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...E poi arriva quel giorno in cui sei ospite ad una tavola rotonda sul controllo dei figli quando usano la rete, proprio mentre tuo figlio di 11 anni distrugge la tua credibilità mandando in una chat dei compagni un'immagine di YouPorn... ecco, non si sta mai tranquilli. Anche in casa di chi la tecnologia la mastica, di sicurezza in rete ne parla con i figli, adotta uno stile genitoriale improntato alla responsabilizzazione, arriva il giorno in cui ti accorgi che non era abbastanza.
L'episodio che è accaduto a casa nostra, ha portato a galla più di una riflessione e qualche lezione imparata:
- C'è un momento in cui i ragazzini cominciano ad avere delle curiosità sul sesso. E' così da sempre. Quando poi sono in compagnia, si sa, possono avere comportamenti più sciocchi della norma.
Se un tempo accedere ad immagini di pornografia (che tra l'altro sono bruttissime ed hanno un effetto scioccante su dei ragazzini) era molto difficile, adesso è bastato loro digitare “uomini nudi” (non chissà quale parola chiave, a dimostrazione della loro scarsa dimestichezza con il mondo del sesso) perché Google tirasse fuori immagini decisamente forti.
La normale curiosità di ragazzini in fascia pre puberale oggi può portarli in un mondo di immagini che sono oltre la loro capacità di elaborazione.
Quando ho parlato con loro di cosa era successo, ho notato che erano “impauriti” e scioccati dalle immagini che avevano visto.
Lezione numero 1: la curiosità, in rete, può portare un ragazzino a scoprire cose per le quali non solo non è pronto, ma che non vorrebbe mai scoprire. - L'immagine, scaricata dal web, era stata inviata via chat, non dal proprietario del telefonino (ahimè mio figlio), ma da un amichetto, per fargli uno scherzo.
Ed ecco la seconda lezione: lo smartphone è come la tua carta di credito, non solo per i soldi, ma anche per la tua credibilità e identità. Gestirlo consapevolmente è una responsabilità del proprietario (e dei suoi genitori) dunque darlo in mano a qualcuno senza un controllo attivo, non è una buona idea perché chiunque può spacciarsi per te o spendere la tua identità e, o i tuoi soldi. - L'immagine inizialmente mandata ad una compagna, per creare imbarazzo, è finita in una chat con 20 bambini di 11 anni.... a quanto pare questo è accaduto per errore, ma ecco la lezione numero 3: non esistono "sbianchetti" per gli errori fatti in rete... questi possono solo amplificarsi.
Vi ho raccontato un episodio che mi è accaduto personalmente, ma non l'unica situazione sgradevole che è accaduta nel nostro paesello, dove in più di un'occasione i ragazzi hanno utilizzato impropriamente gli smartphone (a scuola, per esempio).
Tuttavia lo smartphone, ovvero uno strumento per comunicare, ma anche per andare in rete, è anche uno straordinario strumento di sperimentazione, apprendimento, sicurezza. Nella stessa settimana in cui mio figlio ha combinato quanto vi ho raccontato, ha anche utilizzato lo smarphone per costruire un software molto ingegnoso che consentiva la visione 3D di alcuni video di youtube e l'ha portato a scuola come progetto di scienze. Anche mia figlia di 7 anni usa correntemente le App, per esempio per lo studio dell'inglese. Inoltre il telefono cellulare è lo strumento che mi consente di vivere con maggiore tranquillità il fatto di saperli in giro o in bici con gli amici, o di mandarli a scuola a piedi.
Possiamo prevenire episodi sgradevoli come quello che vi ho appena raccontato?
Dobbiamo partire dal presupposto che una dose di imprevisti ci sarà sempre, il lavoro di responsabilizzazione e dialogo va fatto sempre, occorre ricordarci che sono ragazzi e di sciocchezze ne faranno sempre, ma se possiamo prevenirne qualcuna, è opportuno farlo.
Safe Kids – da oggi non ne faccio più a meno.
Come dicevo: le cose accadono, non è la prima volta che mio figlio utilizza la libertà di avere uno smartphone in modo improprio, spero sia l'ultima.
Ho rinforzato con lui i concetti di cui sopra, tra l'altro il suo imbarazzo per ciò che è scaturito da questo episodio (le mie filippiche, e quelle delle madri degli altri due amici, il caos sulle chat dei genitori, e via dicendo) secondo me è stato per lui peggio di qualsiasi punizione.
Ma per prevenire il più possibile queste situazioni spiacevoli, per lui in primis ma anche per noi, adesso che ho scoperto la App di Kaspersky Safe Kids, non ne faccio di sicuro più a meno. L'ho installata sul telefono e sul tablet dei miei figli e confido molto nell'aiuto di questo strumento.
Cosa fa SafeKids di Kaspersky
Questa App ha due profili: uno free, gratuito e uno premium, a pagamento.
Quello gratuito consente di:
- Installare SafeKids su tutti i dispositivi di famiglia con un'unica licenza (ottimo per chi ha più figli o più dispositivi: smartphone, pc e tablet)
- Creare un account per il genitore con il quale, con un'interfaccia molto semplice, può controllare i dispositivi e l'attività svolta su ognuno
- Associare ogni dispositivo a un figlio e per ogni dispositivo stabilire delle regole:
- attivare e disattivare filtri vari sulle ricerche su web (immagini violente, gioco d'azzardo, etc) e sulle app utilizzabili
- attivare le statistiche di utilizzo, per vedere quanto tempo passano sui dispositivi e facendo cosa,
- oppure stabilire il tempo di utilizzo dei dispositivi: ad esempio quante ore o quando utilizzarlo, le regole possono essere impostate in modo specifico su ogni giorno della settimana
La versione premium oltre a ciò (che è davvero già molto) consente di:
- Geolocalizzare tuo figlio: cioè di vedere dov'è su una mappa (ovviamente se ha il suo telefonino con sè). Ma anche di stabilire dei confini per cui se esce da un determinato perimetro ricevi un avviso.
- Monitorare chiamate e sms ricevuti se ha uno smarphone android, per tenere sotto controllo eventuali comunicazioni da numeri che non conoscete
- Monitorare le interazione su Facebook con profili di persone maggiorenni.
- Ottenere avvisi in tempo reale sulle sue attività con il telefono, su regole che sono disattese, etc.
Kaspersky Safe kids è uno strumento molto interessante e potente, che chiaramente non può e non vuole sostituire l'assunzione di responsabilità che noi e i nostri figli dobbiamo fare quando utilizziamo strumenti di interazione con gli altri.
La realtà “reale” e quella virtuale sono ormai strettamente collegate fra loro e i pericoli e le opportunità che ravvisiamo in una possiamo specularmente ritrovarli nell'altra.
Quindi: utilizzare regole e strumenti che ci aiutano e ci proteggono è corretto, ma nulla può sostituire il cercare di crescere ragazzi consapevoli e coscienziosi... e quando combineranno qualche guaio, keep calm e speriamo che non sia nulla di grave!
di Barbara Siliquini
in collaborazione con Kaspersky
Immagine: Surprised little girl on Shutterstock