Se da un lato l'Italia è uno dei Paesi con la più alta incidenza di cancro al seno, dall'altro è il Paese che vanta il maggior tasso di guaribilità rispetto ad altri paesi comparabili (es. UK e Germania). In Italia, oltre l'80% delle donne guariscono (1).
Dunque in Italia sia i medici che la ricerca sono molto all'avanguardia, ma i nostri comportamenti sono sempre ciò che fa la differenza.
Lines, la linea di assorbenti femminili, sostiene il progetto Pink is Good con il quale fa squadra con le donne per sostenere e aiutare la ricerca contro il tumore al seno.
Attraverso i nostri acquisti di assorbenti e il sito di Lines possiamo attivare una donazione verso la Fondazione Umberto Veronesi e sostenere l'attività di ricerca per la cura e la prevenzione del tumore al seno.
L'allattamento può aiutare nella prevenzione del tumore al seno
Allattare fa bene, ha innumerevoli vantaggi per la mamma e il bebè: con l'allattamento trasferiamo in dote alla nostra creatura un sistema immunitario e una riserva di benessere che durerà tutta la vita, forniamo una protezione rispetto ad alcune malattie molto gravi, gli diamo un nutrimento affettivo che ha un grande valore nella sua crescita di individuo.
Ma l'allattamento fa molto anche per noi mamme, nella maggior parte dei casi ci fa vivere il sogno del “mangio per tre e dimagrisco come fossi a dieta ferrea” (almeno finché allatto) e poi si occupa della nostra salute: tra i vari benefici, allattare potrebbe significare fare prevenzione rispetto al tumore al seno.
La letteratura scientifica negli anni si è spesso occupata di analizzare la correlazione tra allattamento e riduzione del rischio di contrarre un cancro alla mammella. Va detto che gli studi non hanno raggiunto un consenso su questo tema: non tutti gli studi identificano una correlazione positiva tra allattamento e ridotto rischio di questa patologia.
Una revisione sistematica di studi fatta nel 2008 (2) su 24 studi, ne identifica solo 13 in cui l'allattamento prolungato ha effetti protettivi sul rischio di ammalarsi. Tuttavia esistno molte revisioni che mostrano questa correlazione.
Secondo alcuni ricercatori le ragioni biologiche che rendono l'allattamento al seno così importante per la prevenzione dei tumori sono legate alla maturazione che l'allattamento conferisce alla ghiandola mammaria, che la rende più resistente alle mutazioni che possono portare al tumore. L'allattamento, inoltre, blocca del tutto o in parte la produzione degli ormoni ovarici: le ovaie a riposo portano a livelli di estrogeni più bassi, garanzia di protezione contro il carcinoma mammario e, con grande probabilità, anche ovarico.
Una revisione pubblicata sul Lancet nel 2002 (3) di 47 studi in 30 Paesi stima che un aumento significativo di figli e anni di allattamento per le donne dei Paesi industrializzati potrebbe generare un aumento di protezione molto significativo: le donne che potrebbero contrarre un tumore passerebbero da 6,3 a 2,7 donne su 100 su una popolazione di donne dai 19 ai 70 anni.
In particolare la riduzione di rischio sarebbe
- del 30% se il primo figlio si ha in giovane età,
- del 7% per ogni figlio,
- del 4,3% per ogni anno di allattamento.
Nella letteratura emerge che è nel caso delle donne geneticamente predisposte alla malattia (quelle con mutazioni del gene BRCA1) che si osserva il guadagno maggiore legato all'allattamento (4): il rischio si dimezza nelle donne con mutazioni del gene (meno 45 per cento di casi tra chi ha allattato).
Nelle donne con familiarità per la patologia, cioè con altri casi di malattia in parenti strette, ma senza una mutazione dimostrata, la riduzione arriva al 59%.(5)
Inoltre le donne colpite da tumore al seno, che avevano allattato, hanno maggiori probabilità di non sviluppare recidive (6)
Gli studi che concludono per una protezione dell'allattamento dal rischio di ammalarsi di cancro al seno, indicano che l'effetto protettivo è legato alla durata dell'allattamento.
