Aderisci a #bastatacere contro la violenza ostetrica

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La violenza ostetrica è una realtà. Chiediamo alle istituzioni di tutelarci.

#bastatacere denunciamo la violenza ostetrica

Il 4 aprile ha avuto avvio in Italia il movimento #bastatacere, un movimento virale che in 2 giorni ha riempito i social network di adesioni, testimonianze e denunce delle pratiche ostetriche lesive dei diritti e della dignità di donne e bambini alla nascita.
Il team di GenitoriChannel aderisce alla campagna #BastaTacere! Sostiene il movimento e ti chiede di partecipare attivamente. In calce all'articolo trovi tutte le informazione per aderire e supportare la campagna.

#BastaTacere è un movimento di denuncia della Violenza Ostetrica, ossia la violazione, lesione e abuso della donna e del bambino durante il parto.
Si tratta di un movimento partito dagli Stati Uniti e che, con il sostegno di Human Rights in Child Birth, un organismo mondiale di sostegno dei diritti umani legati alla nascita, in Italia ben rappresentato, è approdato con grande fragore anche in Italia proprio in questi giorni. Questi sono giorni importanti perché alla Camera dei Deputati è appena stata depositata la proposta di legge Zaccagnini: “Norme per la tutela dei diritti della partoriente e del neonato e per la promozione del parto fisiologico” che i parlamentari giudicano non necessaria, come se la violenza ostetrica non esistesse.

Cos'è la violenza ostetrica

Il momento della nascita è un momento sacro, delicatissimo, che dovrebbe essere avvolto da magia, tranquillità, rispetto, che dovrebbe svolgersi aiutando la donna e il bambino a scegliere la cosa migliore per loro, nel rispetto dei loro tempi, della loro integrità fisica, dell'integrità della loro dignità, nel rispetto dei valori familiari.
La nascita non è un processo industriale di duplicazione di esseri umani, o un qualsiasi evento di routine medico. E' un evento che coinvolge la sfera sessuale della donna e di una coppia, la nascita coinvolge gli organi genitali femminili, una parte che in qualsiasi altro momento della nostra vita proteggiamo dagli sguardi, dal contatto, dall'abuso...

Inoltre è anche il momento in cui il bambino ha le prime impressioni sul mondo, il suo "imprinting" che condizionerà molto la sua vita futura. I primi giorni di vita sono anche il momento in cui viene avviato l'allattamento e sappiamo quanto questo avvio sia delicato ed è il momento in cui inizia la relazione tra la mamma e il suo bambino o la sua bambina.

Per tutti questi motivi e molti altri la nascita dovrebbe essere uno dei momenti in cui professionisti e strutture dovrebbero dare il massimo dell'impegno, dell'empatia e della competenza.

Nei nostri ospedali, non in tutti, ma in tantissimi (in troppi, a giudicare dall'adesione alla campagna: 9000 mi piace sulla pagina Facebook in due giorni!), troppo spesso le donne e i bambini subiscono violenza ostetrica, subiscono cioè gravi lesioni dei propri diritti umani durante il parto e l'immediato postparto.

Io che da quasi 10 anni mi occupo di nascita e sostegno alle donne in gravidanza e parto posso testimoniarvi che la situazione è molto più grave di quello che si possa immaginare perchè purtroppo le donne spesso non riescono a far sentire la propria voce.

Ecco alcune situazioni in cui si può e si deve parlare di violenza ostetrica:

  • pratiche mediche che le evidenze scientifiche più accreditate definiscono come pericolose e da non attuare vengono praticate di routine (come la manovra di kristeller, ovvero le spinte sulla pancia della donna per far uscire il bambino; l'episiotomia: il taglio della vulva e vagina) e spesso non vengono riportate in cartella clinica.

episio

  • le donne spesso non sono messe nelle condizioni di scegliere: di avere accanto le persone che vogliono, di avere il parto che desiderano, di non subire pratiche mediche invasive anche senza ragione di salute

cesareo innecessario

  • vengono abusate verbalmente

umiliata

  • i bambini vengono allontanati dalle madri che spesso li possono vedere solo per alcuni istanti e poi sono separate per ore

impossibilità vedere figlio  violenza ostetrica

  • vengono fatte sentire inadeguate, incapaci di partorire, allattare, accudire i loro figli, scegliere

sei incompetente violenza ostetrica

  • vengono trattate con fastidio e indifferenza e “sgridate” se non si comportano secondo quanto viene ritenuto appropriato da chi le assiste
  • vengono derise quando mostrano di avere delle conoscenze e di sapere ciò che vogliono

parole

  • vengono mutilate con episiotomie (taglio della vagina e della vulva) non necessarie

mutilazione violenza ostetrica

  • non possono scegliere dove e come partorire
  • viene imposto loro di non bere e di non mangiare in travaglio
  • viene imposta la posizione sdraiata sul lettino, con le gambe aperte e legate ai cosciali
  • purtroppo l'elenco è lungo e doloroso e non si esaurisce qui e viene denunciato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità

Come partecipare a #BastaTacere

Se durante l’assistenza al parto avete vissuto esperienze di abuso, maltrattamenti o violenza, vi chiediamo di:

  • scrivere la vostra esperienza in un foglio (anonimo, senza riferimenti alle persone e/o luoghi precisi*) intitolandolo #bastatacere
  • farvi o fare una foto con il foglio (senza viso: il reato di "violenza ostetrica" in Italia non esiste, ma quello di calunnia e diffamazione sì, ed è un reato penale - per questo consigliamo l'anonimato.)
  • postarla sulla pagina Facebook: https://www.facebook.com/bastatacere (o come messaggio privato alla pagina)
  • farla girare nei social network con l’hashtag #bastatacere 
  • a partire dalla data 4 aprile 2016 per 15 giorni.

