Cosa serve per il parto a casa?

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Oggi è la giornata internazionale del parto in casa. Una scelta possibile per un parto dolce ed indisturbato, che noi abbiamo deciso di celebrare con un post molto pratico, che speriamo farà piacere alle mamme che hanno in preparazione di partorire a casa, ed a quelle che lo stanno valutando e si chiederanno ... "ma cosa bisognerà preparare?".

A dire la verità per partorire a casa non serve molto, forse sono più utili alcune cose per l'immediato post parto.
Se si hanno un'ostetrica di fiducia dalla presenza rassicurante ed un ambiente confortevole, si ha già tutto.

Inoltre il parto a casa, come ogni parto del resto, è imprevedibile ....
Avete deciso di travagliare in camera da letto tra cuscini e candele? Probabilmente l'unico oggetto che vorrete vicino sarà il lavandino del bagno a cui aggrapparvi.
Avete costretto il compagno a comprarvi una bellissima palla da parto? Starete a carponi tutto il tempo in un angolo imprevisto.

Però questo non significa non preparare nulla, oh no!
Il rito di cercare tutto l'occorrente, dargli un posto, e fantasticare su quello che sarà, è un momento bello e dolce della gravidanza, da non perdersi per nulla al mondo.

Le ostetriche forniscono sempre un elenco del necessario da procurare, e portano con sé una borsa con i medicinali, i ferri sterili (se dovessero mai servire) ed il sonic aid (o il cornetto ostetrico) che è uno strumento ad ultrasuoni  per l'auscultazione del battito cardiaco in corso di travaglio.

Quello che segue è solo un elenco indicativo, da cui trarre spunto e su cui confrontarsi con la propria ostetrica.

Cosa preparare per il travaglio

  • Qualcosa da usare come supporto: possono essere molti cuscini, oppure una palla gonfiabile di quelle da fitness (scegliete il diametro giusto per la vostra altezza), che trovate nei negozi di sport od online, o, addirittura, una corda appesa o un telo o fascia portabebè. La corda la potete fissare a qualcosa che permetta uno spazio libero sotto, ad esempio lo stipite di una porta, purché sia un luogo protetto e non di passaggio.
  • Se l'avete, potrebbe essere utile un vecchio materasso non troppo ingombrante, da mettere a terra come zona morbida, o dei materassini da ginnastica.
  • Dei telini di plastica sottile da imbianchino, che si trovano in qualunque ferramenta, per proteggere materassi, divano o pavimento.
  • Vecchie lenzuola, che se anche dovessero rimanere macchiate non è un problema, sempre come appoggio e protezione, e per fare il letto subito dopo.
  • Una cerata per proteggere il letto.
  • Borsa dell’acqua calda, utile da applicare sulla schiena o in altre zone contratte e dolenti per sciogliere le tensioni ed alleviare il dolore.
  • Una lampada con il braccio o una torcia, comunque una luce facilmente spostabile ed orientabile, che potrebbe tornare utile all'ostetrica per vedere bene anche se la mamma è in posizioni scomode.
  • Una stufetta elettrica facile da spostare per riscaldare l’ambiente, perché spesso durante il travaglio può venire freddo e soprattutto per tenere bene al caldo mamma e bimbo appena dopo la nascita, che è una condizione importante.
  • Qualcosa di energetico e rapido da mangiare che vi piaccia. Del cioccolato ad esempio, o caramelle, frutta o frutta essiccata, barrette energetiche ...
  • Tutto ciò che può rendere confortevole l'ambiente. Questa è una scelta molto personale. Ad esempio una compilation con musica già pronta, delle candele, incensi, teli di colori che vi piacciono ... 
  • Se desiderate partorire in acqua potreste procurarvi una piscinetta. Vanno bene quelle gonfiabili da bambini, altrimenti si trovano in commercio o in noleggio quelle fatte apposta, che hanno proporzioni migliori in quanto sono più alte e strette ed offrono una pressione ideale. La mia ostetrica sostiene che sia perfetta allo scopo una botte di quelle da vino e ne ha una a disposizione delle sue mamme, l'unico problema è trovare il modo di posizionarla nella casa.
    Quale che sia la soluzione adottata, dovete infatti fare in modo di metterla in un posto in cui sia facilmente riempibile (e svuotabile!) e rabboccabile con acqua calda, perché se diventasse fredda non sarebbe più confortevole ed utile.
  • Dei teli per avvolgere e tenere al caldo il bambino sulla mamma una volta nato. Un tessuto molto morbido, caldo e dunque adatto è la flanella di cotone. Potete ricavare delle pezze di circa 80x80 da vecchie lenzuola, oppure si trovano in commercio teli già pronti in flanella biologica a circa 5 o 6 euro l'uno.
    Altrimenti vanno bene asciugamani in spugna morbida.
    Ovviamente queste cose devono essere ben lavate, ma senza profumi o residui di detersivi. Potete sistemarle sul termosifone o al sole durante il travaglio in modo che siano ben calde quando le appoggerete sulla mamma e sul bambino

