Gentile redazione di Genitori Channel,
la Federazione Nazionale Collegi Ostetriche a seguito del vostro articolo http://www.synapsespa.it/clienti/barbara//gravidanza-parto/ginecologo-ostetrica-o-doula.html chiede la RETTIFICA AI SENSI DELL’ART. 8 LEGGE 47/1948 di quanto affermato sul ruolo delle ostetriche e della figura della doula con la pubblicazione del seguente comunicato.
Ostetriche: “Pericoloso assimilarci alle doule”
La FNCO smaschera nuove figure: “Non hanno una laurea e non sono riconosciute dal SSN”
Roma, 19 novembre 2014 - “Assimilare la professione dell’ostetrica alla nuova figura della doula è un grave errore che può mettere seriamente a rischio la tutela della donna, comunicandole che scegliere assistenti non qualificate è la stessa cosa che affidarsi a professioniste riconosciute dal Sistema Sanitario Nazionale”.
Il Comitato Centrale della Federazione Nazionale Collegi Ostetriche (FNCO), replica duramente a un articolo pubblicato sul sito web di Genitori Channel dal titolo “Ginecologo, ostetrica o doula?”, nel quale si afferma che “la frontiera fra le funzioni di ostetrica e di doula non è precisa”.
“La differenza –spiegano le componenti il Comitato centrale – è invece chiara: se la doula non ha alcuna qualifica formativa e professionale, non è riconosciuta dal sistema sanitario e non può in nessun modo dare certezza rispetto alle proprie competenze sulla cura della donna durante la gravidanza, il parto e il puerperio, la professione dell’ostetrica è garantita da una formazione sanitaria specifica, certificata da una laurea e da un esame di Stato ed è comprovata dall’accesso in strutture ospedaliere e in consultori. Far passare il messaggio che chiunque, dopo qualche weekend di formazione, possa esercitare la professione di ostetrica –proseguono - è assurdo e rischioso”.
Il Comitato centrale della FNCO chiede urgente rettifica dell’articolo concludendo: “Le donne devono sapere che queste nuove figure presentate come ‘ostetriche indipendenti’ non sono in nessun modo preparate e competenti sulla presa in carico della madre e del bambino”.
immagine: Bettina Neuefeind su Flikr