Se l'allattamento oltre i 6 mesi riceve spesso critiche e consigli non richiesti, allattare due bambini nello stesso periodo nella nostra cultura significa esporsi veramente a qualunque commento.
Noi di Genitori Channel sosteniamo la libera scelta informata di ogni donna e di ogni famiglia (anche il papà è coinvolto nell'allattamento!) perchè l'allattamento possa essere sempre "alla luce del sole" senza la sensazione di fare qualcosa di proibito o negativo, e pubblichiamo volentieri la testimonianza di una mamma che sta ancora allattando il suo bambino di tre anni e, da 5 mesi anche la piccola nuova arrivata.
Ricordiamo che tutti i maggiori enti a promozione della salute hanno riconosciuto da tempo la superiorità dell'allattamento materno e la sua importanza fondamentale nell'alimentazione del bambino fino a 2 anni (e oltre se mamma e bambino lo desiderano) e non esistono evidenze scientifiche contrarie all'allattamento in gravidanza o in tandem di due bambini di età diverse: la produzione e la qualità del latte si adeguerà molto presto alla nuova richiesta.
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Tanti sono i commenti che ci siamo sentiti dire da quando è nato Attilio -il nostro primogenito- ad oggi che potremmo metterli insieme e raccoglierli in un libro. Già c'era chi prevedeva che lo gnomo sarebbe stato un viziato dai primi giorni dopo la nascita, perché era sempre attaccato alla tetta, a tutte le ore, in qualunque posizione, qualunque cosa io stessi facendo.
Subito dopo la nascita
Essendo nato in casa, come anche sua sorella Elena, il contatto pelle a pelle fra noi due è stato prolungato ed esclusivo (fatta eccezione per il babbo, naturalmente!) per almeno le prime due settimane dopo la nascita. Sempre appiccicati, ad annusarci, a strofinanci, ad addormentarci mezzi nudi, senza interferenze esterne.
L'allattamento a richiesta è continuato, e continua tutt'ora che sta per compiere 3 anni, con l'appoggio fermo e amorevole del mio compagno, che mi ha sempre incoraggiata a continuare e seguire il mio istinto di mamma e quello di bambino (competente) di Attilio, anche nei momenti di stanchezza e di dure nottate frastagliate da continui risvegli. Attilio si è nutrito esclusivamente di latte materno fino quasi all'anno di età, non per scelta nostra, ma perchè non ha mostrato interesse per il cibo prima.
Il non svezzamento
Forse rosicchiava del pane o un pezzo di mela, ma niente di più. Anche in questo il mio compagno ci ha sostenuti tanto, spiegando con diplomazia (dote che in me non eccelle) e pazienza a tutti i nonni e bisnonni che un bambino non si lascerebbe morire di fame e che le tabelle di svezzamento dei pediatri non tengono conto dell'unicità di ogni cucciolo, delle singole esigenze e tempistiche.
Nel frattempo, da vegetariana, la mia alimentazione è diventata totalmente priva di alimenti di origine animale, così i commenti sull'eventuale "bontà" e valore nutritivo del mio latte sono andati moltiplicandosi fra amici e conoscenti ( i parenti ormai stanno tutti dalla nostra, visto che hanno sempre visto Attilio crescere sano, forte e vivace).
Forti delle nostre convinzioni, con le dovute informazioni e la necessaria consapevolezza, io e il mio compagno non abbiamo mai vacillato, certi che le scelte che stavamo compiendo fossero le più giuste per tutta la famiglia.
La nuova gravidanza
Poi è arrivata la notizia che sarebbe nata Elena (ma non sapevamo ancora se sarebbe stata Elena o Metello!!) e via, nuovi argomenti e polemiche sull'allattamento prolungato. Il mio latte avrebbe avuto un cattivo sapore in gravidanza, la nascitura avrebbe sofferto la fame, il mio seno si sarebbe irreversibilmente sfasciato. Sempre tanti incoraggiamenti!
Ma ogni tanto arrivava anche qualcuno che con curiosità e dolcezza chiedeva di guardarci mentre Attilio ciucciava, perché "non ho mai visto una donna incinta allattare un altro figlio"... In me sorgeva però qualche preoccupazione per come avremmo gestito la condivisione del seno dopo la nuova nascita.
Non volevo che lo gnomo avvertisse in alcun modo un senso di privazione. Avevo paura che si sarebbe sentito frustrato e improvvisamente messo da parte. Ma, ancora una volta, il lasciare che tutto venisse da sé, il parlare apertamente, lo spiegare, il rendere partecipe tutta la famiglia di quanto stava succedendo (Attilio ha assistito alla nascita Lotus della sorella e ha accudito con noi la sua placenta cambiandole il sale nei primi giorni, finché non si è staccato il cordone) ha impedito che si presentasse il benché minimo problema.
Allattare a richiesta e in tandem
Il tandem è partito immediatamente con estrema naturalezza, senza musi lunghi, senza le tanto decantate gelosie, ma solo con un seno di dimensioni spropositate rispetto alla mia normale seconda scarsa! E' stato buffo vedere che nel primo mese Attilio è cresciuto di 1,200 Kg, come Elena! E' tornato a ciucciare spesso e a lungo come quando era più piccolo, al grido di "Mmmhhh, buono mamma questo latte nuovo!!". Anche stavolta lo abbiamo lasciato fare, senza frenarlo, permettendogli di autoregolarsi, anche se è stata dura (soprattutto per i nonni) vedere una buona forchetta come lui abbandonare quasi totalmente i pasti a tavola per farsi delle grasse poppate.
Ma la nostra fiducia era ben riposta, e dopo qualche tempo tutto si è normalizzato. Elena ora ha 5 mesi, è paffuta e pacifica, non ha mai sofferto la fame (come può essere sostanzioso il mio latte, se non bevo latte di mucca e non mangio bistecche??) come tanti pronosticavano, non è mai stata defraudata del suo nettare d'amore da parte di Attilio, non si è mai innervosita nel dover condividere il seno e si è anche potuta godere la tetta "in esclusiva", senza per forza doverla condividere con il fratello che, a detta di tanti, si sarebbe fiondato con indignazione su di me ogni volta che la piccola l'avesse cercata.
Attilio, d'altra parte, vive l'allattamento a richiesta della piccoletta con serenità, perché nulla gli è stato negato e perché trova normale e necessario che la sua sorellina si addormenti sulla mia pelle nuda ciucciando la tetta essendo stato così anche per lui.
Mi sento di ringraziare il mio compagno, babbo esemplare, che ha sempre creduto nel valore emotivo dell'allattamento, nell'importanza di questa pratica naturale e primordiale, che va valorizzata e per la quale bisogna lottare, affinché riceva sempre il giusto supporto da tutti (famiglie, istituzioni, datori di lavoro, personale medico, mass media).
Commenti
Grazie per aver pubblicato la mia testimonianza!
Buona vita! :)
Valentina
Testimonianze come la tua sono preziose per tante donne che ancora sono a disagio nell'alattare i propri figli, soprattutto quando sono più grandicelli.