Che ne dici, mammina... c’è ancora posto tra le tue braccia?

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A 15-20 mesi è facile che il bambino abbia qualche regessione.

Eh sì, la crescita di un bambino non è lineare, è fatta di grandi balzi in avanti e di qualche passo indietro, e se facciamo in fretta ad abituraci a vederli autonomi, non siamo sempre così pronti ad accettare anche le loro regressioni.
Nel nostro viaggio alla scoperta delle tappe di crescita più importanti dei primi anni di vita, oggi il nostro bambino vi vuole dire qualcosa di molto prezioso. Ascoltiamolo con attenzione...

***

Lo so, lo so, che non te lo aspettavi!
Lo so che ti stavi abituando a vedermi sgaiattolare via, lontano da te, in giro per casa.
Lo so che iniziavi a respirare un po’ di sana voglia di libertà  e percepirti più leggera, senza avermi più continuamente tra le braccia o avvolto nella mia adorata fascia.

Lo so che ti sto spiazzando.

Ma vedi, cara dolce mamma, il problema è che nemmeno io riesco a capire bene cosa sta succedendo.
Ero lì, un attimo fa, entusiasta e felice, euforico e su di giri, pronto a scattare in piedi ad ogni istante, pronto a muovere i miei primi passi sempre più spediti e sicuri, pronto a correre lontano da te... pronto per buttarmi nell’avventura del mondo...

E adesso?
E adesso non me la sento più.

E’ come se all’improvviso avessi finito la benzina. E’ come se avessi bruciato le tappe ed osato un po’ troppo. Ho respirato vento di libertà, desiderio di autonomia, spirito di avventura. Ma poi... poi mi sono accorto che tu restavi indietro. Mi sono accorto che camminavo con te alle mie spalle; che salivo scale che mi portavano in alto , sempre più in alto , senza sapere poi come scendere.

Mi sono accorto, che andare in giro per il mondo, comportava ogni tanto, perdere qualcosa di te. Della tua presenza, del tuo contatto, del tuo profumo, della tua voce.
E mi sono spaventato.

Non sono ancora poi così pronto mamma, a girare da solo per il mondo!
Forse tu stavi già iniziando a prepararmi le valigie, e io felice come non mai, stavo riempiendo lo zaino delle mille e più conquiste e scoperte fatte in questo periodo...

Ma questo zaino è ancora troppo pesante da portare tutto da solo.
Credo di avere appena scoperto di voler restare piccolo ancora per un po’.

Che ne dici, mammina... posso tornare un poco indietro?Posso tornare un po’ qui vicino a te?
C’è ancora posto tra le tue braccia?
C’è ancora spazio nella mia fascia?

Per un po’, mi va di stare così... come ero prima... piccolo, piccolo tutto accucciato su di te.
Lo so che non ti aspettavi questo ritorno.
Nemmeno io lo prevedevo.

E lo so che ogni tanto ti fa esasperare questo mio continuo andare e tornare.

Quando ti cerco, ossessionato, correndo per casa in ogni stanza, in ogni dove, seguendoti come un ombra in ogni cantuccio: cucina, lettone, bagno e poltrona. Sempre ti voglio, vicino vicino!
Quando sei stanca e vorresti un po’ di respiro... la paura mi assale e l’ansia aumenta.

Non è che non mi vuoi più, vero?!
Dimmi che ancora vuoi tenermi vicino!

E’ questo che ti chiedo, quando mi arrotolo sulla tua gamba, avvinghiandomi tutto per non mollarla nemmeno quando cammini! E’ questo che voglio sapere da te, quando chiudi la porta del bagno, misterioso mondo dal quale ogni tanto mi escludi. E’ questo che ho bisogno di sapere, quando nel cuore della notte mi sveglio accorgendomi che tu non ci sei, e ti cerco per spiaccicarmi del tutto sopra di te!

Desidero solo essere certo che tu sei con me, essere sicuro che ancora ci sei, che andare nel mondo non significa non esistere più accanto a te.
Non è semplice per me capire questo concetto, ho bisogno di chiedere e richiedere, di avere continue e continue conferme. Oggi e domani, giorno e notte, ogni volta che vado a giocare, ogni volta che vai a cucinare,  ogni volta che azzardo un passetto, ogni volta che nonna viene a trovarmi.

E tanto più spesso tu confermi il tuo amore e mi tieni vicino, e tanto più in fretta finirà questo tempo.

Tornerò a giocare sereno, tornerò a correre lontano, tornerò a voler stare da solo, tornerò a desiderare il distacco, tornerò a scendere dalle tue braccia... quando sarò pronto. quando mi avrai tante volte risposto. quando il nostro amore, il nostro rapporto, il nostro attaccamento,  sarà ai miei occhi, e alla mia coscienza, tanto  saldo, sicuro e  costante, da non metterlo in dubbio, mai più.

Per oggi, ancora una volta, mammina bella, prendimi in braccio, portami in bagno insieme a te, siediti a giocare vicino vicino e fammi addormentare nel tuo caldo lettone.

Per oggi, ancora per poco... lasciami tornare piccolo piccolo ancora un pochino.

Tempo per crescere ne abbiamo a bizzeffa! E quando poi andrò ancora lontano... bhe, a quel punto non piangere e stringimi adesso adesso la tua mano!

 


“A seconda delle proprie capacità adattive, la madre può reagire alle richieste del figlio, in questo periodo, con gioiosa partecipazione o con una gamma di atteggiamenti meno desiderabili. tuttavia, la continua disponibilità emotiva della madre costituisce l’elemento essenziale perchè l’io autonomo del bambino raggiunga una capacità funzionale ottimale” (M. Mahler)

 

di Silvia Colombini
Educatrice, Consulente in allattamento IBCLC, mamma, sito www.latte-materno.com



L. Camaioni e P. Di Blasio ,Il Manuale di Psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2007
L.Camaioni, la prima infanzia, Il Mulino, 1996
M.Mahler, F.Pine, A. Bergman, La nascita psicologica del bambino, 1978, Bollati Boringhieri
D. Stern, Diario di un bambino, 2014 (1991), Oscar Mondadori
C.R.Crugnola, Lo sviluppo affettivo del bambino, R.Cortina Editore
D.Stern, Il mondo interpersonale del bambino, 1987, Bollati Boringhieri

 

Barbara Lamhita Motolese

Amo l'innovazione in tutti i campi, e come mamma mi sono scoperta innovativa facendo scelte del passato!
Vivere la mia genitorialità ricercando la coerenza con il mio sentire e con il mio pensiero, mi ha portato a esperienze poco comuni e molto felici: il parto in casa, il co-sleeping, il babywearing, e l'homeschooling... per citarne alcune.
Sono un'appassionata custode della nascita e della genitorialità consapevole.
Ho dato vita a Lallafly.com e al suo blog GenitoriChannel.it per coniugare la mia passione dei temi genitoriali con quella per il web.

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