Cosa serve per dopo la nascita

  • Una copertina e una cuffietta per il bambino. Passati i primi momenti è importante coprire le testina del neonato, che è zona molto sensibile al freddo. I vestitini ed i pannolini saranno utili, ma vengono in un secondo tempo ...  all'inizio godetevi il contatto pelle a pelle!
  • Una bilancia pesabambini. Vi consiglio di noleggiarla in farmacia o farvela prestare, perché è estremamente probabile che la userete veramente pochissimo.
  • Delle traversine monouso: si trovano nei supermercati, vengono vendute nella zona bebè come fasciatoio usa e getta, o per incontinenti. Sono comode da usare come "base" per le visite e le medicazioni eventuali.
  • Alcuni pacchetti di garze sterili. Per la pulizia delle eventuali lacerazioni, o della zona del cordone.
  • Alcuni telini di cotone circa 60x60 lavati con percarbonato e stirati a vapore per renderli il più possibile sterili. Potrebbero essere utili in caso di medicazioni al perineo, o in qualunque circostanza in cui l'ostetrica potrebbe avere bisogno di condizioni sterili. Si possono tranquillamente ricavare da vecchie lenzuola.
  • Tintura madre di calendula. Si tratta di un disinfettante multiuso, in particolare una ventina di gocce diluite in un litro d'acqua sono una soluzione perfetta per il bidet dopo il parto, anche in caso di lacerazioni.
  • Assorbenti post parto e lavabili. Si possono scegliere assorbenti fatti apposta di cotone e garza, ma anche assorbenti lavabili in tessuti naturali (flanella, bamboo..) lunghi tipo notte.
  • Oleolito di calendula. Per la pelle del bambino, per piccoli massaggi, .
  • Qualcosa da mangiare e bere di buono e gratificante. Un aspetto godurioso del parto a domicilio è quello di avere a disposizione le cose che piacciono e le proprie comodità. Quindi, se volete, potete preparare in anticipo una scorta di cibi che vi piacciono, il vostro the preferito ...
  • Un colapasta grande ed una bacinella. La prima cosa che si fa con la placenta è infatti riporla in un luogo in cui può perdere la grande parte dei suoi liquidi. Poi, se decidete di recidere il cordone, non vi serve niente altro: potete essiccarla e poi ad esempio piantarla sotto un albero. Altrimenti, se decidete di attendere la caduta spontanea del cordone, e dunque fate Lotus Birth, vi servono ancora alcune cose.

Cosa serve se decidete di fare Lotus Birth

  • Teli assorbenti, come asciugamano vecchi o pannolini tipo prefold in cui avvolgere la placenta dopo averla tolta dal colapasta. Nei primi giorni la placenta si riduce molto di volume e dunque servono tessuti piuttosto assorbenti.
  • Sacchetta portaplacenta o sacchetto di tela o vassoio d'argento. Nei giorni successivi, dopo che la placenta si è parzialmente asciugata, si può provvedere ad un apposito sacchettino, oppure ad un normale sacchetto di tela con i manici, in cui riporla, per potersi muovere con bambino e placenta assieme (i manici possono essere comodi per appenderla al polso). Alcune mamme decidono di trascorrere prevalentemente a letto i primi giorni dopo il parto, e di non spostare bambino e placenta. In questi casi, invece della sacchetta, una buona soluzione può essere quella del vassoio d'argento, che è un naturale antibatterico.
  • Sale da cucina. Per favorire l'essiccazione.

 

di Caterina Lazzari

Immagine: eyeliam su flickr

 

Caterina

mamma di due, architetto, redattore, appassionata di genitorialità naturale, ambiente e dintorni

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