Uno studio spagnolo pubblicato nel 2013 (7) sostiene che l'allattamento al seno, in madri non fumatrici, che abbiano allattato almeno 6 mesi, riduce il rischio di tumore mammario.
Una revisione di studi effettuata nel 2015 (8) afferma che esiste una correlazione positiva tra l'allattamento prolungato e la riduzione di rischio di tumore mammario.
Affianco a questi studi ne esistono altri che non arrivano a conclusioni definitive, tuttavia, i maggiori oncologi specialisti di tumore al seno sostengono l'azione positiva dell'allattamento sul tumore mammario.
Si può allattare dopo un tumore al seno? SI!
Allattare dopo un tumore al seno è possibile (9)(10): non c'è alcun pericolo per il bebè. Ovviamente la neo mamma dovrà confrontarsi con il suo medico se sta utilizzando delle terapie farmacologiche per assicurarsi di eventuali rischi legati all'assunzione dei farmaci in allattamento.
Per le donne che hanno subito interventi al seno per il carcinoma, l'allattamento può avvenire dalla sola mammella sana, se l'altra non c'è più o non funziona per via degli interventi. Una sola mammella è perfettamente in grado di soddisfare il bisogno di suzione del neonato. Anche la mammella sottoposta in passato a radioterapia produce latte, anche se in quantità un po' ridotta. Inoltre per molte donne operate di tumore del seno, riuscire ad allattare può portare benefici anche psicologici.
Può comparire il tumore al seno durante l'allattamento? Purtroppo SI, nel dubbio effettuiamo un controllo (11)
Purtroppo il carcinoma mammario può presentarsi anche durante la gravidanza o l'allattamento e si definisce carcinoma mammario gestazionale.
E' una circostanza che accade 1 volta su 3000 gravidanze ed ha un'incidenza maggiore tanto maggiore è l'età della donna incinta.
La diagnosi è possibile e non va trascurata. Segnalate al vostro medico eventuali cambiamenti, rigonfiamenti o noduli del seno che vi paiono fuori dalla normalità.
Alcune cose che potrebbero esservi dette e che fanno parte dello stupidario medico…
- E’ troppo giovane per un tumore, sarà un grumo di latte
- Aspettiamo che le tornino le mestruazioni, poi vedremo
- Non si possono fare accertamenti mammari durante l’allattamento, perchè le radiazioni al seno fanno male al bambino
Non fatevi influenzare da cattive informazioni e se avete dei dubbi effettuate subito un controllo.
Una cosa brutta e una cosa bella del tumore al seno
Il tumore al seno si può prevenire e se questo non basta, si può prendere sul nascere, quando soffocarlo è quasi una certezza, grazie alla ricerca.
La cosa brutta è che è molto diffuso, l'Italia è tra i Paesi più colpiti, ma come si vede da questa mappa, i Paesi più industrializzati sono quelli a maggior tasso di incidenza.
via chartsbin.com
Incidenza del tumore al seno ogni 100.000 abitanti, aggiornata al 2010
La cosa bella è che prevenire e combattere il tumore al seno si può recuperando uno stile di vita meno “industrializzato” da un lato e sfruttando il primato tecnologico e scientifico dei nostri Paesi industrializzati dall'altro.
5 mosse per la prevenzione
1. Alimentazione
Aumentare frutta, verdura e fibre; ridurre il consumo di proteine animali, grassi e zuccheri (un interessante articolo dell'Istituto Nazionale dei Tumori e le indicazioni sugli alimenti che combattono il cancro al seno di AIRC)
2. Ridurre alcool e fumo
3. Sport quotidiano
L'esercizio fisico riduce del 50% la mortalità associata al tumore al seno e l'attività fisica quotidiana riduce del 12% la probabilità di ammalarsi di questo tumore.