Chiediamo una legge contro la violenza ostetrica

Chiediamo una legge che ci tuteli contro la violenza ostetrica.

Le donne e utenti dell’assistenza alla maternità sono escluse dalle decisioni sul percorso nascita e sulle politiche sanitarie che riguardano il loro corpo e i loro bambini. Le loro voci non vengono ascoltate, eppure esse descrivono un quadro preoccupante in cui emerge che nell’assistenza alla nascita in Italia i diritti fondamentali e costituzionali non vengono rispettati.

L’11 marzo 2016 è stata depositata una proposta di legge “Norme per la tutela dei diritti della partoriente e del neonato e per la promozione del parto fisiologico” da parte dell’On. Adriano Zaccagnini.
La proposta propone il rispetto dei fondamentali diritti umani della madre e delle persone che nascono perché garantire i diritti significa anche garantire sicurezza e salute.
Si tratta di una proposta che mette la madre e il bambino al centro.
Nessuna legge sulla nascita deve prescindere dal rispetto dei diritti fondamentali e costituzionali delle persone assistite e gli utenti hanno il diritto di partecipare attivamente all’assistenza sanitaria a loro fornita e alle politiche sulla salute.

La proposta di legge introduce il reato di violenza ostetrica in seguito alla recente dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS 2014) su “La Prevenzione ed eliminazione dell’abuso e della mancanza di rispetto durante l’assistenza al parto presso le strutture ospedaliere”.

La dichiarazione dell' OMS evidenzia quali siano i trattamenti che le donne subiscono durante l’assistenza al parto e in particolare:
• l’abuso fisico diretto
• la profonda umiliazione e l’abuso verbale
• procedure mediche coercitive o non acconsentite (inclusa la sterilizzazione)
• la mancanza di riservatezza
• la carenza di un consenso realmente informato
• il rifiuto di offrire un’adeguata terapia per il dolore
• gravi violazioni della privacy
• il rifiuto di ricezione nelle strutture ospedaliere
• la trascuratezza nell’assistenza al parto con complicazioni altrimenti evitabili che mettono in pericolo la vita della donna
• inoltre, adolescenti, donne non sposate, donne in condizioni socio-economiche sfavorevoli, donne appartenenti a minoranze etniche, o donne migranti e donne affette da HIV sono particolarmente esposte al rischio di subire trattamenti irrispettosi e abusi

Per far ascoltare la voce delle donne abbiamo dovuto scrivere una proposta di legge.
Per farci sentire dobbiamo unirci in coro: #bastatacere!

L’iniziativa è curata da:
Human Rights in Childbirth in Italy (https://www.facebook.com/hric.italy/)
La goccia magica (https://www.facebook.com/La-goccia-magica-294548800683596/)
NANAY (https://www.facebook.com/NANAY-655359197879572/?fref=ts)
Centro Alma Mater (https://www.facebook.com/centroalmamater)
Cerchidarcobaleno (https://www.facebook.com/Cerchidarcobaleno/)
Rinascere al Naturale (https://www.facebook.com/RinascereAlNaturale/)
Città delle Mamme Frascati (https://www.facebook.com/Città-delle-Mamme-Frascati-134288…/)
Comitato per la Buona Nascita (https://www.facebook.com/ComitatoBuonaNascita/
Forum PartoNaturale (www.partonaturale.nethttps://facebook.com/partonaturale-208351449178294/…)
Innecesareo Onlus (https://www.facebook.com/Innecesareo-438982256148723)
Sostenitori:
MAMI - Movimento Allattamento Materno Italiano (https://www.facebook.com/MAMI-Movimento-Allattamento-Mater…/)
Associazione Crescere Insieme (https://www.facebook.com/Crescere-Insieme-351457471722808/)
Associazione Sostenitrice Pariedipiù (https://www.facebook.com/PariEdipiu-482212045229820/)
Il Cerchio Rosa (https://m.facebook.com/ilCerchioRosa)
Ostetrica Amica
Mammadoula (https://www.facebook.com/Mammadoula)
Associazione Parto Naturale onlus
Genitori Channel (http://genitorichannel.it/)

Per tutte le informazioni scrivete a hric.italy [AT] gmail.com

 

di Barbara Siliquini

 

Immagine Shutterstock di Maria Sbytova

Barbara Siliquini

Da single impenitente, affamata di vita, girovaga del mondo, donna in carriera, sono diventata una mamma allattona, spesso alternativa e innamorata del grande universo della nascita dolce, dell'alto contatto, della vita consapevole. Così è nato GenitoriChannel, per condividere con tutti: i dubbi nell'essere genitori, le scoperte, l'idea del rispetto come primo valore della genitorialità, i trucchi per vivere il quotidiano con leggerezza e con consapevolezza.

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