Il counseling: una terapia per fare luce sulla nostra vita

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Gloria Gagliardi è un counselor.... ma cosa vuol dire? Il counseling è una terapia molto efficace per aiutare la persona a prendere decisioni riguardo la propria vita, a comprendere le proprie scelte e a prendersi la responsabilità (ovvero capacità di rispondere al frutto delle proprie scelte) recuperando le sue proprie risorse, il counseling è un insieme di abilità, atteggiamenti e tecniche per aiutare una persona ad aiutarsi. Noi abbiamo utilizzato l'aiuto di un counselor nei nostri video "Fair Player" di Arianna e Costantino.

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di Gloria Gagliardo

Che cos’è il counseling
Il counseling è una terapia basata sul dialogo, nata in America attorno agli anni ’50. E’ il frutto della miscellanea delle differenti teorie sviluppate a partire dall’Ottocento con l’avvento della Psicologia, passando attraverso il comportamentismo ed il cognitivismo, dalla psicanalisi alla psicologia umanistica.

Le origini
I padri fondatori di questa nuova corrente di ricerca del ben-essere psicologico  si possono identificare in Maslow, che si è concentrato sullo studio dell’uomo ‘sano’; Rollo May, che ha studiato l’uomo impegnato nel suo divenire; Vicktor Frankl, che ha indagato sull’importanza di dare un senso a tutto ciò che capita per poterlo accettare e per trarne una lezione di vita; Carl Rogers, impegnato a porre l’accento sul concetto di libertà e responsabilità; Roberto Assaggioli, che ha sottolineato l’importanza del fattore spirituale; Fritz Perls, che ha messo l’accetto sulla capacità di autoregolazione dell’uomo; Eric Berne, che ha studiato un metodo per comprendere e superare i condizionamenti, per citarne alcuni.

Come funziona
Il counselor è concentrato principalmente nella ricerca delle potenzialità e nei lati luminosi presenti nella persona che si rivolge a lui, propone dunque una terapia di carattere ‘positivo’ fatta di stimoli, di studio, di possibilità e di risoluzione. Per il counselor è palese che la persona abbia dentro di sé tutte le potenzialità per risolvere la sua situazione, o semplicemente per ricercare i talenti e le possibilità, pertanto propone una via di conoscenza di sé e non una metodologia pre-confezionata.
Lo strumento utilizzato per le sedute è la relazione, il terapeuta non si sente superiore, non guarda la persona che chiede il counselling dall’alto in basso, piuttosto cammina con lui, sapendo di poter incontrare le stesse difficoltà poiché il processo è un percorso di vita, che può nascondere insidie e precipizi.
Il percorso serve ad abilitare la persona a prendere decisioni riguardo la propria vita, a comprendere le proprie scelte e a prendersi la responsabilità (ovvero capacità di rispondere al frutto delle proprie scelte) recuperando le sue proprie risorse, il counseling è un insieme di abilità, atteggiamenti e tecniche per aiutare una persona ad aiutarsi. E’ un percorso di scoperta all’interno di sé poiché le persone hanno già tutte le risposte necessarie per fronteggiare i propri disagi, pertanto il counselor prende per mano colui che sta aiutando e lo accompagna alla scoperta delle proprie risorse in modo che le riposte emergano dall’interno.

Il counseling si trova tra l’educazione alla salute ed il prendersi cura terapeutico, è un nuovo modo di affrontare problemi che coinvolgono l’individuo, di impostare la relazione di aiuto valorizzando le risorse della persona. E‘ la conduzione di colloqui che coinvolgono temi personali e privati, emotivamente significativi per l’interlocutore, che viene aiutato ad aiutarsi, ovvero a gestire i propri problemi attivando le proprie risorse personali senza dipendere da consigli, da direttive fornite da un “esperto”. E‘ la persona che ha la piena autonomia e responsabilità delle scelte effettuate poiché il counselor si “limita” a far luce. Questo non per mancanza di esperienza o di professionalità del counselor, ma per ottemperare al meglio alla propria missione che è quella di rendere le persone libere ed autonome.
Il counseling è assimilabile all’arte ostetrica che si “limita” ad accompagnare un processo di per sé naturale, ma il cui aiuto è auspicabile e a volte necessario.

Che strumento si usa
Lo strumento principe è la parola, non vi sono tecniche, test, modalità, semplicemente un dialogo disponibile ed aperto, scevro di schemi, giudizi, ma ricco di fiducia e comprensione. E’ solo quando la parola porta alla luce un pensiero, lo tira fuori dai tortuosi meandri della rimuginazione e lo pone di fronte a qualcun altro, che la persona stessa può rendersi conto di quello che sta dicendo e può accorgersi di quanto questo sia una scelta consapevole oppure il ritornello stonato di una canzone trita e ritrita.

Le emozioni sono la chiave di volta del processo terapeutico, poiché, sebbene a livello mentale un problema possa essere risolto da tempo, l’emotività celata può bloccare il processo di superamento.

di Gloria Gagliardo - www.counselingprimale.com - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Bibliografia
‘Counseling’ di Marcella Danon Red! editore

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