Lo sport infatti:
- 1. agisce rafforzando il nostro sistema immunitario, che risulta dunque più forte nel proteggerci
- 2. migliora il nostro metabolismo, consentendoci di rimanere in salute anche quando consumiamo grassi e zuccheri
- 3. genera un comportamento più sano nell'alimentazione
4. Controlli del seno
La prevenzione è fondamentale, chiaramente chi ha una familiarità con questo tumore o il tumore alle ovaie, deve parlarne con il medico.
Ecco cosa fare nelle varie fasce di età
- Autopalpazione e osservazione del seno – da eseguire mensilmente a partire dai 20 anni e per sempre.
- Ecografia mammaria e visita senologica – tra i 30 e i 40 anni
- Visita senologica, mammografia ed ecografia mammaria ogni 2 anni tra i 40 e i 50 anni
- Visita senologica mammografia e ecografia mammaria ogni anno dopo i 50 anni
Il 75% dei tumori al seno compaiono dopo i 50 anni.
5. Sostenere la ricerca
La ricerca scientifica e medica è ciò che ha permesso di raddoppiare i tassi di guarigione negli ultimi 20 anni. Noi possiamo fare la nostra parte. Aderiamo all'iniziativa Pink is Good di Lines.
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di Barbara Siliquini
in collaborazione con Lines
Fonti:
(1) studi citati dall'oncologo d.ssa Lucia Del Mastro per AIRC).
(2) A systematic review of the association between breastfeeding and breast cancer.
Yang L, Jacobsen KH. J Womens Health 2008
(3) Collaborative Group on Hormonal Factors in Breast Cancer. Breast Cancer and breastfeeding: collaborative reanalysis of individual data from 47 epidemiological studies in 30 countries, including 50302 women with breast cancer and 96973 women without disease. Lancet 2002; 360:187-95
(4) Jernstrom H, et al. “Breastfeeding and the risk of BC in BRCA 1 and BRCA2 mutation carriers”. J Natl Cancer Inst 2004, 96:1094-8
(5) Stuebe AM, et al. “Lactation and incidence of premenopausal breast cancer”. Arch Intern Med 2009; 169 (15): 1364-71
(6) Breast feeding reduces risk of breast cancer recurrence, study finds
BMJ 2015; 350 doi: http://dx.doi.org/10.1136/bmj.h2325 (Published 30 April 2015) -BMJ 2015;350:h2325
(7) Journal of Clinical Nursing., 2013 Aug 13. doi: 10.1111/jocn.12368
(8) Breastfeed Med. 2015 Apr;10(3):175-82. doi: 10.1089/bfm.2014.0141. Epub 2015 Mar 18.
Association between breastfeeding and breast cancer risk: evidence from a meta-analysis.
Zhou Y1, Chen J, Li Q, Huang W, Lan H, Jiang H.
(9) Allattamento al seno dopo neoplasia mammaria: una scelta possibile
Fedro Alessandro Peccatori, Giulia Bellettini
Riv. It. Ost. Gin. - 2008 - Num. 18 pag. 811 F.A.Peccatori et al
(10) Moran MS, Colasanto JM, Haffty BG, Wilson LD, Lund MW, Higgins SA.Cancer J. 2005 Sep-Oct;11(5):399-403.
(11) fonte: materiale dal corso "Allattamento e neoplasia mammaria" a cura di Fero A. Peccatori, Giulia Bettini, IEO
*fonte International Agency for Research on Cancer 2010, Breast Cancer Incidence and Mortality Worldwide, GLOBOCAN 2008, International Agency for Research on Cancer, 150 Cours Albert Thomas, 69372 Lyon CEDEX 08, France, viewed 1st October, 2010, <http://globocan.iarc.fr/factsheets/cancers/breast.asp>.
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