Il latte materno è il "primo vaccino" per il bebé: con efficacia garantita e senza alcun effetto collaterale.
Non è semplicemente un alimento, ma un vero e proprio “tessuto liquido umano” prodotto dalla madre, infatti soddisfa tutte le necessità alimentari, di cura, protezione e crescita per il bambino ed inoltre contiene:
- cellule staminali,
- cellule immunitarie,
- ormoni,
- fattori di crescita,
- micronutrienti
- ed altri elementi fondamentali per lo sviluppo del neonato.
E' evidente quindi che non è un semplice alimento, né è facilmente replicabile.
Anche quando non è possibile allattare il neonato al seno, vale la pena estrarre il latte materno, conservarlo e darlo alla bebè in sostituzione della poppata.
in collaborazione con Philips Avent
Perché tirare e conservare il latte materno
Il bambino assume il latte attraverso il seno, ma può accadere che la mamma abbia bisogno di tirare il latte e conservarlo per varie ragioni:
- perché il seno è congestionato e occorre svuotarlo,
- perché il bebé è prematuro e non è possibile allattarlo,
- per stimolare la produzione di latte (la suzione del bebé è lo strumento più efficace),
- per poterlo dare al bebé in assenza della mamma,
- per poter assumere dei farmaci e assicurarsi una scorta per il bebé nelle ore in cui non può essere allattato (rarissimi i farmaci incompatibili con l’allattamento, ma alcuni farmaci possono richiedere una attesa di alcune ore prima di allattare di nuovo),
- perché la mamma deve rientrare al lavoro e vuol continuare ad assicurare al bebé l’accesso ad una sostanza così preziosa,
- perché la mamma ha deciso di smettere di allattare, ma vuole continuare a rendere disponibile il latte al bebé.
Come tirare il latte materno: 3 modi possibili
Prima di procedere ricorda che il tiralatte non è mai efficace come un neonato che è ben attaccato al seno e ciuccia regolarmente. Quindi non misurare la tua capacità di produzione di latte da quello che riesci a spremere o tirare via dal seno.
Il latte materno viene generalmente succhiato dal bambino attaccato al seno, ma, come abbiamo visto sopra, può essere necessario estrarlo.
Vi sono 3 modalità possibili che vanno scelte a seconda delle ragioni per cui si deve estrarre il latte materno.
La spremitura manuale
La spremitura manuale, (in inglese "Hand express") è un metodo da utilizzare quando è un’operazione rara: ad esempio il seno è ingorgato e non hai altri strumenti. Funziona se il seno è molto pieno, ma è scomodo da utilizzare per tirare fuori il latte materno di frequente o se il seno non è bello turgido.
Come si fa
Occorrono mani ben lavate ed un contenitore ben lavato. Prendi il seno con la mano a C, schiaccia e spremi andando dal seno verso il capezzolo, come in una mungitura. All’inizio potrebbe non uscire nulla, ma continuando il movimento di spremitura il latte uscirà.
Tiralatte manuale
Ve ne sono diversi, utilizza solo quelli a pompa che sono come quelli elettrici, ma vengono azionati manualmente con una leva che premi con le mani. non utilizzare i tiralatte manuali a siringa o a trombetta, inefficaci o molto dolorosi.
Spesso le mamme che utilizzano il tiralatte manuale si rattristano perché a fronte di una lunga applicazione tirano fuori poco latte. E’ normale, perché il movimento della pompa manuale differisce moltissimo dal poppare del bebé. Il tiralatte elettrico è in genere molto più efficace.
Tiralatte elettrico
Un tiralatte elettrico di ottima qualità è sicuramente lo strumento più efficace per estrarre il latte materno. Questo perché ha un meccanismo che replica più fedelmente di tutti gli altri sistemi, le modalità e la poppata di una bebé. Ha un piccolo motorino che attiva un meccanismo a pompa che replica la suzione del bebé nell'intensità e nella frequenza.
Come è fatto e come si usa il tiralatte elettrico
Noi abbiamo sperimentato il tiralatte elettrico Easy Confort di Philips Avent, a mio avviso ad oggi il miglior tiralatte sul mercato, nel video ti mostro come agisce sul seno, come si compone e si utilizza.
Il tiralatte elettrico funziona replicando il vuoto che fa il neonato quando mette in bocca il seno per ciucciare. Un piccolo motorino elettrico è collegato al biberon con il dispositivo per tirare il latte e aziona una pompa che, unita alla coppa in silicone (che ha solo il tiralatte philips avent e che, avendolo testato con altri tiralatte su una mamma, posso dire che è l'elemento che fa la differenza), simula il movimento di suzione. La pompa ha 2 modalità:
- stimolazione, da utilizzare all’inizio finché non comincia ad uscire il latte, è una funzione che prepara il seno all'estrazione - è possibile selezionare tra 3 diverse intensità
- estrazione - una modalità che ha 4 diverse intensità che simulano una poppata più o meno vigorosa.
