Natale si avvicina e a tutti i genitori viene voglia di cimentarsi in decorazioni fai da te da realizzare con i propri figli.
Cosa si fa solitamente? Si va sul web alla ricerca di spunti, idee e tutorial.
A prima vista gli addobbi sembrano di facile realizzazione, ma appena si inizia, ecco ci si scontra con la dura realtà: la carenza di manualità.
Non so voi, ma per me non c'è niente di più frustrante che proporre un'idea ai propri figli e poi non riuscire a portarla a termine per la nostra incapacità nel fai da te.
Se poi inizio a leggere tra i materiali: carta pesta, colla vinilica, tempere ecc. mi blocco immediatamente sia per la paura di non essere all'altezza dell'ardua "impresa" sia per la difficoltà di reperire tutto il necessario vivendo in un piccolo paese.
Ecco però un'idea semplice per realizzare un presepe con i rotoli di carta igienica e pochi altri materiali di riciclo.
Il presepe con materiali di riutilizzo
L'anno scorso ho partecipato con la mia famiglia ad un concorso di paese dove si doveva realizzare ed esporre per strada un presepe.
Noi abbiamo deciso di farne uno all'insegna della sostenibilità.
Con i rotoli di cartone della carta igienica, qualche pallina di polistirolo, scampoli di stoffa e fili di lana, abbiamo creato una Natività tutta ecologica.
Per realizzare i personaggi del presepe attaccare con la colla a caldo, da una parte dei rotoli, dei cartoncini un po' spessi (io di solito tengo quelli delle confezioni delle merendine, dei collant e delle camicie) e dall'altra le palline (ho avuto la fortuna di trovarle per caso al mercato, ma si possono ricavare anche accartocciando fogli di giornale o carta stagnola).
Intorno alle statuine fissare rudimentalmente con degli spilli i pezzi di stoffa e incollare i fili di lana per fare i capelli.
Per la pecorella aggiungere dei legnetti per fare le zampe e la lana di un vecchio cuscino per il corpo.
Poche e semplici mosse a cui, con un po' di attenzione da parte degli adulti, possono contribuire anche i nostri figli.
di Silvia Musso
Giornalista, non solo in campo ambientale ma anche sociale, da quando è diventata mamma è sempre più attenta alla sua impronta ecologica e anche a quella di tutta la famiglia.
Alla guida di AICA (Associazione Internazionale Comunicazione Ambientale) ha portato in Italia la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, coordinandone le prime due edizioni.