Ospitiamo un articolo dell'amica blogger, espertissima di cucina, ecologia e decrescita: Daria, di Gocce d'Aria.
Associo da sempre le castagne a novembre, in particolar modo alla festa di S.Martino, che è anche il patrono della mia città; in occasione della quale pullulano le bancarelle che vendono caldarroste e che profumano l'aria ...
Periodo di tranquille passeggiate sui colli, magari alla scoperta di antiche maronare, da cui ritornare con i cestini pieni e poi ritrovarsi a sera a incidere uno a uno i piccoli frutti, e gustarli nel modo più semplice e goloso: semplicemente al forno!
Le castagne sono però ottime per arricchire i nostri piatti autunnali anche sotto l'aspetto nutrizionale:
E' un alimento completo e bilanciato. Adatto per essere usato come aiuto energetico a lunga durata, per la grande quantità di amidi presenti, che la rendono molto simile ai cereali.
Contiene ferro, calcio e fosforo, ma soprattutto potassio e vitamina PP. Ha tanta vitamina B quanto quella presente nei cereali integrali, e una notevole quantità di vitamina C.
Quindi largo alle idee, grazie anche alla molteplicità delle forme in cui le abbiamo a disposizione: intera fresca, secca o farina.
Crema di castagne con castagne fresche
Per quanto riguarda la versione fresca, una volta cotte al forno o lessate una cosa molto semplice da fare, anche se necessita di un po' di pazienza, è farne la crema.
Come procedere:
- dopo avere cotto le castagne, sbucciarle e metterle nel frullatore e azionarlo a scatti in modo da ridurre in pezzi piccoli il tutto;
- pesarle, versarle in una pentola dal fondo spesso e aggiungere zucchero in proporzione di circa metà del peso delle castagne. Io preferisco usare zucchero di canna grezzo eventualmente vanno bene anche il malto (o sciroppo) di riso o di mais;
- accendere il fuoco e mescolare bene finchè lo zucchero comincerà a sciogliersi;
- far bollire la crema e invasare la crema bollente in vasetti sterilizzati;
- chiudere subito e rovesciare per far creare il sottovuoto.
Pane con farina di castagne
I piccoli possono collaborare anche per la preparazione dell'ottimo pane di castagne, o Pan d'autunno (con la farina di castagne mescolata a farine glutinose), che io preparo con la pasta madre, ma che può essere replicato anche col lievito di birra: si ottiene un pane con un ottimo gusto che può essere fatto anche in versione dolce aggiungendo tanta frutta secca.
Rimanendo sulla farina, la stessa può essere aggiunta anche ad altri impasti e logicamente usata per il classico castagnaccio, come quello con le mandorle di Ravanellocurioso.
Latte vegetale con le castagne secche
Le castagne secche possono facilmente essere usate per produrre un latte vegetale goloso: basterà lasciarle ammorbidire nell'acqua per una notte e frullarle, come potete leggere più nel dettaglio nella mia ricetta.
Con l'okara (cioè la poltiglia più solida che rimane dopo aver filtrato la parte liquida) si possono fare degli ottimi biscottini, coinvolgendo anche i più piccoli con le formine.
Le castagne secche, previo ammollo, possono essere cotte insieme ad alcuni cereali, o nelle zuppe, producendo un mix cremoso, dolce e nutriente. Ad esempio si abbinano molto bene al riso integrale.
La stessa cosa si può fare con le castagne fresche, una volta cotte; come nella ricetta che segue.
Miglio cremoso con castagne e ceci
Ingredienti:
- 200 gr di miglio in chicchi
- 1 piccolo porro (o mezzo grande)
- 150 gr di ceci già cotti
- almeno venti castagne cotte al forno
- 300 ml di latte di castagne o latte di avena (autoprodotto)
- 1 cucchiaio di farina di riso (30 gr circa)
- olio evo qb
- sale marino fino integrale qb
- sale marino grosso integrale
- noce moscata
Preparazione:
- Per prima cosa cuocere il miglio (ed eventualmente i ceci se non li avete già cotti - questi ultimi io li lascio in ammollo per 12 ore, poi li cuocio per un paio di ore con un pezzetto di alga kombu finchè non sono teneri).
Per il miglio io faccio così: metto a bollire una quantità d'acqua pari al doppio del volume del cereale. Quindi in questo caso ho messo a bollire 400 ml di acqua in una pentola dal fondo spesso. Nel frattempo ho lavato i chicchi sotto l'acqua corrente con l'uso di un passino e li ho versati nell'acqua con un pizzico di sale grosso. Dal bollore, abbassare la fiamma al minimo, coprire col suo coperchio e lasciar cuocere molto lentamente per 20 minuti. A fine cottura dovreste trovare tutta l'acqua assorbita dal cereale. - Mentre il miglio cuoce, lavate e affettate il porro, tritatelo e mettetelo a rosolare con un filo d'olio e poca acqua in una pentola ampia dal fondo spesso.
- Aggiungete i ceci e le castagne tagliate a pezzetti. Fate cuocere per qualche minuto, salate.
- Quando il miglio è cotto aggiungetelo al porro, mescolate.
- Aggiungete il latte di avena, mescolate e riaccendete il fuoco.
- Quando è caldo versate a pioggia il cucchiaio di farina di riso, mescolando molto bene. Fate bollire per qualche minuto finchè la crema sarà addensata.
- A fine cottura completate con un filo di olio evo e una macinata di noce moscata.
Concludo augurandovi nuove passeggiate e buone preparazioni castagnose!
di Daria Voltazza
Immagini da: Goccedaria.it