La mamma può selezionare il diverso livello di intensità sia del meccanismo di stimolazione che in quello di estrazione. I diversi livelli di intensità non solo consentono alla mamma di regolare la suzione simulata, adattandola al seno, garantisce anche che sia il più confortevole possibile e non solleciti il seno in modo inappropriato.
La grande caratteristica vincente di questo tiralatte è la membrana in silicone sulla coppa su cui poggia il seno: è morbida e più confortevole per il seno, genera più facilmente l’azione di non far passare l’aria (chiave per estrarre il latte) e, soprattutto, è dotata di 5 morbidi rigonfiamenti, come fossero dei petali, che durante l’azione di estrazione massaggiano meglio i dotti lattiferi, aiutando il latte ad uscire.
E’ di dimensioni ridotte e può essere facilmente portato in borsa e utilizzato a pile, dunque senza bisogno di corrente elettrica.
E' molto silenzioso e discreto.
Il funzionamento è molto semplice:
- un pulsante di accensione e spegnimento,
- un pulsante per mettere in pausa,
- un pulsante per selezionare la modalità "stimolazione" o "estrazione",
- un timer che indica la durata dell'utilizzo,
- un display che indica l'intensità
- e due pulsanti per aumentare o diminuire l'intensità.
Quanto spesso devo utilizzare il tiralatte
In genere chi ha bisogno di utilizzare il tiralatte di frequente è perché non ha la possibilità di allattare, il tiralatte si utilizza più o meno con la frequenza delle poppate o anche meno di frequente, a meno che tu non riceva indicazioni diverse da una consulente di allattamento (ad esempio nel caso utilizzi il tiralatte per stimolare la produzione di latte).
Se stai cercando di mettere da parte del latte, l’ideale è utilizzarlo al mattino, prima della poppata. Al mattino il seno è più gonfio perché di notte la produzione di latte raggiunge il picco.
Se sei al lavoro, potresti doverlo utilizzare ogni 3-4 ore se il bebé poppa ancora molto oppure semplicemente quando senti i seni gonfi (in genere accade in concomitanza dell'ora in cui la bimba normalmente popperebbe).
Come e quanto si conserva il latte materno
Una volta estratto il latte materno dove lo metto? Quanto dura?
E' opportuno dotarsi di contenitori adatti alla conservazione del latte, non è indispensabile siano specifici. E' importante indicare con delle etichette data e ora di spremitura. Se sei fuori casa, è opportuno portarsi anche una borsa termica e delle mattonelle di ghiaccio. Più il latte è conservato al freddo e più a lungo si mantiene.
Il latte materno può essere conservato a temperatura ambiente, in frigo o nel freezer.
Quando decidi di darlo alla bambina, devi portarlo a 37°C di temperatura immergendo il biberon a bagno maria in acqua calda (non bollente!).
Utilizza dei piccoli contenitori a chiusura ermetica per conservarlo. Attenzione a non riempirli oltre i i tre quarti se li congeli perché il volume del latte aumenta.
Il latte può durare da 4 ore a 12 mesi a seconda di come viene conservato.
Quanto si conserva il latte materno appena estratto
Non cumulare i tempi: se sta fuori frigo 4 ore, poi non può essere messo in frigo 4 giorni, meglio consumarlo nelle 24 ore.
Prima di somministrare il latte al bambino portalo a 37°C di temperatura, non è consigliato metterlo direttamente sul fuoco o al microonde, meglio scaldarlo a bagno maria, cioè immergendo il biberon in acqua calda.
Quanto si conserva il latte materno scongelato
Una volta congelato il latte materno può essere scongelato: nel frigo, a temperatura ambiente o a bagno maria nell’acqua non troppo calda. Una volta scongelato, se non viene consumato subito può essere conservato qualche ora prima di scaldarlo e darlo alla neonata.
Il latte scongelato può essere nuovamente congelato, purché non sia stato scaldato (fonte La Leche League).
Ricorda sempre che se hai dei dubbi o il tuo allattamento è doloroso, sei in crisi, a tuo avviso non sta andando come dovrebbe, hai paura che la bambina non mangi a sufficienza, vorresti smettere di allattare e non sai come fare, la risposta giusta è chiamare una consulente professionale di allattamento a cui chiedere consiglio. Un piccolo investimento che ti darà un grande beneficio.
di Barbara Siliquini
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