Credo che non ci sia tema più dibattuto di quello alimentare, ogni giorno nascono studi, leggende e chiacchiere di ogni tipo.
Ci sono moltissime diete e stili alimentari, alcuni molto restrittivi - come le diete vegane che eliminano tutti i prodotti animali e i suoi derivati - altri invece sono inseriti in vere e proprie filosofie di vita - come quella macrobiotica che fa parte della filosofia orientale - ci sono le diete per dimagrire e quelle legate alla moda (come quella del minestrone che si usava tempo fa)...insomma c'è una grande confusione e fare una scelta consapevole su come alimentarsi è molto arduo.
Il medico, che potrebbe essere una fonte autorevole di informazioni anche in campo alimentare, in realtà non sempre è competente su questo argomento, a causa anche delle lacune dei percorsi universitari. Il rischio è che quei medici che non approfondiscono con una formazione personale specifica, possano dare informazioni parziali o non più aggiornate, quante volte avete sentito di medici che dicono: "mangi quello che vuole" o "mangi in bianco" lasciando i pazienti nel dubbio su cosa, come e quanto mangiare per stare bene.
Purtroppo non c'è una comunicazione efficace tra il mondo accademico e le persone: gli studiosi si nutrono di studi comprensibili solo all'interno del loro mondo e la comunicazione all'esterno è spesso cauta proprio perchè è difficile affermare delle verità assolute.
Molto spesso quindi utilizziamo Internet per cercare informazioni e incappiamo in notizie più o meno allarmanti, leggiamo tutto e il contrario di tutto e finiamo per credere ad alcune informazioni perchè vengono rilanciate in massa da tanti portali. Il web infatti è un veicolo meraviglioso di diffusione delle informazioni, ma ha un grosso limite: l'informazione passa senza filtri, non c'è alcun controllo sulla sua correttezza nè sull'autorevolezza delle fonti; spesso una notizia viene data per vera solo perchè viene condivisa da molti siti e persone. Il fenomeno è così diffuso che, nel tentativo di arginarlo, sono nati, negli ultimi anni, alcuni siti "anti-bufala".
Approfondire e verificare
Quando si parla di alimentazione bisogna approfondire con attenzione le informazioni che troviamo, perchè abbiamo la tendenza a fare il tifo per le nostre idee, ma cercando un riscontro oggettivo alle informazioni, dobbiamo essere disponibili ad abbandonare le preferenze personali, ed essere aperti a cambiare. Anche quando un'informazione è sostenuta dalle conoscenze scientifiche, occorre verificare se gli studi sono fatti in modo accurato, verificare l'autorevolezza delle fonti e ricordare che anche la scienza, nel progredire, a volte deve cambiare posizione.
La tesi "complottista"
Spesso abbiamo registrato che trova sostenitori l'idea "complottista" per cui, ad esempio: "un azienda che produce latte o derivati, oppure fette biscottate e altri alimenti “indicati” per la colazione, spesso non comunica direttamente che i propri prodotti sono salutari (perché sarebbe troppo sfacciato e non credibile) ma si tiene sul vago organizzando, per esempio, simposi “scientifici” su come saltare il primo pasto della giornata possa portare all’ obesità o, addirittura, a comportamenti bulimici."
da Biiosystem.com
Le industrie alimentari hanno una grande responsabilità nell'influenzare i nostri stili di vita e le nostre credenze, di questo ne sono assolutamente certa, tuttavia negli ultimi anni ho visto come i reparti di ricerca e sviluppo delle grandi aziende siano sempre più attenti alla qualità degli alimenti, spinti anche dai movimenti della rete che ha creato un fitto dialogo tra produttore e consumatore.
Inoltre trovo che a volte siamo noi a non prenderci la responsabilità di comportamenti e scelte che facciamo come consumatori e che rendono difficile un cambiamento da parte delle aziende.
Ad esempio: spesso le aziende dolciarie hanno difficoltà a ridurre lo zucchero o incrementare le farine integrali in certi prodotti, perché i consumatori non gradiscono sapori meno dolci o più rustici.
Credo in definitiva che ci sia un solo atteggiamento davvero costruttivo per fare delle scelte consapevoli: informarsi e verificare la correttezza delle informazioni.
Come riconoscere subito una bufala
Alcune semplici indicazioni per riconoscere in fretta quando si è davanti ad una informazione non corretta:
- Diffidare di chi non inserisce le fonti
- Diffidare delle informazioni non circostanziate
- Diffidare delle cose semplici
- Controllare sempre se ci sono degli studi citati
Ci piacciono le cose semplici, questo è innegabile, ma quando si parla di alimentazione le informazioni non possono essere semplici perchè il nostro organismo è complesso e siamo tutti molto diversi l'uno dall'altro per età, metabolismo, caratteristiche, stile di vita, ecc.
Le variabili sono tante e sono fondamentali per sapere come alimentarsi correttamente.
Operazione falsi miti in alimentazione
Il mondo dell'alimentazione è dunque vario, complesso, in mutamento e popolato di miti, dicerie e verità poco note. Trovare una chiave per imparare di più su ciò che è vero e ciò che non lo è rappresenta una sfida intrigante.
Ecco perchè abbiamo aderito con piacere al progetto di AIDEPI (Associazione delle Indutrie del Dolce e della Pasta Italiane) che si propone di scovare e smascherare le più ricorrenti bufale in tema di alimentazione che vengono condivise in Internet.
Abbiamo selezionato alcuni temi che ci sembravano importanti e che sviscereremo nei prossimi articoli, ma altrettanti ne troverete tra i nostri compagni di avventure: MammeAcrobate, BisMama, Superpapà e laTorrediCotone che hanno selezionato altri interessanti argomenti. Inoltre sul blog Ore17 troverete i nostri contributi e quelli degli esperti che saranno chiamati ad aiutarci nell'individuare le bufale alimentari più persistenti.
Se il tema dell'alimentazione vi interessa, potete unirvi alla nostra caccia, inviandoci domande e dubbi e segnalandoci i miti alimentari per contribuire a diffondere un corretto atteggiamento verso l'alimentazione, uno dei pilastri fondamentali del nostro benessere.
"Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo." M. Ghandi
Utilizzate e seguite l'hashtag #OperazioneFalsiMiti, inviate alla nostra redazione i vostri contributi e, se siete blogger o gestite un sito, accedete a www.YourBrandCamp per scaricare tutti i materiali del progetto e interagire direttamente con AIDEPI,
Chi ha segnalato il mito più interessante, bizzarro o divertente potrà essere invitato insieme alla sua dolce metà a visitare Expo in occasione di un evento di presentazione AIDEPI
-- POST SPONSORIZZATO --