte è acqua dolce: solo il 2,5% è infatti acqua non salata disponibile per i nostri usi e bisogni quotidiani...
L'acqua dolce ci serve per bere, cucinare e lavarci. Secondo l'ONU (UN World Water Assessment Programme - WWAP) per queste necessità essenziali, abbiamo bisogno di una quantità minima di acqua che oscilla tra i 20 e i 50 litri d'acqua al giorno.
Quanta acqua consumiamo in media al giorno noi italiani? Il consumo medio italiano pro-capite di acqua per uso domestico è di 250 litri al giorno, ovvero cinque volte la quantità indicata dall'ONU: si tratta di una delle medie più alte nel mondo.
Ma come? Mentre nel mondo una persona su sei, ovvero ben 1,1 miliardi di uomini donne e bambini, non ha accesso regolare e continuativo alla quantità minima d'acqua quotidiana, noi italiani ne consumiamo più del quintuplo, quasi senza farci caso! E' proprio il caso di chiamarci scialacquoni... Ma come è possibile ridurre tutto questo spreco?
Oltre ai consigli sul risparmio idrico del filmato sopra, vi proponiamo quelli di Amref, che fa il tifo da stadio per chi risparmia acqua... Amref è un'organizzazione umanitaria africana che si occupa di salute, e in quel continente, non si può parlare di salute senza prima assicurare fonti d'acqua potabile. Il video è divertentissimo:
Dal titolo "SprecoMenoSubito" è un video che si conclude con l'invito ad una donazione via SMS per la realizzazione di pozzi di acqua pura in Africa.
Ma una volta compreso che l'acqua è una risorsa preziosa e da preservare anche per noi occidentali, poi val la pena fare un passo ulteriore. In questo ci aiutano le riflessioni di EcoWiki sull'impronta idrica (cioè il dispendio di acqua dolce) generato da semplici gesti quotidiani, come un weekend fuoriporta.
....ma che vuol dire?
Che la nostra vita di occidentali, fatta di prodotti industriali, coltivazioni intensive e lunghi trasporti, consuma centinaia di migliaia di litri di acqua dolce al giorno. Tanto per fare un esempio.... sapete quanta acqua è necessaria per la tazzina di caffè che prendi al bar? 140 litri!
Dunque ci sono gesti quotidiani che possono fare la differenza molto di più che non tenere il rubinetto chiuso quando si spazzolano i denti...
Scegliere prodotti a Km0 riduce l'impronta idrica (e non solo), consumare più prodotti di origine vegetale rispetto a quelli di origine animale ha un impatto davvero significativo: un kg di carne ha un'impronta idrica di 15.500 litri, un kg di riso con i fagioli, circa 2500 litri...
Ridurre i consumi di prodotti industriali e di spostamenti, optando per il riuso e la sostenibilità si risparmia acqua e sofferenza ambientale in generale. Sembra una notizia triste e faticosa, ma in realtà mangiare cose sane, sentirsi in salute, e respirare aria pulita è una cosa più piacevole e in fondo richiede solo di guardare alle cose con una prospettiva diversa.