Nascita Lotus a Roma, e i ginecologi hanno da ridire (video)

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La notizia della prima nascita in cui non viene tagliato il cordone ombelicale, in un ospedale del centro sud, nasce con il piccolo Flavio, grazie alla sua mamma Tania e al suo papà Christian, il 29 marzo 2012, e viene raccontata a tutti da Elisabetta Malvagna, giornalista dell'ansa, ma anche mamma blogger che ha fatto molta cultura sul tema della nascita dolce, attraverso i suoi 2 libri (Partorire senza Paura e Il parto in casa) e gli omonimi blog. 
La notizia è splendida, quel che non ci piace è la reazione dei ginecologi...

Di nascita lotus ne abbiamo parlato, raccontandovi cosa vuol dire dare alla luce un bebè senza tagliare il cordone ombelicale, quali sono i benefici scientifici (Lotus birth quelli che non tagliano il cordone alla nascita), quali sono i benefici rilevati dagli osteopati (Lotus birth per la figlia di un osteopata), come si fa, quanto tempo ci vuole, come fare ad ottenere un lotus birth in ospedale. Eppure certe pratiche "innovative" sembrano farsi strada con difficoltà più a sud che a nord, ma con l'arrivo della primavera, il lotus birth, dopo essere approdato in ospedali piccoli e grandi del nord, si fa strada anche a Roma, nella grande struttura del San Camillo, in un parto molto delicato e con pochi interventi di routine.

Quello che stupisce sono le dichiarazioni dei medici della Sigo, Società Italiana di Ginecologia e ostetricia, che, per bocca del presidente, mostrano scetticismo rispetto a questa pratica, categorizzandola come una moda, anzi addirittura "una tecnica che non presenta alcuna utilità o beneficio e che, invece, può portare problemi di tipo igienico e anche batteriologico. La placenta - spiega Nicola Surico - va infatti in necrosi dopo un certo periodo, raccogliendo così germi che, anche se la circolazione sanguigna si interrompe, possono comunque arrivare al neonato"... dimostrando ancora una volta quanto la classe dei ginecologi sia poco incline ad affidarsi alle evidenze scientifiche.

Infatti non c'e' alcuno studio che sostenga quanto affermato da Surico, mentre esiste una pubblicazione sul Lancet a cura di uno dei ginecologi più famosi del mondo, Michel Odent, che avanza l'ipotesi che proprio il taglio del cordone, fatto spesso con strumenti non idonei, rappresenti la prima causa di diffusione del tetano neonatale, quest'ultimo prima causa di morte neonatale nel mondo. Secondo questa ipotesi Michel Odent si chiede se, lasciare intatto il cordone ombelicale non possa rappresentare una prevenzione a questo contagio

Voglio poi rubare le parole di Piermarini (eminente pediatra) su Un Pediatra Per Amico per esprimere un altro concetto che le parole della SIGO mi suscitano: "allo stato attuale delle cose, in materia di salute, esistano una gran quantità di pratiche mediche che non solo non portano alcun vantaggio reale, ma addirittura in qualche caso potrebbero essere dannose. Questo non vuol dire porsi contro la medicina cosiddetta “ufficiale” per tornare alla semplicità e purezza della natura, ma piuttosto verificare, per ogni raccomandazione medica, che si tratti del frutto di studi approfonditi di scienziati seri e disinteressati.

Il lotus birth viene in realtà praticato con una certa frequenza in Italia e nel mondo, e chi ha avuto modo di osservarlo come medico e come madre, ad oggi può dirne cose positive. In questi termini ne parla il medico Australiano Sara Buckley, madre di 4 figli nati con lotus birth, e Ibu Robin Lim, CNN Hero 2011 e Premio Alexander Lange di qualche anno fa in Italia.

Sarah Buckely: Lotus birth e possibilità di infezioni o bilirubina alta

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Ibu Robin Lim CNN Hero 2011 - da anni pratica e sostiene il lotus birth

Personalmente, dopo aver fatto, con la mia Giada Lien una nascita lotus, e aver visto almeno altre 5 nascite lotus di persone a me vicine, e di conoscere decine di storie di nascite lotus, posso dire che pensare che la placenta vada in necrosi, generando problemi al bambino è un'evenienza davvero difficile da immaginare. Il cordone si secca con estrema rapidità, e la placenta diventa molto simile ad un salume secco, non vi sono ferite aperte (come nel caso del taglio) che possano dare adito al passaggio di germi nel sangue del bambino.

di Barbara Siliquini

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