Autosvezzamento e allattamento

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L'autosvezzamento quando si allatta.

Continuiamo il viaggio alla scoperta dell'autosvezzamento (o meglio dell'alimentazione complementare a richiesta) presi per mano dal pediatra di famiglia Tommaso Montini.

Alcuni dubbi sono già stati risolti nel precedente articolo "Autosvezzamento, o meglio a tavola con mamma e papà" ma le domande sono ancora molte.

Ci siamo lasciati con l'invito a far esplorare ai nostri figli i cibi che trovano sulla tavola di mamma e papà, adeguatamente frullati o sminuzzati. Montini ha, infatti, evidenziato come a partire dal quinto-sesto mese gli assaggi “insieme al latte materno” prevengono le allergie alimentari.

Dott. Montini quindi dopo i pasti bisogna ancora allattare?

Latte dopo mangiato? Si grazie! Se il bambino lo vuole diamoglielo senza problemi. Il latte materno è un ottimo digestivo che modula il lavoro dell'intestino.
Con il tempo il gioco di scoperta dei cibi piacerà sempre di più e gli assaggi saranno sempre più sostanziosi. Quando sarete costretti a ripreparare qualcosa per voi, perché il bambino avrà mangiato tutto il vostro piatto, probabilmente il latte dopo pasto sarà rifiutato. Bene a questo punto aggiungete un posto a tavola anche per vostro figlio: lo avete svezzato!

L'autosvezzamento può essere praticato solo se associato con l'allattamento materno?

Il latte materno è un “bonus” in più, molto importante. Contiene infatti fattori che facilitano la digestione e citochine che modulano la risposta immunitaria. Per questo è un ottimo “digestivo” per integrare l’alimentazione complementare (nome più corretto e scientifico di autosvezzamento).
Però non è l’unico elemento che rende questa modalità di integrazione della dieta migliore e più naturale. La risposta dunque è che è meglio allattare  durante lo svezzamento, ma non succede nulla se si utilizza il latte formulato (ndr. latte artificiale).

Facendo assaggi può succedere che un giorno mangi di più e uno di meno e che magari salti delle poppate. L'autosvezzamento potrebbe quindi provocare ingorghi o mastiti alle madri?

“Può succedere che mangi di più o mangi di meno?” Ma i bambini mica sono “scemi!” Mangiano se hanno fame, non mangiano se non ne hanno.  Mangiano sempre il giusto! Il “di più” o “di meno” sono categorie “mammesche” che faremmo bene a dimenticare.
Nel primo anno i bambini dovrebbero mangiare a volontà. Se finiscono il piatto offriamo un di più, se dicono basta è basta!  Il problema “mangia troppo o troppo poco”, è cosa di pediatri! Lasciamo qualcosa da fare anche a loro!
Il seno si ingorga? Svuotiamolo! Ma durante lo svezzamento a tavola con mamma e papà non succede quasi mai. Non succede perché il seno non si sospende e perché quando il bambino inizia davvero a mangiare “quantità” a tavola (ci mette circa un mese per arrivarci), la stimolazione diventa via via meno intensa e si riduce progressivamente lo stimolo per produrre latte, in modo naturale!

Si può dire che l'autosvezzamento sia una pratica più naturale?

Non lo so. Però so che prima che comparissero le “buone maniere” e “i camici”, dalla notte dei tempi si è sempre fatto così.
Mi sembra poi che anche nel mondo animale i cuccioli mangino le stesse cose dei genitori rese pappette dalle mamme…fa un po’ schifo, lo so, ma ci piaccia o no in quel mondo ci siamo anche noi!  

Meglio seguire madre natura che il pediatra, quindi?

Mai tradire il pediatra!  Quello che abbiamo detto è relativamente nuovo e non tutti i colleghi per ora seguono questa corrente di pensiero. È  normale se per decenni abbiamo temuto reazioni anafilattiche e intolleranze alimentari! Molto di quanto detto, un po’ di tempo fa non era noto e un atteggiamento “prudente” era raccomandato da tutte le scuole di pediatria.
Quello che si faceva prima però non è “sbagliato”. È più faticoso e costoso, vero, ma non è un errore o un danno per il bambino.
Ascoltiamo i pediatri! I pediatri sono specialisti e solo in Italia sono offerti gratuitamente a tutti i bambini! Non dimentichiamolo! Sono una vostra ricchezza. Difendeteli! Se non lo fate, prima o poi, ve li toglieranno. Un pediatra però “funziona bene” se il suo paziente “gli vuole bene!”.
È meglio ascoltare il proprio pediatra bravo così e così, piuttosto che consultare cinque professori bravissimi per poi ritrovarsi da soli a decidere per il proprio bambino.
Il vostro pediatra non vi convince? Discutete con lui e trovate una soluzione condivisa ma alla fine, se ha la vostra fiducia, affidatevi a lui! Sempre. Se questa fiducia non c’è, cambiatelo! Ma affidatevi ad un pediatra.

Per saperne di più:
T. Montini, Quattro chiacchiere col pediatra, Le Comete FrancoAngeli, 2014
Piermarini. Alimentazione complementare a richiesta. Medico e Bambino 2006;25:241-5  
G Rapley. Baby-led Weaning in Maternal and Infant Nutrition and Nurture: Controversies and Challenges (London, Quay Books, 2006)
M Iaia. Lo svezzamento e oltre, secondo natura: gli attori, la posta in gioco, gli strumenti – Quaderni Acp 2008;15:216-22
L. Greco, G. Morini. Lo sviluppo del gusto nel bambino. Spunti conoscitivi rilevanti per la pratica dello svezzamento e in generale delle scelte nutrizionali per il bambino. Medico e Bambino 2010; 29:509-513
G. Longo, F Panizon. La dieta dei primi mesi. Medico e Bambino, 28, 3, 162-167, 2009

 

di Silvia Musso
Giornalista, non solo in campo ambientale ma anche sociale, da quando è diventata mamma è sempre più attenta alla sua impronta ecologica e anche a quella di tutta la famiglia.
Alla guida di AICA (Associazione Internazionale Comunicazione Ambientale) ha portato in Italia la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, coordinandone le prime due edizioni.

Barbara Lamhita Motolese

Amo l'innovazione in tutti i campi, e come mamma mi sono scoperta innovativa facendo scelte del passato!
Vivere la mia genitorialità ricercando la coerenza con il mio sentire e con il mio pensiero, mi ha portato a esperienze poco comuni e molto felici: il parto in casa, il co-sleeping, il babywearing, e l'homeschooling... per citarne alcune.
Sono un'appassionata custode della nascita e della genitorialità consapevole.
Ho dato vita a Lallafly.com e al suo blog GenitoriChannel.it per coniugare la mia passione dei temi genitoriali con quella per il web.

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